Rinvio delle tasse

Proroga scadenze fiscali novembre 2020, novità Dl Ristori bis

Non solo contributi a fondo perduto ma anche una ulteriore proroga delle scadenze fiscali, per dare ossigeno alle imprese sempre più a corto di liquidità

Proroga scadenze fiscali novembre 2020, novità Dl Ristori bis

Dopo le ultime restrizioni imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid-19 il governo ha varato il decreto Ristori bis per indennizzare i soggetti coinvolti dalle limitazioni.

 

Non solo contributi a fondo perduto ma anche una ulteriore proroga delle scadenze fiscali, per dare ossigeno alle imprese italiane sempre più a corto di liquidità.

 

Decreto Ristori bis: le misure

Varato il Dpcm 3 novembre 2020 che ha imposto il lockdown a zone è arrivato anche il decreto Ristori bis e chissà che non si arrivi anche ad un decreto Ristori ter se, come si dice, il 15 novembre verrà approvato un lockdown nazionale. Per ora si rimanda il più possibile, visto che la situazione sarebbe insostenibile sotto il punto di vista finanziario o meglio, richiederebbe l’ennesimo scostamento di bilancio dopo i 100 miliardi di deficit extra già accumulati nel corso dell’anno per fronteggiare la pandemia.

 

Il decreto Ristori bis è stato approvato per sostenere le imprese, le famiglie ed i lavoratori coinvolti nelle ultime restrizioni che dividono l’Italia in tre aree: zone rosse, zone arancioni e zone gialle a seconda del rischio contagio.

Prevede:

  • istituzione di un fondo per nuovi contributi;

  • contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari;

  • credito d’imposta sugli affitti commerciali;

  • sospensione dei versamenti;

  • cancellazione della seconda rata IMU;

  • sospensione dei contributi previdenziali;

  • sostegno al terzo settore;

  • sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura;

  • potenziamento del sistema sanitario;

  • misure sulla giustizia e sul trasporto pubblico locale;

  • pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici.

 

Guardando alle imprese, in estrema sintesi il provvedimento contiene un ampliamento della platea dei destinatari dei contributi a fondo perduto (19 codici Ateco in più per un totale di 130 categorie) ed un aumento dell’indennizzo per le attività nelle zone rosse ed arancioni.

 

Ma non è tutto: previsto anche un bonus affitti per gli ultimi tre mesi dell’anno e l’esenzione della seconda rata IMU, ma anche la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA a novembre per gli esercenti costretti a interrompere l’attività ed il rinvio ad aprile 2021 del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti Isa che operano nelle zone caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.

Vediamo queste misure in dettaglio.

 

Ristori bis: bonus affitti commerciali e cancellazione seconda rata IMU

Esteso il credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda, ad altre categorie rispetto a quelle indicate nel primo decreto Ristori, per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020.

 

Incluse le imprese operanti nei settori riportati nell'Allegato 2 del decreto bis e le imprese che svolgono le attività di cui ai codici Ateco 79.1, 79.11 e 79.12 che hanno la sede operativa in una zona rossa.

 

Si tratta di un credito d’imposta pari al 60% per gli immobili ad uso non abitativo e del 30% (50% per le strutture turistico-ricettive) in caso di affitto d’azienda. Spetta a coloro che nel mese di riferimento hanno registrato una contrazione del fatturato di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del 2019. Può essere utilizzato in compensazione oppure ceduto ad altri soggetti, compreso il locatore.

 

Prevista anche la cancellazione della seconda rata IMU, da versare entro il 16 dicembre 2020, per gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività, ubicati nelle zone rosse incluse nell’Allegato 2 del provvedimento, ad estensione delle categorie ricomprese nel primo decreto Ristori.

 

Ristori bis: rinvio Ires ed Irap per Isa e sospensione versamento tributi

Il decreto Ristori bis ha concesso una proroga al 30 aprile 2021 del termine di versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap dovuto per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, già oggetto di rinvio con il decreto Agosto.

 

La sospensione del pagamento Ires ed Irap è stato esteso a tutti i soggetti Isa dei settori economici individuati negli allegati 1 e 2 al decreto “Ristori-bis”, con domicilio fiscale o sede operativa in una zona rossa, ovvero esercenti l’attività di gestione di ristoranti in una zona arancione.

 

Questa volta la proroga del pagamento delle tasse si applica a prescindere dall’eventuale diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, mentre nel decreto Agosto era riservata ai soli contribuenti con calo del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

Inoltre, per tutti quei soggetti che esercitano attività economiche sospese nelle zone rosse ed arancioni è prevista la sospensione:

 

  • dei versamenti delle ritenute alla fonte e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, operate in qualità di sostituti di imposta;

  • dei pagamenti IVA per il mese di novembre.

 

I versamenti in questione dovranno essere effettuati entro il 16 marzo 2021, in un’unica soluzione o con una rateizzazione che prevede al massimo quattro rate mensili di pari importo.

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