Durc 2020: cos'è come funziona a cosa serve validità, come richiederlo

Durc cos'è e come funziona, a cosa serve il Documento Unico di Regolarità Contributiva, qual è la sua validità, come richiederlo online e autocertificazione

Durc 2020: cos'è come funziona a cosa serve validità, come richiederlo

Durc 2020, Documento Unico di Regolarità Contributiva cos'è e come funziona, a cosa serve, validità e come richiederlo.


Il Documento Unico di Regolarità Contributiva deve essere richiesto nella sola modalità telematica on line collegandosi al sito ufficiale dello Sportello Unico Previdenziale dal 1° luglio la richiesta è compilabile direttamente online con il rilascio del documento in tempo reale.

 

Nell’articolo vedremo in dettaglio cos’è e come funziona il Durc 2019, le nuove modalità di richiesta e di rilascio del documento, quali imprese, aziende e società sono tenute a richiederlo, a cosa serve e cosa certifica la regolarità contributiva. 

 

Cos'è il Durc?

Che cos'è Il DURC? Il Durc, è il Documento Unico di Regolarità Contributiva, ossia, un certificato che serve alle imprese, aziende e società per partecipare alle gare di appalto e subappalto di lavori pubblici, per la stipula dei contratti, stati di avanzamento lavori e liquidazioni finali e per i lavori privati soggetti al rilascio della concessione edilizia o alla DIA, per le attestazioni SOA. 

 

In altre parole, il Durc non è altro che un certificato che attesta che quella specifica impresa è in regola nei pagamenti, ha assolto tutti gli adempimenti a fini previdenziali, assistenziali e assicurativi, e in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di Inps, Inail e Casse Edili.

 

Autocertificazione Durc: quando è ammessa?

Le novità Durc riguardano non solo la modalità di richiesta del documento che diventa esclusivamente per via telematica con il suo rilascio tramite Posta Certificata PEC e la sua acquisizione d’ufficio da parte della P.A. che deve avvenire in tempi rapidi nel caso di lavori pubblici ma anche un’altra novità introdotta sempre dalla Legge di Stabilità 2012, in merito all’abolizione di presentare il modello Autocertificazione DURC 2018 dell’impresa interessata. 

 

Nella Nota n. 619 del 16/01/2012, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto ha chiarire la nuova normativa in tema di semplificazione amministrativa che ha modificato l’art. 44-bis del D.P.R. 28/12/2000, n. 445 che disciplina il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), ovvero:

 

La richiesta del Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC) è ammessa anche da parte dei privati per l’utilizzo nei rapporti tra privati e non può essere oggetto di autocertificazione, con conseguente non valore delle certificazioni rilasciate da casse edili non abilitate (MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI - Circolare 01 giugno 2012, n. 12). In base a ciò, il Ministero ha Escluso la possibilità di presentare il DURC mediante Autocertificazione, fatta eccezione, secondo quanto previsto dal comma 14-bis, dell’art. 4, del D.L. 70/2011, che consente l’autocertificazione del DURC solo per i contratti di forniture e servizi entro €20.000.

 

DURC 2020: a cosa serve?

A cosa serve il DURC 2020? Il Durc è il documento che serve a certificare la regolarità nei pagamenti e l’assolvimento di tutti gli adempimenti a fini INPS, Inail e Cassa Edile dell’impresa che richiede il rilascio del documento per poter avere rapporti lavorativi con la Pubblica Amministrazione. Il Durc pertanto, va richiesto dalle imprese e dalle società che devono proporsi alla P.A. per:

  • Tutti i Contratti Pubblici: appalti e subappalti di lavori, servizi e forniture stipulati da una Pubblica Amministrazione. 

All’interno dei contratti pubblici, il DURC deve essere richiesto:

A) dall’Appaltatore per:

  • Verificare la dichiarazione sostitutiva relativa al requisito di cui all’articolo 38, comma 1, lettera i), del Codice,

  • Aggiudicarsi il contratto ai sensi dell’articolo 11, comma 8, del Codice;

  • Stipulare il contratto.

