Dichiarazione Successione Editabile: modulo 4 solo telematico

Dichiarazione Successione Editabile modulo 4 salvabile compilabile da presentare all’Agenzia Entrate entro 1 anno dalla morte del congiunto sanzioni

Redazione
di Redazione
12 ottobre 2019 18:30
Dichiarazione Successione Editabile: modulo 4 solo telematico

La Dichiarazione di Successione 2019 o denuncia di successione è una comunicazione obbligatoria che gli eredi devono presentare mediante apposita modulistica all’Agenzia delle Entrate entro 1 anno dalla morte del proprio congiunto.

 

Questo obbligo, riguarda sia gli eredi che hanno o intendono accettare l’eredità, chi vi ha già rinunciato o rinuncerà, sia ai rappresentanti legali che agli esecutori testamentari. 

 

Tale dichiarazione di successione legittima, deve essere redatta con il Modulo 4 - Dichiarazione di Successione facilmente reperibile presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate o online, scaricabile con download gratuito sul sito ufficiale dell’Agenzia in formato pdf e in formato doc. ovvero editabile, compilabile, modificabile.

 

La dichiarazione di successione 2019 è solo online, per via telamatica.

 

Successione online 2019: da quando è obbligatoria?

A partire dal 23 gennaio dello scorso anno, l'Agenzia delle Entrate, ha provveduto a rendere disponibile la nuova successione online 2019 costituita da un nuovo modello di dichiarazione e un software.

Grazie al nuovo modello e al programma gratuito, gli eredi, i legatari e tutti gli altri soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione per la persona congiunta defunta, possono farlo anche online ma non solo, potranno anche:

  • Compilare e trasmettere la dichiarazione di successione online;

  • Adempiere agli obblighi tributari;

  • Effettuare il calcolo delle imposte ipotecarie, catastali e dei tributi speciali con addebito in conto corrente;

  • Richiedere le volture catastali.

Per tutto il 2018, petanto, convivranno quindi due modalità di presentazione cartacea con il vecchio modello di successione modulo 4 e la successione online. 

 

Dichiarazione successione editabile con modulo 4 compilabile:

Il modulo 4 - Dichiarazione di Successione editabile in formato doc. consente ai contribuenti di poter compilare direttamente dal proprio pc tutti i campi dei riquadri del modello contrassegnati da una lettera e da un titolo, nei quali vanno indicati gli eredi e i legatari, il valore dell’eredità con la descrizione analitica degli immobili, azioni e titoli intestati al defunto, quote di partecipazione non quotate in borsa né negoziate al mercato ristretto, aziende, altri beni, beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi sei mesi dal defunto ed eventuali detrazioni), le donazioni e le liberalità effettuate dal defunto e le passività.

L’ultima parte è, invece, riservata all’ufficio.

Modello Denuncia di Successione Editabile: modulo ufficiale compilabile direttamente online dal prorpio computer, il download è gratuito informato doc e consente di salvare i dati, modificarli e infine di stampare il modello.

Tale modalità, è utilizzabile fino al 31 dicembre 2018.

Dal 2019 è obbligatoria la Dichiarazione di Successione Telematica.

 

Modulo 4 Agenzia delle Entrate in pdf:

Il modello dichiarazione di successione in formato pdf si trova nella sezione moduli e nelle note informative "dichiarazione di successione" del sito dell’Agenzia delle Entrate. E’ bene ricordare che la registrazione della comunicazione di denuncia di successione può essere eseguita anche da un solo soggetto obbligato e deve essere redatta su modulistica conforme a quella approvata dal Ministero delle Finanze e presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente su base territoriale, ovvero, in base all’ultimo domicilio del defunto mentre per i congiunti deceduti all’estero vale l’ultimo domicilio in Italia, se conosciuto, altrimenti è competente l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Roma.

 

Per chi è obbligatoria la successione 2018?

Per chi è obbligatoria la successione 2018 e quando? Le persone o soggetti che sono obbligati a presentare all’Agenzia delle Entrate il modello per la dichiarazione di successione entro 1 anno dalla morte del congiunto, sono:

  • Eredi e Legatari;

  • Immessi nel possesso dei beni, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta;

  • Amministratori dell’eredità;

  • Curatori delle eredità giacenti;

  • Esecutori testamentari;

  • Trust.

 

Quando la successione non è obbligatoria? Novità:

La dichiarazione di successione 2018 non è obbligatoria quando sussistono i requisiti di esenzione dichiarazione di successione. Tali requisiti, sono stati recentemente modificati dall'entrata in vigore del Decreto Semplificazioni varato dal governo Renzi che ha previsto che i contribuenti sono esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione di successione, qualora l’eredità devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta abbia un valore non superiore a 100 mila euro e non comprenda immobili o diritti reali immobiliari. Prima, invece, la soglia che faceva scattare l’obbligo di dichiarazione di successione era di 25.822 euro.

Inoltre, è stato tolto l’obbligo di allegare alla dichiarazione, i documenti in originale, pertanto, i contribuenti eredi possono allegare alla dichiarazione di successione copie non autenticate di documenti, accompagnate da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio successione eredi e scompare anche l’obbligo di presentare la dichiarazione integrativa in caso di rimborso fiscale erogato dopo la dichiarazione di successione.

Importante: Gli eredi e i legatari che hanno presentato la dichiarazione di successione sono esonerati dall’obbligo della dichiarazione ai fini dell’imposta comunale sugli immobili IMU. E’ infatti a cura dell’Agenzia delle Entrate che riceve la dichiarazione di successione a trasmetterne copia a ciascun Comune in cui sono ubicati gli immobili. 

 

Istruzioni dichiarazione successione cartacea valide fino al 31 dicembre 2018.

Come si compila il modulo 4?

Dichiarazione di successione editabile come si compila il modulo 4? Ogni modello di dichiarazione di successione, sia esso in versione editabile e che in pdf o cartaceo, va compilato dagli eredi con i seguenti dati e informazioni da riportare:

Pagina 1 Modello Dichiarazione Successione: va indicata la data del decesso, i dati anagrafici del defunto, i dati del testamento se non c’è procedere barrando la casella Legge, e indicare il valore dell’asse ereditario.

Pagina 2 Modello Dichiarazione Successione: va indicato il grado di parentela con il de cuius, ovvero, con la persona deceduta, e l’elenco degli allegati alla dichiarazione.

Pagina 3 Modello Dichiarazione Successione Quadro A: va indicato per ogni erede, il grado di parentela, i dati anagrafici ed il codice fiscale.

Pagina 4 Modello Dichiarazione Successione Quadro B: vanno indicati i dati catastali degli immobili ereditati dalla persona defunta.

Pagine 10,11,12 Modello Dichiarazione Successione: vanno inserite le eventuali osservazioni. 

 

Compilazione dati anagrafici e beni immobili esempio:

Nella dichiarazione di successione devono necessariamente essere indicati:

dati anagrafici del defunto

dati anagrafici degli eredi e legatari

indicazione del grado di parentela con il defunto

Deve, inoltre, essere riportata la descrizione analitica di tutti i beni e diritti soggetti all’imposta, con il relativo valore, intestati al defunto, ovvero, indicazione di:

  • beni immobili

  • aziende

  • partecipazioni in società di qualsiasi genere

  • quote di partecipazione non quotate in borsa né negoziate al mercato ristretto

  • altri beni

  • beni trasferiti a titolo oneroso

  • donazioni

  • conti correnti bancari

  • investimenti finanziari, ad esclusione dei titoli di Stato o equiparati.

 

Quali documenti servono per fare la successione?

Dichiarazione di Successione 2017 cosa serve e quali documenti?

L'entrata in vigore del decreto SEMPLIFICAZIONI FISCALI ha introdotto importanti novità in tema di dichiarazione di successione.

Infatti, non è più obbligatorio allegare la denuncia con gli originali o le copie autenticate dei documenti, ma sono sufficienti le copie non autenticate, insieme alla dichiarazione sostitutiva atto di notorietà.

L’art. 30 dello stesso Testo Unico obbligava, invece, ad allegare alla dichiarazione di successione la copia autentica di alcuni documenti quali gli atti di ultima volontà dai quali è regolata la successione; l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata dai quali risulta l'eventuale accordo delle parti per l'integrazione dei diritti di legittima lesi; l’ultimo bilancio o inventario di cui all’art. 15, comma 1; i documenti di prova delle passività e degli oneri deducibili nonché delle riduzioni e detrazioni di cui agli articoli 25 e 26 del medesimo Testo Unico.

Gli eredi quindi devono presentare la denuncia di Successione con il modulo 4 Dichiarazione di successione + i seguenti documenti:

  • Certificato di Morte con auotcertificazione.

  • Fotocopia dei codici fiscali del defunto e di tutti gli eredi

  • fotocopia di un documento di identità del defunto e di tutti gli eredi.

  • Autocertificazione in carta semplice da cui risultino le generalità del defunto nonché la parentela e le generalità di tutti i suoi eredi e legatari.

  • Autocertificazione per le agevolazioni prima casa.

  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio indicante i soggetti ai quali è devoluta l’eredità o eventuale testamento che regola la successione con estratto per riassunto dell’atto di morte.

  • Eventuali atti di rinuncia accettazione eredità.

  • Per ciascun Immobile oggetto di successione è necessario presentare 1 copia del titolo di provenienza: in caso di compravendita, donazione, divisione: è necessario il rogito notarile con il quale è stato acquistato dal defunto e in caso di precedente successione: portare la copia della dichiarazione di successione.

  • Documentazione catastale: allegando eventuali licenze, concessioni e condoni nonché eventuali accertamenti di valore

  • Rendita catastale: se l’immobile è privo di rendita richiederla all’Agenzia del Territorio onde evitare futuri accertamenti, anche in conguaglio

  • In caso di successione di terreni agricoli o suoli edificatori: si consiglia di richiedere al Sindaco del Comune ove sono ubicati gli immobili, un certificato di destinazione urbanistica, allo scopo di fornire all’ufficio elementi per l’accertamento di valore.

 

Entro quanto tempo va presentata dagli eredi? Scadenza:

La dichiarazione di successione è una comunicazione obbligatoria che gli eredi devono presentare all’Agenzia delle Entrate entro 1 anno dal decesso del congiunto mediante compilazione dell’apposito Modulo Dichiarazione di Successione che va successivamente presentato all’ufficio della Circoscrizione, ove, era fissata l’ultima residenza del defunto.

Nel caso in cui, il congiunto deceduto non abbia la residenza italiana o se il decesso è sopraggiunto all’estero, la denuncia di successione da parte degli eredi deve essere presentata presso l’Agenzia presente nella circoscrizione in cui era fissata l’ultima residenza italiana conosciuta, nel caso in cui non si conosca invece l’ultimo indirizzo, la denuncia di successione va presentata: all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di "ROMA 6", in Via Canton 20 – CAP 00144 Roma.

Successivamente alla presentazione della dichiarazione di successione  all’Agenzia, gli eredi sono tenuti entro 30 giorni a presentare la richiesta di voltura degli immobili agli uffici dell’Agenzia del Territorio.

 

Cos'è la voltura immobili?

A seguito di un decesso da parte di un congiunto, gli eredi, i loro tutori o curatori, gli amministratori dell’eredità o gli esecutori testamentari sono obbligati oltre che a presentare il modello di Dichiarazione di successione all’agenzia delle entrate entro 1 anno dalla morte, anche alla presentazione della domanda di voltura degli immobili, ove fosse l’intestatario la persona deceduta, per aggiornare in catasto gli attuali intestatari del bene immobile.

Nel caso in cui la persona che ha lasciato l’eredità, sia stato titolare del diritto di usufrutto, il nudo proprietario deve presentare la voltura catastale per la riunione di usufrutto.

La domanda di voltura catastale obbligatoria in caso di decesso dell’intestatario di un immobile lasciato in eredità ai congiunti, va compilata per via telematica, per verificare le modalità di presentazione domanda voltura catastale successione e vendita immobili. 

La richiesta della voltura va poi presentata o spedita per posta raccomandata entro 30 giorni all’Ufficio provinciale nel cui territorio di competenza ha sede l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso il quale è stata registrata la denuncia di successione.

 

Come si calcola il valore catastale di un immobile in successione?

Il valore catastale di un immobile si calcola moltiplicando la rendita catastale (rivalutata del 5%) per i seguenti coefficienti:

  • 110: per la prima casa

  • 120: per i fabbricati appartenenti ai gruppi catastali A e C (escluse le categorie A/10 e C/1)

  • 140: per i fabbricati appartenenti al gruppo catastale B

  • 60: per i fabbricati delle categorie A/10 (uffici e studi privati) e D

  • 40,8: per i fabbricati delle categorie C/1 (negozi e botteghe) ed E.

Per i terreni non edificabili il valore imponibile si determina, invece, moltiplicando per 90 il reddito dominicale già rivalutato del 25%. 

 

Come si calcola l'imposta di successione 2018?

Tassa di successione 2018: Con la dichiarazione di Successione gli eredi sono tenuti al pagamento dell’imposta di successione che non va versata immediatamente, ma solo dopo che la denuncia sia stata liquidata dall’Agenzia delle Entrate. D

alla data di accettazione e registrazione della dichiarazione di successione, gli eredi devono effettuare il versamento dell’imposta entro 60 giorni tramite modello F24.

Nei casi di eredità con beni immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione gli eredi sono tenuti ad autoliquidare, cioè a pagare:

Imposte ipotecaria: 2% dell'immobile;

  • Imposte catastale: 1%: misura di 200 euro per prima casa;

  • Imposte di bollo: 64,00 euro;

  • Tassa ipotecaria: 35 euro;

  • Diritti di segreteria;

  • Tributi per certificati.

Per maggiori informazioni, vedi f24 successioni 2018.

 

Imposta di successione 2018 aliquote al 4, 6 e 8%:

Per calcolare l’Imposta di successione occorre distinguere le diverse aliquote di Imposta di successione in base all’asse ereditario:

  • aliquota imposta successione al 4%: per coniuge e parenti in linea retta con una franchigia di un milione di euro per ciascun beneficiario

  • aliquota imposta successione al 6%: per gli altri parenti fino al 4°e degli affini in linea retta, nonché degli affini in linea collaterale fino al terzo grado, con una franchigia di 100.000,00 euro per ciascun fratello o sorella

  • aliquota imposta successione all’8%: per tutti gli altri soggetti

Importante: Se il beneficiario è persona portatrice di handicap riconosciuto grave ex L. n. 104/1994 la franchigia è di un milione e mezzo di euro.

In altre parole, le aliquote di Imposta successione variano in base al grado di parentela e quote.

Se a beneficiare del trasferimento è una persona portatrice di handicap grave, riconosciuta tale ai sensi della legge n. 104/1992, l’imposta si applica sulla parte del valore della quota che supera 1.500.000 euro. 

 

Imposta Ipotecaria e catastale:

Nel caso in cui l’oggetto della successione ci sono beni immobili o diritti reali immobiliari, oltre all’imposta di successione, sono dovute anche le imposte ipotecarie e catastali.

Tali imposte a partire dal prossimo anno subiranno aumento imposte di registro, ipotecaria e catastale a 200 euro se è prima casa per la quale appunto è prevista l’agevolazione se non di lusso.

Tale agevolazione spetta se il beneficiario (ovvero, nel caso di immobili trasferiti a più beneficiari, almeno uno di essi), ha i requisiti necessari per fruire dell’agevolazione cd. "prima casa", ovvero se:

  • abbia la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile o si obblighi a trasferirla entro diciotto mesi

  • non abbia altre abitazioni nello stesso comune

  • non abbia altre abitazioni acquistate con le agevolazioni della prima abitazione

Per ulteriori informazioni sui requisiti prima casa vedere Nuova Guida Fiscale successioni Agenzia delle Entrate.

 

Imposta di Successione come si paga con il modello f24? 

Le imposte di successione vanno pagate dagli eredi con modello f24 se accettano l’eredità da parte del defunto, l’accettazione e la rinuncia deve essere sempre comunicata all’Agenzia delle Entrate con la Dichiarazione di Successione da presentare entro 1 anno dalla morte del congiunto.

Le imposte di successione e ipotecarie e catastali devono essere versate se nell’asse ereditario è presente uno o più immobili lasciati agli eredi e vanno pagate tramite Modello F24 tributi presso banche o tramite l’esattoria competente per territorio.

La ricevuta del versamento dell’imposta di successione va presentata in allegato con il resto dei documenti richiesti per procedere alla denuncia di successione da parte degli eredi.

 

Cosa va indicato nel modello dichiarazione di Successione? 

Dichiarazione di Successione: Conto Corrente persona deceduta o cointestato. Nella Dichiarazione di successione vanno indicati i Conti Correnti intestati al defunto, pertanto, gli eredi devono richiedere alla banca o agli intermediari finanziari di comunicare per iscritto la situazione economica del congiunto al momento della morte, non tenendo conto degli addebiti derivanti da assegni presentati per il pagamento almeno 4 giorni prima della morte, indipendentemente dalla data di emissione. Nello specifico la banca e gli intermediari dovranno rilasciare previa richiesta degli eredi in successione:

  • il saldo dei conti;

  • il valore dei titoli;

  • il valore dei fondi di investimento.

Per i conti correnti, i titoli e i rapporti cointestati tra il defunto e altre persone devono essere considerati divisi al 50%, pertanto, in caso di cointestazione tra il defunto e un altro soggetto, il valore da indicare nella successione è pari alla metà.

 

Dichiarazione di Successione: l’Automobile o moto intestate alla persona defunta vanno inserite nel modello?

Nella Dichiarazione di successione non devono essere inserite né l’automobile né la moto o altri veicoli anche se intestate alla persona defunta, gli eredi devono semplicemente fare la richiesta della registrazione dell’atto di accettazione dell’eredità di un veicolo presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) quando si dispone del certificato di proprietà (CdP). 

Se la richiesta viene presentata da un incaricato, alla documentazione deve essere allegata la delega rilasciata dall’erede, per il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), il modello TT2120 per l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e la fotocopia del documento di identità/riconoscimento dell’erede.

  

Cosa fare in caso di errori nella compilazione?

Se gli eredi si accorgono di aver effettuato degli errori sulla Dichiarazione di Successione: se hanno indicato per errore l’importo dell’imposta o il valore dell’eredità, possono rimediare presentando:

  • Dichiarazione di Successione integrativa: se ci sono altri immobili che non sono stati dichiarati nella successione principale, in questo caso vanno sempre pagate le imposte con un minimo per ogni imposta di euro 200,00 .

  • Dichiarazione di Successione Modificativa: quando vanno fatte delle correzioni dal punto di vista catastale, mappale o necessità di integrare eventuali beni non inseriti nelle precedenti dichiarazione, in questo caso vanno pagate le imposte minime di 200 + 200 euro per ogni nuovo inserimento.

Importante: in ogni caso, sia che se si tratti di Dichiarazione Principale, Integrativa o Modificativa vanno sempre versate la tassa ipotecaria di 35 euro e l’imposta di bollo di 64,00 euro.

 

Dichiarazione di Successione omessa nuove sanzioni:

Se la presentazione della dichiarazione di successione e il pagamento delle imposte obbligatorie vengono effettuate in ritardo o omesse dagli eredi dopo il termine di 12 mesi dalla data di apertura della successione, e quindi, dalla data di decesso del congiunto, possono regolarizzare la loro posizione con il fisco ricorrendo al ravvedimento operoso.

Tramite il ravvedimento, il contribuente, può riemdiare alla violazione versando gli interessi nella misura del tasso legale rapportati agli effettivi giorni di ritardo rispetto alla scadenza, il tributo o la dichiarazione omessa e la sanzione ridotta da calcolare in base al ritardo rispetto la data di scadenza dei termini di presentazione.

Ciò consente di evitare l’applicazione di una sanzione omesso modello dichiarazione di successione in occasione di accertamento formale e controllo da parte dell’Agenzia fiscale che:

  • in caso di omessa presentazione della dichiarazione di successione: punisce la violazione con una sanzione amministrativa dal 120% al 240% ovvero da 258 € 1.032 € dell’imposta liquidata o riliquidata d’ufficio.

  • Se non è dovuta imposta, si applica la sanzione amministrativa fissa compresa tra 250 e 1.000 euro.

A seguito della riforma del sistema sanzionatorio nel 2015, l'articolo di legge che regola la sanzione per omessa successione, viene novellato e diventa il nuovo articolo 50 del Dlgs 346/1990 prevedendo a partire dal 2017 che:

se la dichiarazione è presentata con un ritardo non superiore a 30 giorni, si applica la sanzione amministrativa dal 60 al 120% dell’ammontare dell’imposta liquidata o riliquidata dall’ufficio. Se non è dovuta imposta si applica la sanzione amministrativa da euro 150 a euro 500.

Ciò significa, che il nuovo sistema sanzionatorio ha previsto che in caso di piccolo ritardo, al massimo 30 giorni dalla data di scadenza originaria, la violazione di mancata presentazione del modello di successione, può essere sanata, pagando una sanzione ancora più ridotta se non vi sono imposte da versare.

Nello specifco, se il ritardo non è superiore a 30 giorni si applica la sanzione dal 60 al 120% dell’ammontare dell’imposta liquidata o riliquidata dall’ufficio al posto della sanzione piena, che va dal 120 e il 240%.

Se, invece, non è dovuta imposta, ai lievi ritardi, si applica la sanzione amministrativa da 150 a 500 euro.

 

Ravvedimento operoso successione:

Con il ravvedimento operoso dichiarazione successione, gli eredi oltre a versare il tributo dovuto, devono calcolare le sanzioni ridotte nella seguente misura: 

  • Ravvedimento sprint: sanzione ridotta pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, a patto che il versamento venga effettuato entro 14 giorni dalla data di scadenza originaria;

  • Ravvedimento breve: sanzione pari a 1,50% se il versamento è effettuato entro 30 giorni dall'omissione;

  • Ravvedimento intermedio: sanzione ridotta a 1,67% se il versamento o la dichiarazione omessa viene effettuato/ presentata entro 90 giorni dal termine per la presentazione della dichiarazione, ovvero, se non è prevista dichiarazione periodica, entro 90 giorni dall'omissione o dall'errore;

  • Ravvedimento lungo: sanzioni pari a 3,75% se il versamento, viene eseguito entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, ovvero, se non è prevista dichiarazione periodica, entro 1 anno dall'omissione o dall'errore;

  • Ravvedimento lunghissimo: sanzione pari a 4,29% se il pagamento viene eseguito entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione, ovvero, se non è prevista dichiarazione periodica, entro 2 anni dall'omissione o dall'errore e sanzioni pari al 5,00% se il versamento dopo oltre 2 anni dall'omissione o dall'errore.

  • Ravvedimento su p.v.c.: sanzione pari ad 1/5 del minimo, a condizione che il versamento sia effettuato a seguito di processo verbale di constatazione della violazione e prima che sia notificato il susseguente atto dall'Ufficio, è esclusa la mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscale o documenti di trasporto e l'omessa installazione del misuratore fiscale.

Per rimediare all'omessa dichiarazione di successione tramite ravvedimento operoso, occorre pagare la sanzione ridotta, interessi di mora da calcolare per ogni giorno di ritardo, presentare la dichiarazione omessa, e per le imposta ipotecaria, catastale e la tassa ipotecaria va utilizzato un unico codice tributo (674T), per l’imposta di bollo il codice 675T. 

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