Intesa Sanpaolo resiliente al Covid. Utile in crescita nel trimestre

La banca milanese ha archiviato il 1° trimestre dell’anno con un utile netto pari a 1.151 milioni di euro, in crescita del 9,6% rispetto allo scorso anno

Intesa Sanpaolo resiliente al Covid. Utile in crescita nel trimestre

Intesa Sanpaolo ha finalmente alzato il velo sui conti trimestrali, tanto attesi dai mercati visto che la banca milanese fa da apripista all’intero settore bancario. Resta sotto i riflettori l’operazione con UBI e la possibilità della distribuzione di un dividendo.

 

Intesa Sanpaolo ha un modello di business resiliente

Conti in deciso rialzo per Intesa Sanpaolo nei primi tre mesi dell’anno, caratterizzati dallo scoppio della pandemia da Coronavirus. I dati, spiega la banca in una nota, mostrano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da COVID-19.

 

Per tale emergenza, il Gruppo ha deciso di accantonare in ottica prospettica circa 300 milioni di euro ai fondi rischi e oneri, che assieme alla plusvalenza Nexi nel corso dell’anno (plusvalenza netta di circa 900 milioni di euro) costituiscono un ampio buffer di circa 1,5 miliardi per l'intero esercizio.

 

Intesa è stata di gran supporto all’economia reale, erogando nel 1° trimestre circa 17 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, con circa 14 miliardi in Italia, di cui circa 11 miliardi a famiglie e piccole e medie imprese.

 

Intesa Sanpaolo, l’utile sale del 9,6% rispetto al 1° trimestre 2019

La banca milanese ha archiviato il 1° trimestre dell’anno con un utile netto pari a 1.151 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto agli 872 milioni degli ultimi tre mesi del 2019 e del 9,6% rispetto ai 1.050 milioni del primo trimestre 2019.

 

Escludendo l’accantonamento di circa 300 milioni ante imposte per COVID-19 l’utile risulterebbe ancora più ampio, pari a circa 1.360 milioni di euro.

 

Migliora la qualità del credito

Buone notizie sul fronte della qualità del credito, con miglioramenti dovuti soprattutto all’efficacia della gestione proattiva del credito senza oneri straordinari per gli azionisti.

 

Da segnalare a tal proposito la riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 1,3 miliardi di euro nel primo trimestre 2020. Raggiunto l’88% dell’obiettivo di riduzione previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021.

 

Buona la patrimonializzazione

I coefficienti patrimoniali di Intesa Sanpaolo si confermano solidi, su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 marzo 2020, il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime è risultato pari al 14,5%, livello top tra le maggiori banche europee.

 

Il Common Equity Tier 1 ratio si è attestato al 14,2%, rispetto a un requisito SREP da rispettare nel 2020 pari all’8,65% (13,9% a fine 2019).

 

Previsioni per il 2020 e 2021

Grazie alla solidità mostrata, la banca stima che l’utile netto possa risultare non inferiore a circa 3 miliardi di euro nel 2020 e non inferiore a circa 3,5 miliardi nel 2021, assumendo un costo del rischio potenzialmente fino a circa 90 centesimi di punto per il 2020 e fino a circa 70 centesimi di punto per il 2021.

 

Intesa Sanpaolo conferma la politica dei dividendi

Confermata la politica dei dividendi della banca indicata nel Piano di Impresa 2018-2021.

 

In attesa dello sblocco della BCE alla distribuzione dei pagamenti, deciso per incoraggiare gli istituti di credito a dare la priorità ai prestiti per sostenere l’economia reale, viene ribadita la volontà di distribuire un dividendo.

 

Si parla di un ammontare di dividendi cash corrispondente a un payout ratio pari al 75% del risultato netto per l’esercizio 2020 e al 70% per l’esercizio 2021.

 

Capitolo Intesa Sanpaolo-UBI

Proseguono le trattative di fusione con UBI Banca, che “nell'attuale contesto generato dal coronavirus, acquisisce maggiore valenza strategica e per Ubi Banca una prospettiva ancor più rilevante: elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora ulteriore valore”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Intesa, Carlo Messina, in occasione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio 2019.

 

Lo scorso 17 febbraio Intesa Sanpaolo ha lanciato un’offerta pubblica di scambio volontaria per l’acquisto della totalità delle azioni ordinarie di Ubi Banca, per dar vita ad un colosso da 6 miliardi di euro di utili entro il 2022.

 

La trimestrale di Intesa Sanpaolo viene apprezzata dagli investiori. Il titolo a Piazza Affari sta guadagnando il 2,62%

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