Residenza e domicilio fiscale 2020: cos'è, significato e differenze

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Residenza e domicilio fiscale 2020: cos'è, significato e differenze

Residenza fiscale e domicilio fiscale 2020: cos'è, come funziona, qual è la differenza e significato?


Oggi, sono ancora moltissimi i cittadini ed i contribuenti che hanno difficoltà a capire che cos’è la residenza fiscale e da cosa si differenzia dal domicilio fiscale.

 

Per questo motivo, abbiamo voluto scrivere una piccola guida semplice e pratica per capire esattamente se ci sono delle differenze, e come fare eventualmente a cambiare la residenza fiscale o il domicilio fiscale.

 

Residenza fiscale e domicilio fiscale differenze:

La residenza fiscale ed il domicilio fiscale, apparentemente sembrano essere la stessa cosa, ma non è così. 

 

In base al nostro Codice Civile, e nello specifico l’art. 43, spiegano esattamente cos’è la residenza fiscale e cos’è il domicilio fiscale.

  • La residenza fiscale è quindi il “luogo in cui la persona ha la sua dimora abituale” mentre il domicilio fiscale è il luogo stabilito dalla persona, come sede principale dei suoi affari e interessi e come luogo per ricevere la notifica di tutti gli avvisi e comunicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Ciò è dovuto al fatto che, l’Amministrazione tributaria ha bisogno di avere un indirizzo ufficiale presso il quale rintracciare il contribuente, qualora debba inviargli delle notifiche di atti o eventuali reati fiscali da lui commessi.

  • Il domicilio fiscale, come la residenza e il domicilio, può anche essere cambiato presentando un’apposita richiesta di cambio indirizzo.

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Domicilio fiscale e residenza fiscale: significato e definizione

La residenza fiscale di un cittadino, viene riconosciuta dallo Stato italiano solo se trascorsi più di 180 giorni all’anno, il cittadino-contribuente risulta iscritto all’anagrafe della popolazione residente e se ha fissato il suo domicilio fiscale, cioè la sede dei suoi interessi personali e professionali, e la sua residenza fiscale, cioè la sua dimora abituale, in Italia.

 

Ai fini di domicilio fiscale, in questo caso in Italia, vanno inoltre considerati alcuni fattori molto importanti, quali ad esempio:

1) la disponibilità del cittadino ad aver un domicilio permanente;

 

2) la presenza o meno di tutta o in parte, la sua famiglia;

 

3) Accreditamento dei profitti anche conseguiti all’estero;

 

4) Possesso di beni immobiliari e/o mobiliari;

 

5) Attività lavorativa;

 

6) l’eventuale titolarietà di cariche sociali;

 

7) Attività lavorativa svolta direttamente o tramite intermediari sul suolo italiano.

 

Parlando sempre di domicilio fiscale, è necessario poi fare un’altra distinzione, ossia, quelle tra persone fisiche e persone giuridiche come aziende, imprese, e società residenti in Italia e all’estero, perché è sulla base di tale differenza, che cambiano le regole e le modalità per individuare il domicilio fiscale.

 

Residenza fiscale 2020: cos’è e come funziona?

Per un cittadino avere la residenza fiscale 2020 nel nostro paese, significa essere soggetto a tassazione italiana per i redditi prodotti in qualsiasi luogo, a patto, che la sua permanenza sul suolo italiano, sia per la maggior parte dell’anno, ossia, più di 183 giorni su 365.

 

Ed è anche possibile procedere alla cancellazione del proprio nominativo dall’anagrafe italiana ed iscriversi all’AIRE, Anagrafe degli italiani residenti all’estero è possibile, ma in questo caso, il cittadino trasferitosi all’estero ed iscritto all’AIRE, è considerato sempre residente in Italia. 

 

Pertanto, per risultare residente in altro paese e non essere eventualmente tassato in Italia, il cittadino deve dare prova tangibile di essere residente ora all’estero.

 

Domicilio fiscale differenza tra Persone fisiche e giuridiche

Come abbiamo detto all’inizio della nostra guida, il domicilio fiscale è il luogo presso il quale, una persona fissa la sede principale dei suoi affari e interessi personali, oltre che patrimoniali.

 

E’ presso il domicilio fiscale, che il contribuente riceve la notificazione degli atti amministrativi e giudiziali, le cartelle di pagamento, e ogni comunicazione ufficiale da parte dell’Amministrazione.

 

Solitamente, il domicilio fiscale di un singolo cittadino, per cui persona fisica, coincide quasi sempre con la residenza anagrafica, ciò è dovuto al fatto che in Italia, l’art. 58 del Dpr 600/1973 “Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi” (Tiur), prevede che le persone fisiche residenti in Italia abbiano il domicilio fiscale nel comune di residenza, mentre per quelli non residenti, il domicilio è ubicato nel comune in cui viene prodotto il reddito.

 

Diverso il discorso per le persone giuridiche come le società, le imprese, o le ditte, che hanno l’obbligo di fissare il domicilio fiscale dell’azienda nel comune in cui si trova la sede amministrativa o quella legale.

 

Nello specifico, il domicilio fiscale delle persone giuridiche viene fissato sulla base dei seguenti criteri, elencati per ordine di importanza:

  • sede legale;

  • sede amministrativa;

  • sede secondaria o stabile organizzazione;

  • comune presso cui si svolge l’attività lavorativa prevalente.

In alcuni casi particolari, alla persona fisica o giudica, viene consentito, previa apposita domanda da presentare all’amministrazione finanziaria, di cambiare il domicilio fiscale, spostandolo in un altro comune, rispetto a quello in cui vive e/o lavora o si svolge l’attività.

 

Ciò è molto importante, in quanto è in base al domicilio fiscale, che i contribuenti pagano le tasse come ad esempio l’addizionale comunale IREPF, IMU, TASI, TARI o di fruire di eventuali agevolazioni sulla prima casa o le detrazioni di imposta.

 

Modulo domanda cambio domicilio fiscale Agenzia delle Entrate:

Il cambio di domicilio fiscale, può essere effettuato presentando un’apposita richiesta all’Agenzia delle Entrate.

Ai fini di domanda, il modulo di cambio domicilio fiscale deve essere presentato per via cartacea o telematica all’ufficio delle Entrate competente, indicando il nuovo indirizzo.

Compilazione domanda cambio domicilio fiscale Agenzia delle Entrate:

  • Modalità Cartacea, da spedire tramite posta: occorre compilare l’apposito modello di domanda ed inviarlo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del contribuente. 

  • Modalità Telematica: la comunicazione cambio domicilio, può essere effettuata direttamente dal contribuente, utilizzando i servizi telematici Agenzia delle Entrate e solo se è in possesso del PIN Agenzia delle Entrate.

  • Effettuato l’accesso ai servizi, il modulo può essere trasmesso direttamente online.

  • Tempi: a prescindere dalla modalità utilizzata per comunicare il cambio di domicilio, gli effetti del suddetto cambio, saranno a parie dal 30° giorno successivo alla data di ricezione della domanda da parte dell’ufficio delle Entrate di competenza territoriale.

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