Disoccupazione collaboratori

DIS-COLL 2020: proroga 2 mesi, come funziona, requisiti domanda INPS

DIS-COLL 2020 INPS requisiti domanda disoccupazione collaboratori, importo e durata, calcolo contributi come, dove ed entro quando fare la richiesta

DIS-COLL 2020: proroga 2 mesi, come funziona, requisiti domanda INPS

DIS-COLL 2020: disoccupazione collaboratori. In base alle ultime novità introdotte in materia di Dis-Coll dal decreto Milleproroghe, dal 1° luglio del 2017, l'indennità di disoccupazione collaboratori, è diventata strutturale e pertanto è richiedibile anche per gli eventi di licenziamento che si verificheranno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

 

Alla luce di queste novità e sulla base delle recenti circolari Inps, tra cui la circolare n. 74 del 5 maggio 2017 e della circolare 115 del 19 luglio 2017 che recepisce quanto previsto dall'articolo 7 della legge 81 del 22 maggio 2017, andiamo a vedere la DIS-COLL 2020 cos'è e come funziona, quali requisiti servono per averne diritto, le istruzioni operative per richiedere l'indennità DIS-COLL per i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto iscritti alla gestione separata INPS, il modulo domanda da utilizzare ed inviare per via telematica, la durata e il calcolo importo dell'indennità.

 

DIS COLL 2020 proroga 2 mesi, decreto Agosto:

Proroga DIS COLL 2020 nel decreto Agosto

ue le novità più importanti del decreto di agosto per quanto riguarda la Naspi:

  • Dis coll. e Naspi proroga di 2 mesi nel decreto Agosto 2020: novità per i beneficiari dell'inennità di disoccupazione Naspi e DIS. COLL col nuovo scostamento di bilancio ed il nuovo decreto di agosto. Nel decreto agosto dis. coll e Naspi infatti è prevista una nuova proroga scadenza di 2 mesi per chi si trova al termine dell'indennità.

Dis coll novità domanda: al fine di agevolare la presentazione delle domande di disoccupazione INPS 2020 NASpI e DIS-COLL, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, per gli eventi di cessazione involontaria dall’attività lavorativa verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020, i termini di decadenza previsti sono ampliati da 68 a 128 giorni.

 

Inoltre, sempre per effetto del decreto Cura Italia, le domande di NASpI e DIS-COLL presentate oltre il termine ordinario è fatta salva la decorrenza della prestazione dal 68° giorno successivo alla data di cessazione involontaria del rapporto di lavoro.

 

Sono altresì ampliati di 60 giorni i termini previsti per la presentazione della domanda di incentivo all’autoimprenditorialità di cui all’articolo 8, comma 3, del decreto legislativo n. 22 del 2015, nonché itermini per l’assolvimento degli obblighi di cui all’articolo 9, commi 2 e 3, di cui all’articolo 10, comma 1, edi cui all’articolo 15, comma 12, del medesimo decreto legislativo.

 

Previsto anche il bonus 600 euro Dis Coll, previa domanda all'INPS, per chi deve presentare la domanda DIS COLL.

 

DIS-COLL 2020: cos'è?

Che cos'è al DIS-COLL 2020?

La Dis-coll 2020 è l'indennità di disoccupazione collaboratori che spetta in modo strutturale, a partire dal 1° luglio di quest'anno, a collaboratori a progetto, occasionali, coordinati e continuativi, dottorati di ricerca, borsisti ecc.

 

Dal 1° luglio di 2 anni fa, pertanto, la Dis-Coll, disoccupazione collaboratori:

  • è diventata stutturale perché parte integrante del Jobs Act autonomi e quindi come sussidio di disoccupazione per i collaboratori.

  • è scattato anche l'aumento aliquota gestione separata Dis coll per effetto della legge 81/2017 recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato” - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 13 giugno 2017, n. 135, per finanziare proprio l'indennità.

  • è stata estesa ad altre categorie di lavoratori iscritte in via esclusiva alla Gestione Separata e non titolari di partita Iva o pensione.

 Vi ricordiamo che per i disoccupati e inoccupati è richiedibile il RdC 2020, per tutte le informazioni leggi la nostra guida al reddito di cittadinanza cos'è e come funziona.

 

A chi spetta la DIS-COLL 2020?

A chi spetta la DIS-COLL 2020? L'indennità di disoccupazione spetta a:

  • Collaboratori coordinati e continuativi, i cd. co.co.co. e

  • Collaboratori a progetto, co.co.pro..

 

La DIS-COLL spetta anche per i compensi derivata da:

  • Uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica

  • Collaborazione coordinate e continuative;

  • Collaborazioni a progetto;

  • Collaborazione occasionali;

  • Dottorato di ricerca, assegno, borsa di studio.

 

L’indennità DIS COLL 2020 non spetta a:

  • collaboratori titolari di pensione;

  • titolari di partita IVA;

  • amministratori e sindaci;

  • revisori di società;

  • associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.

 

Dis Coll 2020 requisiti Inps e condizioni:

Quali sono i requisiti disoccupazione collaboratori 2020? I requisiti Dis-coll sono:

Aver perduto involontariamente il lavoro, ovvero, essere stati licenziati e non dimessi volontariamente fatta eccezione per i casi prevista dalla legge per le dimissioni per giusta causa, essere iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non essere pensionati e non aver aperto una partita IVA.

 

Requisiti DIS-COLL: i collaboratori al momento della presentazione della domanda devono essere in possesso di tutti e 2 i seguenti requisiti:

  • Aver versato almeno 3 mesi di contributi INPS a partire dal 1° gennaio dell'anno solare precedente al licenziamento, ovvero almeno un reddito di 3900 euro in questo periodo. Per cui se l'evento si verifica a gennaio 2020 il calcolo delle tre mensilità di contributi utili versati alla  gestione separata INPS va fatto a partire da gennaio 2019.

Il 3° requisito: Aver versato almeno 1 mese di contributi nell'anno in cui si verifica il licenziamento è stato abolito. Ciò significa che tale condizione, non è necessaria per aver diritto alla dis coll.

Devi fare domanda di RdC? Ecco la nostra guida reddito di cittadinanza Isee e requisiti domanda

 

DIS-COLL 2020 domanda: modulo Inps, scadenza e stato di disoccupazione:

A chi si presenta la domanda dis coll 2020 La domanda Dis coll si presenta all'INPS tramite l'apposito modulo domanda per via telematica entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, pena la non ammissibilità al beneficio.

 

Per cui la scadenza per inviare il modulo DIS-COLL INPS è di 68 giorni dal giorno del licenziamento, altrimenti non si ha più diritto all'indennità. 

Per cui i collaboratori devono, in sede di presentazione della domanda di DIS-COLL, rilasciare direttamente all’INPS la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, che l’INPS  successivamente metterà a disposizione dei servizi competenti.

 

Una volta prestata la domanda e verificato il possesso dei requisiti e le condizioni per accedere alla prestazione, l'INPS provvede ad erogare l'importo dell'indennità di disoccupazione spettante a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda e in ogni caso non prima dell’8° giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. 

 

Per inviare il modulo INPS direttamente, il collaboratore deve essere in possesso del PIN Dispositivo INPS e accedere al sito ufficiale dell'istituto e seguire le istruzioni per la presentazione della domanda di disoccupazione per via telematica altrimenti può rivolgersi presso i Caf e Patronati o intermediari autorizzati, presentandosi insieme alla documentazione richiesta per il riconoscimento dello stato di disoccupazione: iscrizione al centro per l'impiego e sottoscrizione della DID dichiarazione immediata disponibilità al lavoro che è stata modificata di recente con nuove misure che condizionano ora la fruizione della DIS-COLL.

 

Dsoccupazione collaboratori DIS-COLL 2020: calcolo importo e contributi

La nota del 21 aprile 2015 del Ministero del Lavoro ha chiarito che per il calcolo importo indennità DIS-COLL e per la determinazione della durata della prestazione, l'INPS, deve tener conto in termini di “mesi di contribuzione o frazioni di essi” i mesi o le frazioni di mese di durata del rapporto di collaborazione. 

 

Dis coll 2020 importo: l'INPS con la nuova circolare ha provveduto ad aggiornare l'importo disoccupazione Dis-coll nel 2020.

  • 1.227,55 euro;

  • 1.335,40 euro importo massimo.

Per cui, il reddito imponibile ai fini previdenziali, che è la base di calcolo della prestazione, va diviso per un numero di mesi, o frazione di essi, corrispondenti alla durata dei rapporti di collaborazione prestati nell'anno solare in cui si è verificata la cessazione del lavoro e quelli nell'anno solare precedente.

 

La misura indennità dis.coll. è quindi determinata in base al reddito medio mensile, ovvero, pari al 75% se tale reddito è uguale o inferiore, all’importo di 1.227,55 euro, rivalutato ogni anno dall'ISTAT mentre se il reddito medio mensile è superiore a tale soglia, la misura è incrementata di una somma pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile e 1.227,55 euro.

 

In ogni caso, l'importo massimo indennità DIS-COLL  non può essere superiore a 1.335,40 euro mensili.

La indennità DIS-COLL si riduce invece del 3% ogni mese a partire dal primo giorno del 4° mese di fruizione, ossia, dal 91° giorno di fruizione della prestazione.

 

Dis coll durata 2020:

La durata DIS-COLL 2020 è pari alla metà dei contributi mensili versati dal collaboratore a partire dal gennaio dell'anno precedente in cui si è verificata la cessazione del rapporto di lavoro e comunque la durata non può durare più di 6 mesi.

 

Per cui se il lavoratore è stato licenziato a giugno 2018, il calcolo dei contributi utili va fatto partire da gennaio 2017 fino a giugno, quindi se i mesi completi sono 16, la dis coll dura 6 mesi, se ha versato 10 mesi ha 5 mesi di indennità e così via.

 

Ai fini della durata non vengono calcolati i periodi contributivi che sono stati già liquidati a titolo della prestazione, inoltre la fruizione della dis coll non dà luogo al riconoscimento dei contributi figurativi come avviene per la disoccupazione ordinaria.

 

Quando si perde l'indennità DIS-COLL?

Il collaboratore perde l'indennità Dis-Coll quando rientra in uno dei seguenti casi:

  • Perde lo stato di disoccupazione;

  • Non partecipa regolarmente alle iniziative di attivazione lavorativa e ai percorsi di riqualificazione professionale proposti dai Servizi competenti.

  • Ha una nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato di durata superiore a 5 giorni;

  • Inizia una attività lavorativa autonoma, di impresa individuale o di un’attività parasubordinata senza comunicare entro 30 giorni dalla data di inizio attività, il reddito che presume di ottenere da predetta attività;

  • Raggiunge i requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata;

  • Acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità, con rinuncia Disc-coll.

 

Cosa succede in caso di nuovo lavoro?

  • Nel caso in cui il collaboratore occasionale o a progetto, fruitore della dis coll dovesse trovare un nuovo lavoro con contratto di lavoro subordinato, l'indennità viene sospesa dall'INPS sulla base delle comunicazioni obbligatorie previste dalla legge, fino ad un massimo di 5 giorni.

  • Se la sospensione avviene per un numero di giorni minore a 5, l'erogazione della prestazione riprende a partire dal momento in cui è stata sospesa. Inoltre, se con la nuova occupazione vengono versati ulteriori e nuovi contributi, questi possono essere fatti valere ai fini di concessione della nuova disoccupazione NASPI 2020.

  • Se invece il collaboratore percettore di dis coll, intraprende una nuova attività autonoma da cui derivi un reddito inferiore al limite fissato per la conservazione dello stato di disoccupazione, entro 1 mese dall'inizio dell'attività deve informare l'INPS dichiarando che la previsione del reddito annuo è minore rispetto a predetta soglia. In questo caso, l'importo della disoccupazione dis-coll viene ridotto dell'80% del reddito previsto, durante il periodo tra l'inizio e la fine della nuova occupazione e il termine dell'indennità. Tale ricalcolo, viene effettuato direttamente dall'INPS al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, se invece il lavoratore non è obbligato alla denuncia dei redditi, deve presentare un'apposita autodichiarazione all'INPS indicando il reddito ricavato dall'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale entro il 31 marzo dell’anno successivo.

  • Nel caso in cui il lavoratore non provveda a presentare l'autodichiarazione, è tenuto a restituire la DIS-COLL percepita a partire dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale.

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