Lo status

Stato di disoccupazione: cos'è come funziona regole ANPAL online

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Stato di disoccupazione: cos'è come funziona regole ANPAL online

Lo stato di disoccupazione è il riconoscimento di un apposito status che serve, a chi non svolge un'attività lavorativa o è un lavoratore con un reddito da lavoro dipendente o autonomo con imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R.n. 917/1986, ad ottonere l'accesso alle varie forme di sostegno al reddito come ad esempio la NASpI, DIS-COLL, reddito di cittadinanza, reddito di inclusione ecc.

 

Il riconoscimento dello stato di disoccupazione è previa apposita domanda online da farsi sul sito ANPAL e dietro rilascio della cd. DID, Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, senza la quale non è possibile entrare nella rete di assistenza e orientamento al lavoro per agevolare il reinserimento del lavoratore disoccupato nel mercato del lavoro e allo stesso tempo riconoscergli uno status tutelato dallo Stato con agevolazioni e prestazioni di sostegno al reddito qualora in possesso di precisi requisiti.

 

Con la circolare n. 1 del del 23 luglio 2019 l’ANPAL, ha recepito le novità introdotte dal decreto 4/2019, il famoso decretone Reddito di Cittadinanza e Quota 100, ed ha quindi provveduto ad illustrare le nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione 2020.

 

Alla luce di queste importanti novità andiamo quindi a vedere lo Stato di disoccupazione online 2020 cos'è come funziona, come fare domanda ANPAL e a chi rivolgersi.

 

Cos'è lo Stato di disoccupazione?

Cos'è lo Stato di disoccupazione? Lo stato di disoccupazione è uno status che il cittadino assume, previa domanda e soddisfacimento di determinati requisiti, dopo un licenziamento individuale, collettivo, per dimissioni volontarie, se è inoccupato o in cerca di prima occupazione, e secondo le ultimissime novità, se ha un reddito da lavoro autonomo o dipendente al di sotto di una determinata soglia di reddito, prevista dalla legge.

 

Il riconoscimento dello stato di disoccupazione, si fa mediante un'apposita domanda online sul sito ANAPAL, accedendo a MyANPAL, l’area riservata di accesso ai servizi ANPAL, oppure rivolgendoti al Centro per l’impiego presso cui è stata effettuata l'iscrizione come disoccupato/a o ad un altro soggetto abilitato ad erogare servizi di politica attiva del lavoro.

 

La sottoscrizione della DID serve, oltre che per attestare lo stato di disoccupazione, anche per fruire dei servizi che il Centro per l’impiego mette a disposizione per aiutare le persone nella ricerca di un nuovo posto di lavoro.

 

In particolare, si fa presente che lo stato di disoccupazione inizia dal giorno in cui viene rilasciata la DID e dura fino al giorno in cui lo status decade per una delle cause previste dalla legge o viene sospeso.

 

Ricordiamo, inoltre, che il modulo DID può essere sottoscritto: 

  • Presso il Centro per l'Impiego;

  • tramite intermediario abilitato.

  • Chi beneficia di una prestazione di sostegno al reddito invece non deve inserire la DID sul portale Anpal, perché la presentazione all'Inps di una domanda di Naspi, di Dis-coll, o di indennità di mobilità equivale ad aver reso la DID.

 

Stato di disoccupazione 2020: come funziona e a cosa serve?

Stato di disoccupazione 2020 come funziona e a cosa serve: Il lavoratore licenziato o dimesso, inoccupato, in possesso de requisiti previsti dalla legge, acquisendo lo status di disoccupato , può fruire di particolari vantaggi e benefici derivanti dal riconoscimento dello stato di disoccupazione.

 

Al momento del rilascio da parte del lavoratore della DID, riceve il Certificato di disoccupazione, dove si attesta lo stato di disoccupazione, che serve per ottenere:

  • Agevolazioni aziende che assumono disoccupati e giovani inoccupati;

  • Possibilità di candidarsi anche online alle offerte di lavoro promosse dal Centro per l'impiego.