 

B) dall’Imprese esecutrici, appaltatore e subappaltatori per:

  • Rilasciare l’autorizzazione al subappalto e al cottimo ed il successivo deposito del contratto presso la stazione appaltante;

  • Pagare lo stato di avanzamento lavori (SAL) o delle prestazioni relative a servizi e forniture (fatture);

  • Certificare il collaudo, la regolare esecuzione, la verifica della conformità, l’attestazione di regolare esecuzione;

  • Pagare il saldo finale;

  • Rilasciare le concessioni per la realizzazione di opere pubbliche e gli affidamenti con procedura negoziata;

  • Gestire i servizi e le attività pubbliche in convenzione o concessione;

  • Lavori privati in edilizia: per i quali serve il rilascio del permesso a costruire o la denuncia inizio attività;

  • Fruire di specifici benefici normativi e contributivi concessi da Enti/P.A. diversi da Inps e Inail;

  • Rilascio dell’attestazione SOA;

  • Iscrizione all’Albo dei fornitori;

  • Fruire di Finanziamenti e sovvenzioni per la realizzazione di investimenti previsti dalla normativa comunitaria o da normative specifiche;

  • Valutazione dei lavori pubblici per i quali il committente non è tenuto all’applicazione del Codice e del Regolamento (lavori pubblici seguiti in proprio e non su committenza e opere pubbliche di edilizia abitativa); 

  • Attestazione di qualificazione dei contraenti generale.

 

Durc 2020: quando e per chi è obbligatorio?

Il possesso del DURC per i contratti pubblici è obbligatorio per ogni "operatore economico", ossia, per ogni imprenditore, azienda, SOA, Amministrazioni aggiudicatrici, fornitori o prestatori di servizi, per cui sia persone fisiche che giuridiche, aventi in un rapporto di natura contrattuale con la Pubblica Amministrazione. 

Nello specifico:

  • Durc e i lavoratori autonomi: L’articolo 1 Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 24.10.2007, la Circolare INAIL n. 22/2011 e la Circolare INPS n. 99/2011 affermano l’obbligo dell’acquisizione del DURC da parte dei lavoratori autonomi che:

    • con Dipendenti

    • svolgono attività che non necessitano dell’iscrizione ad appositi albi professionali

    • svolgono attività soggette al versamento contributivo all’INPS e all’INAIL

  • DURC e i liberi professionisti: I Liberi Professionisti sono obbligati a richiedere il DURC. Nel caso di lavoratori autonomi liberi professionisti iscritti alle rispettive casse previdenziali volontarie, e quindi non soggetti alla gestione INPS e INAIL, il Durc non può essere richiesto tramite lo Sportello Unico Previdenziale, ma possono richiedere un certificato equivalente di regolarità contributiva, alle rispettive casse previdenziali di appartenenza dei professionisti. Tale certificazione, è infatti obbligatoria per la stipula del contratto, per i pagamenti dei compensi previsti a favore del professionista.

  • DURC e Collaboratori Coordinati e Continuativi: Nel caso di collaboratori coordinati e continuativi, il Durc non va richiesto perché le  ritenute previdenziali ed assistenziali sul reddito, sono versate direttamente dai datori di lavoro alla Gestione separata INPS anche per la parte spettante al collaboratore.

  • DURC e Lavoratori occasionali: Il DURC non è obbligatoria e non deve essere richiesto per i lavoratori autonomi occasionali con reddito annuo superiore ad euro 5.000 poiché le ritenute previdenziali ed assistenziali sono versate direttamente dai committenti alla Gestione separata INPS anche per la parte a carico del lavoratore.

 

Durc 2020 come richiederlo?

La richiesta di rilascio DURC online a partire dal 1° luglio 2015 deve essere compilata direttamente online ed il rilascio del certificato è in tempo reale. Per compilare la domanda DURC collegarsi ai siti web dei seguenti enti:

  • Sportello Unico Previdenziale: Per approfondire le modalità e le procedure di rilascio DURC per via telematica, gli utenti sono invitati a leggere le Informazioni sul primo accesso e modalità di registrazione" per verificare le nuove modalità di accesso al servizio.

  • INPS: solo per aziende e intermediari in possesso di utenza rilasciata da Inps per i propri servizi on line;

  • INAIL: solo per aziende e intermediari in possesso di utenza rilasciata da Inail per i propri servizi on line.

La domanda Durc On-Line, che serve ad attestare la regolarità contributiva INPS e INAIL per le imprese del settore industria, artigianato, edilizia deve essere presentata per via telematica indicando il codice fiscale del soggetto richiedente e l'indirizzo PEC presso il quale ricevere le informazioni relative alla richiesta. Se il soggetto risulta regolare, viene rilasciato il DURC online in formato pdf con validità di 120 giorni dalla data della richiesta.

