Fondo perduto imprese e PMI: da oggi pomeriggio al via le domande

Contributo a fondo perduto imprese e PMI domanda online Agenzia delle Entrate, come funziona soggetti esclusi, come si calcola, novità Decreto Rilancio 2020

Fondo perduto imprese e PMI: da oggi pomeriggio al via le domande

Contributo a fondo perduto nel Decreto Rilancio 2020: i contributi a fondo perduto sono stati previsti nel Decreto Rilancio e rappresentano una forma di sostegno per le PMI, i lavoratori autonomi, i titolari di partita IVA e di reddito agrario, con un fatturato fino a 5 milioni di euro, che abbiano subìto una perdita di ricavi ad aprile 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.


Per richiedere i contributi a fondo perduto occorre presentare la domanda per via telematica dal 15 giugno al 24 agosto seguendo le istruzioni fornite dall'Agenzia delle Entrate con il provvedimento del 10 giugno 2020. 

 

I contributi" a fondo perduto per le Pmi danneggiate dala pandemia, "verranno erogati dall'Agenzia delle Entrate entro una decina di giorni direttamente sul conto corrente dei richiedenti che rientrano nei parametri fissati dal legislatore" ad assicurarlo il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini spiegando che "non ci sarà alcun click day perché le domande potranno essere presentate entro 60 giorni a partire dal 15 giugno".


Dal "primo pomeriggio di lunedì" quindi "commercianti, artigiani e piccoli imprenditori con ricavi e compensi fino a 5 milioni di euro - che hanno subito un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese dell'anno precedente di almeno un terzo - potranno richiedere i contributi a fondo perduto introdotti dal decreto rilancio".

 

Contributo a fondo perduto imprese e PMI, i requisiti:

Chi può richiedere il contributo a fondo perduto: secondo quanto riportato nel testo del decreto, il contributo a fondo perduto è a favore dei "soggetti esercenti attività d’impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA, di cui al testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917." 

 

Per avere accesso al contributo è necessario rispettare alcuni requisiti. Ossia:

  • un tetto di fatturato pari a 5 milioni di euro;

  • che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi di quelli del mese di aprile 2019. Quindi che la perdita di fatturato sia pari ad almeno un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al fine di determinare correttamente gli importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi;

  • in assenza di questi requisiti, spetta comunque a quei soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 (startup o nuove partite IVA, indipendentemente dall'andamento del fatturato) o che hanno sede fiscale o domicilio fiscale nei territori della prima “zona rossa”.

 

 

Contributi a Fondo perduto 2020: chi è escluso? 

Chi non può richiedere i contributi a fondo perduto: il contibuto a fondo perduto non può essere richiesto dai seguenti soggetti:

  • chi ha cessato l’attività alla data del 31 marzo 2020;

  • gli enti pubblici e gli intermediari finanziari;

  • chi percepisce le indennità previste dagli articoli 27, 38 o 44 del Decreto "Cura Italia", dl 18/2020 del 17 marzo 2020. Ossia: le Partite IVA (sia iscritti agli ordini che altri professionisti), i collaboratori parasubordinati, i lavoratori dello spettacolo e altre categorie di aventi diritto al bonus 600 euro previsti dal fondo di ultima istanza (venditori a domicilio, autonomi senza partita IVA).

 

 

Contributo a fondo perduto Decreto Rilancio: a quanto ammonta?

Le somme previste per il fondo perduto 2020: L’ammontare del contributo a fondo perduto viene stabilito applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato del mese di aprile 2019. Le percentuali previste sono:

  • a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;

  • b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi indicati superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto;

  • c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto.


In ogni caso il contributo a fondo perduto non può essere inferiore a 1000 euro per le persone fisiche e a 2000 euro per le imprese.


Il contributo non concorre alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi, ossia è esentasse.

 

Contributo a fondo perduto domanda online agenzia entrate:

Per ottenere il contributo, gli interessati in possesso dei requisiti devono presentare l'istanza su un apposito modulo.

 

La domanda contributo a fondo perduto va presentata quindi all'Agenzia delle Entrate per via telematica, anche tramite un intermediario. In pratica attraverso le seguenti modalità che saranno meglio specificate nell'imminente provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, si potrà fare domanda online:

  • Applicazione desktop: da parte di un intermediario, delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate o ai servizi per la fatturazione elettronica oppure appositamente delegato con autodichiarazione nel presente modello;

  • servizio web, disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, per gli utenti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia, o da parte di un intermediario, delegato al servizio del cassetto fiscale dell’Agenzia delle entrate o ai servizi per la fatturazione elettronica.

 

Per presentare la domanda si avranno  60 giorni di tempo da quando verrà avviata la procedura telematica.

 

Dopo aver inoltrato la domanda, l’Agenzia delle entrate procederà ad effettuare i controlli ed entro alcuni giorni, si pensa entro una settimana, notifica al beneficiario l'accoglimento dell'istanza e procede all’accredito dei soldi sull'Iban fornito nel modulo di richiesta.

 

La somma riconosciuta sarà versata direttamente sul conto corrente bancario o postale del beneficiario, basandosi sui dati presenti nella domanda.

 

Se dovesse successivamente rilevata un'irregolarità, tra cui anche il mancato superamento della verifica antimafia, l’Agenzia recupererà le somme non dovute applicando le sanzioni previste.

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