  • Partecipare alle selezioni Pubblica Amministrazione ove sia richiesto il solo requisito di assolvimento della scuola dell'obbligo. Tale possibilità, è prevista dolo per i cittadini italiani e comunitari iscritti presso il CPI che ha emesso il bando, in possesso del titolo di studio richiesto ed eventualmente di una qualifica, che abbiano assolto all’obbligo di istruzione. I cittadini extracomunitari non possono partecipare alle selezioni, salvo i casi in cui il permesso di soggiorno sia stato rilasciato come rifugiato politico o per protezione sussidiaria;

  • Candidarsi alle offerte di lavoro riservate alle categorie protette: disabili con capacità lavorativa ridotta al 45%, persone invalide del lavoro con invalidità superiore al 33%, orfani e coniugi di lavoratori deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio, profughi italiani rimpatriati, vittime del terrorismo, orfani e figli di grandi invalidi.

Ricordiamo che per effetto della Legge di Bilancio e del decreto 4/2019 è in vigore il RdC reddito di cittadinanza, per cui lo stato di disoccupazione è uno dei requisiti per richiedere il reddito di cittadinanza.

 

Stato di disoccupazione 2020 nuovi requisiti ANPAL: nuove regole

A partire dal 24 settembre 2015, i requisiti per ottenere il riconoscimento dello status di disoccupato, sono cambiati e di molto.

A seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. 150/2015, è stata data una nuova definizione di stato di disoccupazione.

Una persona si trova in stato di disoccupazione se è priva di lavoro ed è immediatamente disponibile a cercare e a svolgere un lavoro, secondo modalità definite con i servizi per l’impiego.

In altre parole, dal suddetto termine i requisiti status di disoccupazione sono 2:

  • Essere privi di lavoro: in base a quanto previsto dal'art.19 del Dlgs.150/15, sono state abrogate le disposizioni del dlgs.181/00 che consentvano l'accesso allo status, anche a coloro che svolgevano un'attività lavorativa entro determinati limiti di reddito, 8.000 euro per il lavoro dipendente e 4.800 per il lavoro autonomo. Tale limite, è stato abolito dal 24 settembre 2015, pertanto, la condizione necessaria per ottenere lo status di disoccupazone, è essere privi di qualsiasi lavoro, fatta eccezione del lavoro accessorio per esplicita previsione normativa (art. 49, c. 4 D.lgs. n. 81/2015) e lo svolgimento di altre esperienze lavorative, che non costituiscono rapporto di lavoro, quale ad esempio i tirocini, servizio civile, borse di studio, ecc. Va ricordato, noltre, che in base alle Note del Ministero del Lavoro n. 2866/2016 e n. 3374/2016, che è possibile considerare privi di impiego anche le persone in possesso di partita I.V.A. non movimentata negli ultimi 12 mesi, precedenti alla presentazione della dichiarazione di disponibilità.

 

Stato di disoccupazione nuove regole 2020: cosa cambia?

Con l'entrata in vigore del decreto legge 4/2019 sono state introdotte nuove regole per la gestione dello status di disoccupazione oltre al fatto che è stato reintrodotto anche l'istituto della conservazione dello stato di disoccupazione.

 

Tali novità, in vigore dal 30 marzo 2019, sono state ora illustrate dall'ANPAL con circolare n.1/2019: ecco le novità

  • in base a quanto previsto dall'articolo 4, comma 15-quater del d.l.n. 4/2019, si considerano in stato di disoccupazione anche i lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.

  • In base all'’articolo 19 del d.lgs. n. 150/2015, sono considerati disoccupati coloro che sono privi di impiego e che dichiarano, in forma telematica, al Sistema Informativo Unitario delle politiche del lavoro (SIU), la propria immediata disponibilità (DID) allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il Servizio competente.

In base a tali novità, l'ANPAL illustra quindi i nuovi requisiti stato di disoccupazione 2020 per i soggetti che rilasciano la DID e che alternativamente soddisfano uno dei seguenti requisiti:

  • non svolgono attività lavorativa sia di tipo subordinato che autonomo;

  • sono lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R.n. 917/1986. In merito al limite di reddito lavoro dipendente o autonomo, questo è rispettivamente di 8.145 euro annui e di 4.800 euro annui.

Le persone che hanno i requisiti indicati sono in stato di disoccupazione e/o possono iscriversi e/o rimanere iscritti al collocamento ordinario e mirato e conservare lo status.

 

Stato di disoccupazione: quali documenti servono?

Quali documenti servono per lo status di disoccupazone?

  • documento di riconoscimento;

  • codice fiscale;

  • elenco dei titoli posseduti in carta semplice o mediante modulo autocertificazione titoli di studio o professionali;

  • I cittadini extracomunitari, invece, devono presentare anche la copia del permesso di soggiorno CE o il cedolino di rinnovo del permesso di soggiorno mentre i minorenni devono essere accompagnati da un genitore o da chi ne esercita la potestà familiare;

  • Modulo DID, Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro che può rendere anche presentando la domanda di disoccupazione all'Inps.

 

Come si richiede lo status di disoccupazione?

Per acquisire formalmente lo stato di disoccupazione, la persona interessata deve rilasciare la DID online, Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro per via telematica.

 

Come si richiede lo status di disoccupazione? 

Sul sito ANAPAL, accedendo a MyANPAL, l’area riservata di accesso ai servizi ANPAL, oppure rivolgendosi al Centro per l’impiego presso cui è stata effettuata l'iscrizione come disoccupato/a o ad un altro soggetto abilitato ad erogare servizi di politica attiva del lavoro.

 

Al centro per l'impiego, basta compilare una scheda anagrafico/professionale contenente i dati personali del richiedente, titolo di studio, esperienze lavorative anche non documentabili, attitudini e competenze professionali acquisite, disponibilità ad effettuare turni, orari, flessibilità in termini di spostamenti ossia di effettuare trasferte e mobilità.

 

Compilato e consegnato il modulo all'addetto del Centro per l'impiego, i dati vengono inserite nel data base e al nuovo iscritto vengono consegnate la copia della scheda e User ID e Password per accedere ai servizi online del centro per l'impiego. Con l'iscrizione del disoccupato o inoccupato presso il Centro per l'impiego, viene quindi riconosciuto lo stato di disoccupazione utile ai fini di particolari benefici come esenzioni, prestazioni di sostegno al reddito, formazione gratuita, possibilità di partecipare ai bandi pubblici ecc.

 

Al momento dell'iscrizione, per tutti coloro che dichiarano lo stato di disoccupazione è obbligatoria la sottoscrizione della DID, Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro ed il patto di servizio personalizzato che vincolano per legge l'iscritto a svolgere le misure di politica attiva come corsi di formazione, tirocini, colloqui di lavoro previste dal Centro per l'impiego ai fini di reinserimento della persona disoccupata o inoccupata sul mercato del lavoro. 

 

In caso di reddito di cittadinanza va stipulato invece il patto per il lavoro RdC.

 

Per chi presenta domanda di disoccupazione INPS, la DID viene compilata al momento dell'invio telematico della domanda da parte degli uffici, per informazioni chiamare il numero verde INPS, dopodiché, entro 15 giorni, il lavoratore disoccupato deve presentarsi al Centro per l'Impiego per formalizzare l'iscrizione, firmando il PSP.

 

Dichiarazione immediata disponibilità: cos'è la Did?

La DID 2020 è la dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro che il disoccupato, l'inoccupato o il lavoratore con reddito sotto soglia, deve obbligatoriamente rilasciare al Centro per l'impiego al momento della sua iscrizione, all'INPS insieme alla domanda per richiedere l'indennità di disoccupazione NASPI, o altro tipo, o all'ANPAL, la nuova agenzia per il lavoro.

 

Chi può rilasciare la DID 2020? Tutti i cittadini privi di lavoro aventi un'età minima di 16 anni e:

  • cittadini occupati in esperienze di tirocinio, attività socialmente utili, borse di lavoro, lavoro occasionale di tipo accessorio.

  • Cittadini privi di occupazione.

  • Lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo corrisponde a un’imposta lorda pari o inferiore alle detrazioni spettanti ai sensi dell’articolo 13 del testo unico delle imposte sui redditi di cui al D.P.R.n. 917/1986. In merito al limite di reddito lavoro dipendente o autonomo, questo è rispettivamente di 8.145 euro annui e di 4.800 euro annui.

 

A chi rivolgersi? Per il rilascio della DID, occorre presentarsi al Centro per l'Impiego oppure presentare la domanda online sul sito ANPAL o tramite intermediari.

 

Cosa succede dopo aver rilasciato la DID al Centro per l'impiego, all'Inps o all'ANPAL?

All'iscritto viene riconosciuto lo stato di disoccupazione che prevede a seguito del rilascio della DID, l'obbligo per legge a svolgere le misure di politica attiva prevista dal Centro per l'impiego atto a favorire il reinserimento o l'inserimento del dell'iscritto nel mondo del lavoro.

