Cartelle e scadenze

Scadenze fiscali: nuovo rinvio cartelle esattoriali al 31 dicembre

Dopo decreto Agosto varato un nuovo decreto-legge ad ottobre che rinvia l'emissione e la riscossione delle cartelle esattoriali fino alla fine dell'anno

Scadenze fiscali: nuovo rinvio cartelle esattoriali al 31 dicembre

Scadenze fiscali, novità:

 

*** Scadenze fiscali ultime notizie 20 ottobre 2020: il governo ha varato a sorpresa una proroga delle scadenze fiscali al 31 dicembre 2020, allungando di due mesi e mezzo le riscossioni da parte dell'Agenzia delle Entrate. Nuovo stop a 9 milioni di cartelle esattoriali, ma anche ad accertamenti esecutivi, pignoramenti, ipoteche. La moratoria doveva terminare il 15 ottobre 2020, grazie all'ultimo rinvio deciso nel decreto Agosto.

 

Questi i dettagli del decreto-legge varato dal Consiglio dei Ministri il 18 ottobre 2020.

 

 

Decreto agosto, stop cartelle esattoriali fino al 15 ottobre e scadenze fiscali, le novità

Boccata di ossigeno per i contribuenti italiani con il decreto Agosto 2020 che rinvierà ulteriormente il pagamento delle tasse e delle cartelle esattoriali per dare l’opportunità a tutti di riprendersi dalla forza distruttrice del coronavirus.

 

Il covid-19 sta colpendo duramente imprese e famiglie lasciandole a corto di liquidità, anche a causa del lungo lockdown di primavera deciso per arginare i contagi.

 

Decreto Agosto ultime notizie 10 settembre:

Ultime notizie, il decreto Agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è entrato in vigore dal 15 agosto ed ora è in fase di conversazione in legge. Il nuovo DL contiene interventi per lavoro e imprese, fisco e liquidità, sostegno agli enti locali, risorse per il Mezzogiorno e la ripartenza in sicurezza della scuola, ma anche per Alitalia e AirItaly.

 

Tra le novità, la proroga fino al 15 ottobre dello stop alla riscossione delle cartelle esattoriali.

 

Ad ora la sospensione della coattiva è fino al 31 agosto: la proroga coprirebbe tutto il periodo dello stato d'emergenza.

 

Confermato anche la proroga dell’acconto di novembre per le tasse di professionisti e autonomi.

 

Nessuna proroga per le scadenze del 20 luglio 2020

I commercialisti avevano chiesto a gran voce un rinvio del pagamento delle tasse, in particolare del saldo 2019 e acconto 2020 delle imposte sui redditi per i titolari di partita IVA in scadenza il 20 luglio, sostenendo che il Paese è allo stremo e che i lavoratori sono sfiniti da un’infinità di adempimenti: 260 solo dal 16 al 30 luglio.

 

I professionisti del Fisco avevano addirittura minacciato uno sciopero per far valere le proprie richieste, chiedendo il rinvio delle scadenze fiscali da luglio a settembre 2020 dopo che il governo aveva deciso un mini-rinvio delle scadenze ordinarie dal 30 giugno al 20 luglio. Questa proroga non è stata possibile, in quanto gli 8,4 miliardi di euro di entrate in arrivo con le scadenze del 20 luglio sono state giudicate necessarie dall’Amministrazione finanziaria per sostenere il bilancio dello Stato, considerando anche la decisione di cancellare il saldo 2019 e il primo acconto 2020 Irap stabilito con il decreto Rilancio per 3,9 miliardi di euro.

 

Al fianco dei commercialisti e dei titolari di partite IVA si era schierato il leader della Lega Matteo Salvini sostenendo che “non è possibile massacrare 5 milioni di lavoratori autonomi chiedendo loro di pagare tasse che non possono pagare”.

 

È stata data però la possibilità di rinviare il pagamento del saldo di un mese, con la maggiorazione dello 0,4%, oppure il pagamento in massimo sei rate. La prima rata solo con la maggiorazione mentre le successive anche con gli interessi.

 

Il viceministro dell'Economia Antonio Misiani ha difeso la scelta del governo sostenendo che nel 2020 c'è stato un taglio di tasse per le piccole e medie imprese pari a 7 miliardi e mezzo, ricordando che è stata eliminata l'Irap e sono stati introdotti crediti per affitti e sanificazione, no Imu per alberghi, no plastitax e sugartax.

 

Decreto Agosto 2020: proroga dei versamenti IVA, Irpef e Inps

L’esecutivo sembra aver recepito almeno in parte il problema decidendo di inserire nel decreto Agosto 2020, una proroga della sospensione dei versamenti IVA, ritenute Irpef e Inps di marzo, aprile e maggio fissata al 16 settembre, che comporta versamenti per 7,6 miliardi di euro.

 

Alla fine le tasse, i contributi, le ritenute e l'Iva sospesi per i mesi di marzo, aprile, maggio potranno essere pagati per il 50%, senza applicazione di sanzioni o interessi, in un'unica soluzione entro il 16 settembre 2020 o mediante 4 rate da pagare entro dicembre mentre il restante 50% potrà essere corrisposto in 24 rate mensili.

 

Inoltre nel DL Agosto previsto anche il rinvio degli acconti di novembre ad aprile per i contribuenti soggetti ai nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale e per gli autonomi in regime forfettario che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel primo semestre dell'anno 2020. Una misura che vale 2,2 miliardi.

 

Il tutto in attesa di una seria riforma fiscale, desiderata da tutti gli italiani per allentare la pressione fiscale che grava su imprese e cittadini.

 

Decreto Agosto 2020: cartelle esattoriali sospese al 15 ottobre

Nella bozza del decreto Agosto 2020, finanziato con un nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro, dovrebbe contenere anche un ulteriore rinvio delle cartelle esattoriali di due mesi, dopo quello deciso in precedenza che ha “graziato” oltre 6 milioni di italiani e che rischiava di esplodere il 30 giugno 2020. Con il decreto Rilancio, infatti, sono stati sospesi i termini di riscossione dei versamenti in scadenza tra l’8 marzo e il 31 agosto 2020.

 

Con molta probabilità la scadenza del 31 agosto delle cartelle esattoriali verrà prorogata ancora, fino al 15 ottobre prossimo, per dare ossigeno a quelle famiglie che si trovano in difficoltà economica a causa della crisi causata dalla pandemia e che devono fare i conti con l’obbligo di assolvere al pagamento di tasse, tributi e multe pregresse. In totale le cartelle esattoriali rinviate arriverebbero a 12 milioni.

 

Bloccate anche le pratiche di riscossione coattiva, i pignoramenti, le ipoteche e le ganasce fiscali.

 

Per l’ulteriore rinvio delle cartelle esattoriali e la proroga della sospensione dei versamenti IVA, ritenute Irpef e Inps serviranno circa 4 miliardi di euro.

 

Decreto Agosto 2020 proroga moratoria sui mutui:

Pare sia certa anche la proroga della moratoria sui mutui, in vista della scadenza fissata per ora al 30 settembre, col decreto Agosto 2020.

 

Sinora sono state molte le famiglie impossibilitate a pagare i prestiti sulla casa, per un totale di 290 miliardi di euro. Il lockdown, infatti, oltre a ridurre l’attività lavorativa ed i relativi compensi ha messo in crisi molti imprenditori di piccole e medie imprese. Da considerare poi che coloro che hanno beneficiato della cassa integrazione covid-19 hanno ricevuto un’entrata mensile notevolmente ridotta rispetto al consueto stipendio e per giunta con un notevole ritardo, fino a due mesi.

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