Detrazione spesa mensa scolastica 2020: istruzioni Agenzia Entrate

Detrazione spesa mensa scolastica 2020 chiarimenti Agenzia delle Entrate circa detraibilità delle spese scolastiche frequenza, documenti e certificazione

Detrazione spesa mensa scolastica 2020: istruzioni Agenzia Entrate

Detrazione spesa mensa scolastica 2020 chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate con la circolare del 6 maggio 2016. 

 

La spesa mensa è stata, infatti, ammessa fra le detrazioni previste dalla legge italiana che consentono ai cittadini di scontare l’imposta IRPEF dovuta, qualora presentino la dichiarazione dei redditi tramite 730, 730 precompilato, modello Unico o Unico precompilato. Tale detrazione, rientra pertanto tra le spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado e quindi detraibili al 19%.

 

Con l'aumento progressivo della detrazione spese scolastiche deciso con la scorsa legge di Bilancio, le spese scolastiche da dichiarare nel 2020 sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi per un massimo di spesa pari a 800 euro per ciascun figlio.

 

Per cui la detrazione spese scolastiche per ciascun figlio è il 19% di 800,00 euro, pari ad un importo di 152,00 euro.

Per maggiori informazioni, leggi aumento detrazione spese scolastiche 2020.

 

Vi ricordiamo che per effetto della legge di Bilancio 2020 detrazioni, dal 1° gennaio 2020 per la maggior parte delle detrazioni fiscali 2020 è scattato l'obbligo di pagamento tracciabile. Per tutti coloro che intendono fruire della detrazione fiscale al 19% sulle spese mensa 2020 non devono effettuare il pagamento in contanti ma tramite carta di credito, bancomat ecc.

 

Al momento la moratoria di 3 mesi con proroga al 1° aprile 2020 non è stata inserita nel testo del decreto Milleproroghe.

 

Detrazione spesa mensa scolastica chiarimenti Agenzia delle Entrate:

La spesa mensa scolastica rientra a tutti gli effetti, fra quelle per la frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, ed è pertanto annoverabile nell'elenco spese detraibili dalla dichiarazione dei redditi.

 

Questo è quanto confermato anche dagli ultimi chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare 18/E del 6 maggio 2016, pubblicata per confutare ogni dubbio ed interrogativo, lasciato dalla precedente Circolare 3/E del 2 marzo 2016, con cui l’Agenzia aveva annunciato la possibilità, a partire dalle dichiarazione dei redditi di quest’anno, di poter scontare dall’imposta, le spese di mensa scolastica.

 

Ciò che in realtà aveva lasciato perplessi i più, era stata la forma al condizionale, che l’Agenzia aveva usato per confermare la detrazione spese mensa scolastica, dopo aver interpellato sulla questione il MIUR:

le tasse, i contributi obbligatori, nonché i contributi volontari e le altre erogazioni liberali, deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi e sostenuti per la frequenza scolastica rientrerebbero nella previsione della lettera e-bis. Si citano, a mero titolo di esempio, la tassa di iscrizione, la tassa di frequenza e le spesa per la mensa scolastica.

La questione è stata però definitivamente superata con gli ultimi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate avuti con la circolare 18/E del 6 maggio 2016, nella quale l’Agenzia, oltre a confermare nuovamente la possibilità per i contribuenti, di fruire della detrazione spesa mensa scolastica nel 730 o nel modello Unico, afferma anche che la spesa mensa si somma agli importi scolastici detraibili “anche quando tale servizio sia reso per il tramite del Comune o di altri soggetti terzi rispetto alla scuola.

 

Per cui ai fini di detrazione spesa mensa, non è necessario che il servizio di ristorazione scolastica, venga deliberato dagli organi di istituto, in quanto il servizio è già previsto a livello istituzionale dall’ordinamento scolastico per tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie e secondarie di primo grado.

Pertanto, la spesa mensa è detraibile anche quando tale servizio è reso dal Comune o da altri soggetti terzi.

 

Detrazione spese mensa 2020: documenti e certificazione senza bollo

1) Ai fini della detrazione spesa mensa 2020, il genitore - contribuente dichiarante, può documentare la spesa sostenuta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 con la dichiarazione dei redditi 2020, attraverso la seguente documentazione spesa mensa:

 

a) Ricevuta bollettino postale intestata al soggetto destinatario del pagamento, per cui scuola, Comune o altro soggetto terzo che fornisca il servizio di ristorazione scolastica, nella cui causale va riportata l'indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza, e nome e cognome dell'alunno;

 

b) Ricevuta bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento, riportando nella causale gli stessi dati che abbiamo indicato per il bollettino.


c) Se il pagamento della mensa avviene in contanti o bancomat, buoni mensa o voucher cartacei od elettronici, la spesa può essere documentata attraverso una certificazione spesa mensa scolastica senza bollo rilasciata dal soggetto che ha ricevuto il pagamento o dalla scuola. Nell'attestazione va indicato l'ammontare della spesa sostenuta nell’anno e i dati dell’alunno o studente. 

 

A tale proposito, l'Agenzia delle Entrate, ricorda che su tale attestazione rilasciata dalla scuola o da altro soggetto fornitore del servizio ristorazione scolastica, non è prevista l'applicazione dell'imposto di bollo. Stesso discorso anche per la domanda di rilascio attestazione presentata dal genitore che risulta quindi esente dal bollo. Su entrambe le certificazioni, va comunque indicato l'uso per il quale le attestazioni sono rilasciate.

 

Vale la pena comunque segnalare che secondo quanto chiarito dall'Agenzia, le indicazioni su come documentare la spesa mensa, valgono sopratutto per la dichiarazione dei redditi 2020, quando cioè, la detrazione spesa mensa scolastica entra a pieno regime. 

Devi richiedere l'agevolazione tariffaria sulle spese mensa? Allora leggi Isee mensa scolastica 2020.

 

2) Ai fini della detrazione spesa mensa 2021 il genitore - contribuente dichiarante, può documentare la spesa sostenuta dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020 con la dichiarazione dei redditi 2021, SOLO attraverso la seguente documentazione spesa mensa:

  • solo con pagamenti tracciabili.

 

Detrazione mensa 730 e Unico: a quale genitore spetta?

A chi spetta la detrazione mensa 730 o Unico? La possibilità di indicare la spesa mensa scolastica sulla propria dichiarazione redditi 2020, tramite modello 730 o modello Unico, spetta al genitore al quale è intestato il documento attestante la spesa.

 

Nel caso in cui, la ricevuta del bollettino, del bonifico, voucher, buoni mensa ecc, sia intestata al figlio, la detrazione allora spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50%.

 

Se invece la spesa è sostenuta da uno solo dei genitori o da entrambi ma in percentuali diverse dal 50%, nel documento di spesa, deve essere indicata la percentuale attraverso la quale viene ripartita la spesa medesima. 

Per informazioni su come dichiarare la spesa, leggi: come si dichiara la spesa mensa nel 730 o Unico.

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