 

Tali interventi di politica attiva, consistono nel frequentare corsi di formazione gratuita organizzati dalla Regione, tirocini, colloqui e orientamento. Pertanto, una volta sottoscritta la DID, l'iscritto deve fare un colloquio di orientamento con l'addetto del centro per l'impiego, a seguito del quale viene stilato un Patto di Servizio o Patto per il lavoro in caso di reddito di cittadinanza, che deve essere sottoscritto dall'iscritto.

 

Il Patto, non è altro che un accordo tra il lavoratore e il Centro per l'impiego, in cui vengono definite le azioni che il lavoratore deve effettuare ai fini di ricerca di una nuova occupazione. Se dopo 6 mesi dal primo colloquio e dopo aver rilasciato la DID, il lavoratore continua ad essere disoccupato, lo stato di disoccupazione viene confermata mediante la conferma periodica della DID. 

 

Conferma periodica della DID:

Il lavoratore che rilascia la DID e continua ad essere senza lavoro, per conservare lo stato di disoccupazione deve presentarsi al Centro per l'impiego quando viene convocato e partecipare alle attività concordate nel Patto di Servizio, giustificando anche eventuali assenze per malattia o infortunio.

 

Qualora invece non via sia una politica attiva di lavoro o di formazione con il Centro per l’impiego dopo 6 mesi dal primo colloquio di orientamento, confermare la DID secondo le disposizioni del Centro a cui il lavoratore si è rivolto.

 

Conservazione stato di disoccupazione e sospensione:

La conservazione dello stato di disoccupazione si ha quando:

  • La persona che ha rilasciato la DID continua ad essere privo di lavoro. Ai fini della conservazione però, è obbligatorio presentarsi al Centro per l'Impiego, qualora convocata, e partecipare alle politiche attive sottoscritte col patto di servizio, ricordando di giustificare la sua eventuale assenza pr malattia, infortunio, con documentazione scritta.

  • SI conserva lo stato di disoccupazione, anche quando si fanno esperienze non considerate rapporti di lavoro, come tirocini, contratti di lavoro occasionale di tipo accessorio etc.

Casi di sospensione stato di disoccupazione centro per l'impiego:

Lo stato di disoccupazione del lavoratore iscritto al Centro per l'impiego è sospeso quando viene accettata un’offerta di lavoro con contratto a tempo determinato di durata fino a 6 mesi.

In questo caso, l'anzianità dello stato di disoccupazione riprende dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. 

 

Conservazione stato disoccupazione novità:

Dal 30 marzo 2019, un soggetto mantiene lo stato di disoccupato anche se svolge un'attività lavorativa subordinata o autonoma rispettivamente sotto la soglia di 8.145 euro. o di 4.800 euro.

 

Nella soglia reddituale di 8.145 euro, l’ANPAL precisa che bisogna comunque tenere conto della retribuzione annua imponibile ai fini IRPEF, ossia al netto dei contributi a carico del lavoratore.

 

Quando si perde lo stato di disoccupazione?

Quando si perde lo stato di disoccupazione e la Naspi

  • Se la persona non si presenta o non risponde alla convocazione del Centro per l'impiego senza giustificato motivo, ossia, assenza per malattia, infortunio, gravidanza ecc. In questo caso, potrà rilasciare una nuova DID dopo 2 mesi e stipulare un nuovo patto.

  • Se si rifiuta senza giustificato motivo un'offerta di lavoro da parte del Centro per l’impiego. Rientrano in questa casistica, i disoccupati che non percependo alcuna indennità di ammortizzatore sociale rifiutano un lavoro a tempo indeterminato o determinato di durata superiore a 6 mesi, con sede raggiungibile in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Oppure, i disoccupati con indennità NASpI, cassa integrazione, mobilità rifiutano di partecipare a corsi della regione o un'offerta di lavoro la cui retribuzione sia superiore almeno del 20% rispetto all'indennità percepita. in questi casi, il disoccupato può presentare la domanda di una nuova DID dopo 4 mesi.

Il rifiuto invece non ha nessuna conseguenza sullo stato di disoccupazione se viene da un padre o una madre nel primo anno di vita del bambino.

 

Riassumendo, il disoccupato iscritto al centro per l'impiego perde lo stato di disoccupazione quando:

  • Non rispetta gli accordi del Patto di servizio sottoscritto con il Centro per l'impiego.

  • Se viene assunto con contratto a tempo indeterminato o contratto a tempo determinato di durata superiore a 6 mesi ed ha un reddito superiore alla soglia.

  • Se inizia un'attività di Lavoro autonomo sopra la soglia di reddito.

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