 

Se l'interrogazione è invece negativa, il richiedente impresa, autonomo, ecc riceve via PEC le motivazioni del mancato rilascio, se le cause di irregolarità contributiva vengono risolte entro 15 giorni dalla data di notifica dell'invito, il Durc viene rilasciato entro 2 giorni.

 

In quanto tempo avviene il rilascio del documento?

Fino al 30 giugno 2015: Il DURC viene rilasciato dallo Sportello Unico Previdenziale il 31° giorno dal rilascio del CIP, ossia, dalla data in cui è stata effettuata la procedura di invio telematico della domanda, a seguito della quale vi è stata la verifica formale delle informazioni fornite dal richiedente, con l’assegnazione del relativo codice identificativo pratica e del numero di protocollo della richiesta, ovvero, la ricevuta di inoltro della richiesta DURC.

 

Durante tutto il periodo in cui la domanda DURC è istruita, l’INAIL può richiedere al richiedente sia ulteriori chiarimenti che una documentazione integrativa che deve trasmettere entro 15 giorni. In questo lasso di tempo, la domanda DURC viene sospesa fino alla verifica dei nuovi documenti. Gli eventuali omessi pagamenti contributivi, possono infatti essere sanati. Se la pratica viene sospesa per ulteriori verifiche, il DURC viene emesso al 46° giorno dal rilascio del CIP. 

 

Dal 1° luglio 2015: La richiesta DURC è online e il rilascio immediato con validità di 120 giorni dall'interrogazione.

 

Da chi viene e come viene rilasciato il Durc?

Il DURC 2020 viene rilasciato a seguito della domanda istruita telematicamente allo Sportello Unico Previdenziale o tramite INAIL e INPS se in possesso delle credenziali:

  • Per le aziende che in fase di richiesta hanno dichiarato di applicare il CCNL edile e che occupano operai: dalla Cassa Edile competente per territorio.

  • Per le aziende che in fase di richiesta hanno dichiarato di applicare il CCNL edile e che occupano solo personale impiegato e tecnico: dalla Commissione nazionale paritetica delle Casse edili (CNCE).

  • Per tutti gli altri casi: dalla Sede Inps o Inail competente. 

Il DURC è rilasciato dalle sedi competenti mediante invio del documento tramite posta raccomandata all’indirizzo del richiedente mentre per i certificati emessi dalle Casse Edili, è possibile richiedere l’invio tramite posta elettronica certificata (PEC). Nel caso in cui, il richiedente è diverso dall’impresa, viene spedita una copia DURC anche all’impresa. 

 

DURC 2020 validità e durata:

Il DURC ha una validità di120 giorni calcolati a partire dalla data di rilascio, per i lavori privati in edilizia. Nello specifico, si ha una validità trimestrale del DURC quando viene rilasciato per:

  • verifica della dichiarazione sostitutiva;

  • aggiudicazione;

  • stipula del contratto;

  • pagamenti di avanzamento lavori (SAL) e delle prestazioni relative a servizi e forniture (fatture);

  • acquisizione in economia di soli beni e servizi con il sistema dell’affidamento diretto;

  • attestazione SOA;

  • iscrizione all’albo fornitori.

Il DURC ha invece una validità mensile (1 mese) se viene rilasciato per fruire dei benefici normativi e contributivi, concessi da Enti/P.A. diversi da Inps e Inail e fruire delle agevolazioni, dei finanziamenti e delle sovvenzioni pubbliche.

 

DURC Negativo: cosa significa?

Un’impresa, un imprenditore o un fornitore con DURC negativo, sta a significare che ha in essere una posizione non regolare dal punto di vista dei pagamenti contributivi nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile che oltre ad attivare le procedure di recupero del credito non danno il via libera all’impresa a partecipare partecipare alle gare d’appalto dei lavori pubblici, a stipulare contratti di appalto o subappalto, a ricevere i pagamenti di avanzamento lavori e liquidazioni finali.

 

Un Durc negativo, per i lavoratori privati invece comporta la sospensione del titolo abilitativo relativo alla concessione edilizia o alle DIA e quindi dell’attestazione da parte delle SOA.

 

Dal 1° luglio 2015 in caso di posizione irregolare del richiedete, il sistema invia entro le successive 72 ore le cause dell’irregolarità che risultano dagli archivi. Tali irregolarità poi, possono essere sanate dall'utente ed ottenere il certificato.

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