Decreto Dignità voucher e assunzioni: cosa cambia e ultime novità

Decreto Dignità voucher buoni lavoro Inps disoccupati pensionati giovani scuola alla proroga bonus assunzioni under 35, ecco cosa cambia ultimissime novità

Redazione
di Redazione
12 ottobre 2019 12:05
Decreto Dignità voucher e assunzioni: cosa cambia e ultime novità

Decreto Dignità dai voucher lavoro al bonus assunzioni, cosa cambia? 

Dopo la presentazione degli emendamenti di modifica al testo del Decreto Dignità approvato dal Consiglio dei Ministri e publicato in Gazzetta Ufficiale, è stato poi convertito in legge. 

 

Tra gli emendamenti da Luigi Di Maio nel decreto Dignità 2.0 c'è la reintroduzione dei voucher lavoro occasionale per alcuni settore come l'agricoltura, il turismo ed enti locali, quello per la proroga degli incentivi all'occupazione in particolare del bonus assunzione giovani under 35 per chi li assume a tempo indeterminato, soprattutto nel Sud Italia mentre non ci sarà la stretta per i contratti a tempo determinato nel senso che fatta salva la norma che prevede una durata massima di 24 mesi e di 4 volte il numero totale di proroghe ammissibili, le imprese potranno rinnovare oltre i 12 mesi senza la necessaria indicazione della famosa causale.

 

Alla luce di queste importanti novità andiamo a vedere nel dettaglio il decreto Dignità dai voucher al bonus assunzioni giovani.

Ultime notizie: è stato approvato alla Camera il testo del decreto Dignità ecco le novità: decreto Dignità testo approvato.

 

Decreto Dignità voucher: ritornano i buoni lavoro Inps

Decreto Dignità voucher, ritornano i buoni lavori INPS? Si, i famosi voucher lavoro occasionale sono tornati nel nostro ordinamento, a prevederlo un emendamento presentato dal ministro del lavoro e del Mise, Luigi Di Maio promotore del decreto stesso.

 

In quello che Luigi Di Maio ha già ribattezzato decreto Dignità 2.0 c'è quindi il ritorno dei buoni lavoro Inps, aboliti in fretta e furia dal governo Renzi-Gentiloni dopo l'ammissibilità del referendum voucher promosso dalla CGIL, da parte del Consiglio di Stato.

 

Nel decreto Dignità i voucher sono stati reintrodotti per andare incontro a quelle categorie che chiedono più flessibilità nel loro settore evitando al contempo lo sfruttamento dei lavoratori e gli abusi da parte dei committenti, da qui quindi la necessità di scrivere una norma, ha detto Di Maio, che imponga l'uso dei voucher INPS solo in determinati periodi dell'anno in cui è maggiore la richiesta di personale aggiuntivo, per cui non potranno essere più utilizzati per pagare architetti, avvocati, giornalisti ecc.

 

Ma cosa sono i voucher e come funzionano?

Decreto Dignità cosa cambia con i nuovi voucher? Sulla base delle ultimissime novità i voucher INPS sono stati reintrodotti solo per alcuni settori e solo per alcune categorie, in modo da evitare gli abusi del passato.

 

Per cui ecco cosa sono e come funzionano i nuovi voucher:

- i voucher lavoro occasionale accessorio sono dei buoni lavoro che i committenti - famiglie ed imprese - possono richiedere per via telematica all'INPS, per pagare determinati servizi e prestazioni occasionali di tipo accessorio, ricevuti.

- i voucher saranno estesi a settori che necessitano davvero di flessibilità, come:

agricoltura;

turismo;

enti locali.

La necessità di estendere l'uso dei nuovi voucher agli enti locali è di permettere di salvare i precari della scuola, per cui sicuramente nel decreto Dignità 2.0 sarà ammesso l'utilizzo dei voucher scuola.

- i voucher lavoro accessorio possono essere utilizzati solo per alcune determinate categorie di lavoratori:

  • disoccupati;

  • pensionati;

  • studenti.

- e come saranno i futuri voucher? Tracciabili, digitali ma anche cartacei e sempre sotto la gestione dell'INPS.

 

Decreto Dignità bonus assunzioni giovani: cosa cambia?

Decreto Dignità bonus assunzioni, cosa cambia: Nel decreto Dignità è stato presentato un emendamento che proroga gli incentivi occupazionali per chi assume a tempo indeterminato, specialmente nel Sud Italia.

 

Per cui se da una parte il governo Conte e soprattutto Di Maio ha dovuto cedere sulla stretta ai contratti a tempo determinato, nel senso che fatta salva la norma che prevede una durata massima di 24 mesi e di 4 volte il numero totale di proroghe ammissibili, le imprese possono rinnovare oltre i 12 mesi senza la necessaria indicazione della causale, dall'altra sta cercando di favorire l'occupazione su vari fronti quali:

  • Bonus assunzioni giovani: proroga di 2 anni degli incentivi all'occupazione con il 50% di sgravi contributivi con il bonus assunzioni giovani per gli under 35. Ciò significa che lo sgravio contributivo sarà quindi esteso agli under 35 anche nel 2019 e nel 2020 e cioè bonus occupazione solo agli under 30 a partire dal 1° gennaio 2019.

  • Bonus assunzioni over 35: previsto un incentivo pari "a ciascun aumento dello 0,5%" per ogni rinnovo, per i datori di lavoro che stabilizzano lavoratori sopra i 35 anni di età.

  • Bonus assunzioni Sud: probabile proroga anche del cd. bonus Sud per gli interventi di assunzione a tempo indeterminato nel Mezzogiorno.

  • Rafforzamento Centri per l'Impiego: al fine di aumentare l'operatività dei centri per l'impiego, ci saranno delle assunzioni utilizzando la quota assunzioni che le Regioni hanno a disposizione per il triennio 2019-2021. Ovviamente prima sarà necessario un accordo tra Stato e Regioni. Questo intervento anticipa quindi la riforma dei Centri per l'impiego in vista dell'RdC.

 

Decreto Dignità dai voucher al bonus assunzioni, cosa cambia e novità:

Decreto Dignità dai voucher al bonus assunzioni, cosa cambia? Ecco cosa cambia con le novità Decreto Dignità:

  • contratti a tempo determinato: si prevede un periodo transitorio che porterà ad avere per questo tipo di contratti, una durata massima di 24 mesi, massimo 4 rinnovi ma le imprese potranno rinnovare oltre i 12 mesi senza la necessaria indicazione della famosa causale.

  • rafforzamento dell'operatività dei centri per l'impiego con nuove assunzioni;

  • proposto dalla Lega l'emendamento che elimina il periodo di intervallo, chiamato "stop&go", nel contratto di lavoro a tempo determinato a scopo di somministrazione.

  • delocalizzazioni: le aziende che delocalizzano decadranno dagli incentivi incassati prima di espatriare solo se il taglio dei posti supera il 50% e non il 10% come previsto dalla prima versione del testo decreto Dignità

  • Proposto poi di destinare le somme ricavate dalle sanzioni applicate alle imprese che hanno delocalizzato per finanziare contratti di sviluppo al fine di riconvertire gli spazi produttivi lasciati in disuso dalla stessa azienda eventualmente anche sostenendo l'acquisizione da parte degli ex dipendenti. 

Vi ricordiamo che Siamo in attesa di conoscere nuovi particolari del Decreto Dignità 2.0 non appena avremo ulteriori novità, provvederemo ad aggiornare immediatamente il nostro articolo.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA