Dl Semplificazioni, ok a 130 opere strategiche. No spazio criminalità

Il Consiglio dei ministri ha approvato il Dl Semplificazioni che potrebbe fungere da trampolino di lancio per la ripresa economica. Sbloccate 130 opere

Dl Semplificazioni, ok a 130 opere strategiche. No spazio criminalità

Quella di oggi potrebbe essere una data davvero importante per l’economia italiana: il Consiglio dei ministri ha approvato il Dl Semplificazioni che potrebbe fungere da trampolino di lancio per la ripresa economica, con lo sblocco di 130 opere strategiche per il Paese.

 

Conte: la madre di tutte le riforme

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato con orgoglio all’Italia il Dl Semplificazioni, dichiarando in conferenza stampa che si tratta della "madre di tutte le riforme", di un decreto che sblocca una volta per tutte i cantieri e gli appalti. “Questa riforma è un trampolino di lancio di cui l'Italia ha bisogno per il rilancio del Paese”.

 

Bisognerà aspettare ancora qualche giorno per la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, in quanto "l'intesa è tecnica”. “Abbiamo fatto alcune modifiche, ma abbiamo bisogno di qualche giorno per la versione finale".

 

"Ieri in Consiglio dei ministri abbiamo approvato l'elenco di 130 opere strategiche Italia veloce individuate specificamente dal Mit, a queste aggiungiamo quelle per Cortina e quelle di competenza di altri ministeri, sanità, carceri, polizia", ha spiegato il premier dichiarandosi pronto ad illustrare la riforma ai partner europei nei contatti in vista del Consiglio Ue sul Recovery fund.

 

Le opere non si bloccheranno più. Nessuno spazio alla criminalità

"Diamo poteri regolatori a tutte le stazioni appaltanti. Non serve necessariamente un commissario per le procedure, ma prevediamo che in casi complessi sia possibile nominare dei commissari sulla scia di Expo e del ponte di Genova".

Le opere non si bloccheranno più, assicura Conte, perché i procedimenti amministrativi saranno con sentenza breve e le stazioni appaltanti procederanno anche in presenza di contenzioso.

 

Nessuno spazio alla criminalità. “L’Italia deve correre ma alziamo anche gli autovelox: non vogliamo offrire spazio ad appetiti criminali che alterano la concorrenza e fanno guadagni indebiti”, puntualizza il premier. “Vogliamo ancora più legalità e trasparenza: saranno facilitati i protocolli di legalità presso il ministero dell’Interno contro appetiti criminali, procedure urgenti per le certificazioni antimafia con ulteriori 82 banche dati consultate. Abbiamo rafforzato i presidi di legalità”, assicura Conte.

 

Soddisfatto Matteo Renzi che twitta: "ciò che esce dal Cdm non è interamente il 'PianoShock' come noi l'avevamo designato ma è un passo in avanti importante nella direzione indicata da Italia Viva. Adesso apriamo i cantieri e chiudiamo le polemiche. L'Italia ha bisogno di lavoro, non di assistenzialismo".

 

Non sembra concordare Matteo Salvini. "Il decreto Semplificazioni è l'ennesima bufala: dopo la cassa integrazione che non arriva, i soldi delle banche che non arrivano”. "L'unico modo per accelerare è il modello Genova”, osserva il leader della Lega.

 

Giorgia Meloni boccia il provvedimento. “Dal governo e da Conte l'ennesima conferenza stampa fiume per presentare un testo che ancora non c'è. La versione definitiva non è pronta e per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale bisogna attendere un numero indefinito di giorni. L'unica certezza è che il testo supererà le 100 pagine. La farsa continua...".

 

Quali sono queste 130 opere strategiche?

Conte ha parlato di 130 opere strategiche per il paese, che riguardano in particolar modo la rete ferroviaria e le strade, porti e aeroporti ma anche scuole, caserme ed ospedali.

 

La lunga lista prevede tra le tante cose l’avvio dell’Alta Velocità di Rete per la tratta Salerno-Reggio Calabria e dell’Alta Velocità Catania-Messina-Palermo, che andranno in gara già a partire da questa estate.

 

Ci sono poi la linea Pescara-Roma, la Venezia-Trieste e il raddoppio della Genova-Ventimiglia e della Pescara-Bari.

 

Per le strade, invece, ci sarà la realizzazione della Gronda in Liguria, il completamento del Mose e il potenziamento della 106 Jonica tra Reggio Calabria e la Puglia. Nella lista anche l’ampliamento della Salaria, della Pontina e della Ragusana. Prevista inoltre la demolizione e la ricostruzione del ponte sullo Scrivia (Autostrada A7), 9 dighe in Sardegna e la diga di Pietrarossa in Sicilia.

 

Alitalia, Ilva ed Aspi

Relativamente ai vari dossier, Conte ha dichiarato che quello “Ilva va avanti con gli obiettivi prefissati, quello Alitalia è sbloccato, camminerà sulle sue gambe", mentre "Aspi è un dossier che non siamo ancora riusciti a sbloccare”. “Il governo ha definito le sue condizioni. Aspi faccia sapere se accettano, sennò procederemo con la revoca. Le proposte di Aspi non sono accettabili: a un certo punto la procedura di revoca si dovrà concludere”, ha specificato il premier. 

 

Non ci sono novità, invece, sul Ponte di Messina: “siamo concentrati sulle opere a terra".

 

Conte preoccupato per l’economia italiana

L’economia italiana mostra segnali preoccupanti, come confermano anche le stime sul PIL 2020 italiano della Commissione europea, visto al -11,2%. "Purtroppo, si tratta di un calo significativo che avevamo previsto e tutti gli istituti accreditati avevano previsto. Ma non dobbiamo lasciarci spaventare dal calo del PIL – ha osservato Conte -. Il problema è la capacità del Paese di dare un colpo di reni e affrontare questo rilancio".

 

Riguardo alle risorse economiche, il presidente del Consiglio ha dichiarato che nei prossimi giorni andrà in Germania e in Olanda per parlare "di tutti gli strumenti" finanziari compreso il Mes, ma “non è mio interesse sollecitare i colleghi a utilizzarlo", ha puntualizzato Conte.

 

Relativamente al terzo scostamento di bilancio, invece, il premier ha precisato: "stiamo ragionando col Mef e gli altri ministri: ragionevolmente dovremo farlo prima che gli italiani vadano in vacanza agostana. Fateci riprendere, siamo andati a dormire alle 5, ma siamo già al lavoro sullo scostamento, il prossimo decreto e altre misure”.

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