Fondo perduto

Contributo Fondo perduto commercianti negozi: come funziona, Dl agosto

Contributi a fondo perduto per commercianti e negozi dei centri storici nel decreto Agosto: cos'è e come funziona, a chi spetta, requisiti e importi

Contributo Fondo perduto commercianti negozi: come funziona, Dl agosto

Il settore del turismo è uno dei più colpiti dall’emergenza coronavirus. Una crisi che interessa non solo gli operatori, ma anche i negozi e le attività commerciali che operano nei centri storici delle città, maggiormente interessate dalle presenze turistiche.


Nel decreto Agosto, approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sono stati quindi previsti contributi a fondo perduto destinati agli esercenti secondo determinati requisiti. Un fondo da 400 milioni di euro.

Fondo perduto Dl Agosto: cos’è e come funziona

Secondo gli ultimi dati dell'Agenzia Nazionale italiana del Turismo, risalenti al 31 luglio 2020, l’impatto negativo sugli arrivi con pernottamenti internazionali nel 2020 sono in calo del -55%, pari a 35 milioni di visitatori, e 119 milioni di pernottamenti.

 

Mentre si stima che i visitatori domestici caleranno del 31%, pari a 16 milioni, con pernottamenti inferiori di 46 milioni rispetto al 2019.

 

Mentre nelle prime due settimane del mese di luglio c’è stata una timida ripresa, soprattutto nelle località di mare e di montagna, la situazione nelle città d’arte rimane drammatica: a pesare è anche l’assenza di turisti stranieri, in modo particolare dagli Stati Uniti, che risulta essere il paese maggiormente colpito dal Covid-19.

 

I contributi a fondo perduto sono stati quindi stanziati per tutti i commercianti dei centri storici messi in ginocchio dal crollo degli arrivi turistici nel nostro paese.

 

In particolare, sono state individuate 29 città, secondo le ultime rilevazioni sulla presenza di turisti stranieri in base ai cittadini residenti. 

Fondo perduto Decreto agosto: come funziona?

Per poter accedere ai contributi a fondo perduto messi a disposizione dal decreto Agosto è necessario rispettare determinati requisiti, stabiliti secondo precisi criteri.

 

Possono richiederli le attività economiche e commerciali, aperte al pubblico, situate nei centri storici dei 29 comuni individuati: ossia capoluoghi di provincia con presenza di turisti stranieri almeno tre volte superiore al numero dei residenti e città metropolitane, sempre con presenza superiore ai residenti di turisti stranieri.

Contributo a fondo perduto, a chi spetta?
I negozi e le attività in possesso di questi requisiti dovranno dimostrare di aver subìto un calo del 50% del fatturato a giugno 2020 rispetto allo stesso mese del 2019.

Contributi a fondo perduto, le città interessate
I capoluoghi di provincia e le città metropolitane interessate dal contributo a fondo perduto per gli esercenti sono le seguenti, con accanto il rapporto tra residenti e turisti stranieri:

  • Venezia (42,6);

  • Verbania (26);

  • Firenze (21,5);

  • Rimini (15,3);

  • Siena (11,6);

  • Pisa (9,9);

  • Roma (7,6);

  • Como (7,2);

  • Verona (6,4);

  • Milano (5,8);

  • Urbino (5,7);

  • Bologna (4,2);

  • La Spezia (4,2);

  • Ravenna (4,2);

  • Bolzano (4,1);

  • Bergamo (3,8);

  • Lucca (3,7);

  • Matera (3,4);

  • Padova (3,3);

  • Agrigento (3,3);

  • Siracusa (3);

  • Ragusa (3);

  • Napoli (2,2);

  • Cagliari (1,8);

  • Catania (1,7);

  • Genova (1,6);

  • Palermo (1,3);

  • Torino (1,3);

  • Bari (1,3).

 

Contributi a fondo perduto, quanto spetta? 

Secondo quanto previsto dal decreto Agosto, il contributo minimo è di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 per i soggetti diversi.

 

L’indennizzo andrà a coprire una parte della differenza di fatturato:

  • il 20% della differenza per chi nel 2019 aveva ricavi fino 400 mila euro;

  • il 15% per ricavi tra 400 mila e un milione di euro;

  • il 10% per ricavi superiori al milione di euro.

Il riconoscimento del bonus, nonché il calcolo dell’importo, è di competenza dell’Agenzia delle Entrate.

Decreto agosto, le altre misure per turismo, ristorazione e cultura

Il decreto Agosto ha aumentato i fondi non solo per il settore turistico, ma anche per la ristorazione e la cultura, ugualmente colpiti dalla crisi provocata dall’emergenza epidemiologica.


Previsto anche un bonus ristoratori per tutti quegli esercizi che abbiano subito una perdita di fatturato da marzo a giugno 2020 di almeno il 25% rispetto allo stesso periodo del 2019.

 

Potranno ottenere un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti di filiere agricole, alimentari e vitivinicole da materia prima italiana. Il contributo minimo è di 2.500 euro.


Prorogata anche la Tosap, ossia la tassa sull’occupazione del suolo pubblico.


Tra ulteriori misure previste per il turismo e la cultura, rientrano: il credito d’imposta del 60% del canone di locazione o leasing o concessione; l’esonero dal pagamento della seconda rata dell’IMU 2020 per alcune categorie di immobili e di strutture turistico-ricettive, compresi gli immobili per le fiere, i cinema e i teatri (questi ultimi saranno esonerati anche per il 2021 e il 2022); l’incremento di 265 milioni di euro per il 2020 il fondo per supportare agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche.


Aumentato fino a 231 milioni di euro il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali e sale a 335 milioni il Fondo emergenze cinema, spettacolo e audiovisivo; 90 milioni di euro complessivi sono stati stanziati per i musei statali.

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