Iva Agevolata 10 e 4: autocertificazione ristrutturazioni

Iva Agevolata 10 e 4 Dichiarazione Autocertificazione Ristrutturazioni prima casa, edifici uso privato e condominio serve per ottenere la riduzione Iva

Iva Agevolata 10 e 4: autocertificazione ristrutturazioni

La Dichiarazione Iva al 10% e 4% per i lavori di ristrutturazione edile può essere prodotta mediante un’autocertificazione con la quale dichiarare sotto la propria responsabilità che si stanno svolgendo dei lavori di suddetto genere al fine di ottenere il diritto all’IVA agevolata.

 

Tale autocertificazione va mostrata al rivenditore dalla ditta edile che acquista per conto di chi ha commissionato il lavoro ed è indispensabile per poter usufruire dell’Iva agevolata sull’acquisto di specifici beni relativi alla ristrutturazione edilizia.

 

Vediamo quindi cos'è e come funziona Iva Agevolata 10 e 4, autocertificazione ristrutturazioni alla luce anche delle novità Legge di Bilancio 2020 ristrutturazioni proroga.

 

Iva Agevolata 10 edilizia: cos'è e come funziona?

Che cos'è l’Iva agevolata 10% lavori ristrutturazione edilizia? L'IVA agevolata al 10% è un beneficio applicabile sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di

di recupero edilizio, si tratta in particolare di:

  • prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi di:

    • restauro;

    • risanamento conservativo;

    • ristrutturazione;

  • Acquisto di beni, fatta eccezione delle materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, individuate dall’articolo 3, lettere c) e d) del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con Dpr n. 380/2001. 

  • Realizzati su immobili residenziali è applicabile solo se l’esecuzione dei lavori avviene nell’ambito di un regolare contratto di appalto e qualora l’appaltatore, ossia la ditta edile, fornisca beni di valore significativo.

Nello specifico, tali beni chiamati anche beni finiti, perché anche se incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità, è prevista l’applicazione dell’Iva agevolata al 10% che spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dalla persona che commissiona i lavori, sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.

 

L’aliquota agevolata del 10% si applica solo fino alla concorrenza della differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni significativi. 

Infatti dalla guida Bonus ristrutturazioni edilizie 2019 Agenzia Entrate, è scritto:

L’aliquota Iva del 10% si applica, inoltre, alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (per esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera).

L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente deilavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.

 

Vi ricordiamo inoltre che per effetto della scorsa Legge di Bilancio, a settembre è partito l'obbligo della comunicazione ENEA ristrutturazione.

 

Bonus ristrutturazioni IVA 4 e 10% documenti:

Sgravi fiscali ristrutturazioni Iva agevolata documenti: Per avere diritto agli sgravi fiscali di ristrutturazioni IVA agevolata 10% e 4% , l’acquirente-committente o acquirente-ditta edile deve presentare al rivenditore l’autocertificazione con la quale si dichiara sotto la propria responsabilità di rientrare in uno dei casi previsti dalla Legge a cui spetta l’agevolazione fiscale dell’Iva ridotta al 4% o al 10%.

 

Per ogni tipologia di lavoro va presentato la dichiarazione Iva ridotta allegando la seguente documentazione:

Iva agevolata 4 ristrutturazione prima casa: documenti

  • Copia della concessione edilizia (facoltativa)

  • Copia dell’atto preliminare (in caso di costruzione per conto terzi)

  • Fotocopia documento

  • Fotocopia del codice fiscale

  • Modulo Autocertificazione IVA 4%

 

IVA 4% sgravi fiscali ristrutturazione FABBRICATO RURALE ad uso abitativo

  • Copia della concessione edilizia (facoltativa);

  • Copia dell’atto preliminare (in caso di costruzione per conto terzi);

  • Fotocopia documento;

  • Fotocopia del codice fiscale;

  • Modello Autocertificazione IVA 4%.

 

IVA 10% documenti NON PRIMA CASA 

  • Copia della concessione edilizia (facoltativa);

  • Copia dell’atto preliminare (in caso di costruzione per conto terzi);

  • Fotocopia Documento;

  • Fotocopia Codice fiscale;

  • Modello Autocertificazione IVA 10%.

 

IVA 10% lavori di ristrutturazioni edili, restauro e risanamento:

  • Copia della concessione edilizia (facoltativa);

  • Copia dell’atto preliminare (in caso di costruzione per conto terzi);

  • Fotocopia Documento;

  • Fotocopia Codice Fiscale;

  • DIA (Denuncia Inizio Attività) intestata all’acquirente;

  • Modello Autocertificazione IVA 10%.

 

IVA 10% agevolata documenti lavori di manutenzione ordinaria e strordinatia abitazione privata:

  • Copia della concessione edilizia (facoltativa);

  • Copia dell’atto preliminare (in caso di costruzione per conto terzi);

  • Fotocopia Documento;

  • Fotocopia Codice Fiscale;

  • DIA (Denuncia Inizio Attività) intestata al’acquirente;

  • Modello Autocertificazione IVA 10%.

Vedi a tale proposito anche il bonus ristrutturazione 2020, il bonus mobili 2020 ed il bonus tende da sole.

 

Quando e su cosa non si applica l'Iva agevolata?

L’Iva agevolata al 10% è sempe prevista per i lavori di recupero edilizio ma non si applica invece su:

  • materiali o beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori;

  • materiali o beni acquistati direttamente dal committente;

  • prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi finalizzati al recupero edilizio;

  • prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori. In tal caso, la ditta subappaltatrice deve fatturare con Iva al 20% alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la prestazione al committente con l’Iva al 10%, se ricorrono i presupposti per farlo.

Per ottenere l’agevolazione dell’Iva al 10% non occorrono adempimenti particolari né alcuna comunicazione ad Enti istituzionali, è necessario però che i lavori di ristrutturazione siano eseguiti su abitazioni adibite a dimora di privati. Tale agevolazione, spetta anche per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti in condomini la cui destinazione prevalente è di tipo abitativo, in questo caso è lo stesso Amministratore di Condominio a compilare la dichiarazione Iva - autocertificata per fruire dell’agevolazione.

 

Autocertificazione dichiarazione Ristrutturazioni:

Il sottoscritto/legale rappresentante della Ditta .......................................... nato a........................... Il ..............., residente a ...................via/piazza....................................... C.F./P.IVA .................................................; consapevole delle pene che la legge commina per le dichiarazioni false o reticenti previste dall’art. 26 Legge 15/68 e dall’art. 6 D.P.R. 403/98 nonché dall’art. 476 e seguenti del Codice Civile ed altresì consapevole che la non veritiera dichiarazione produce la decadenza dei benefici richiesti e conseguiti a norma dell’art. 11 D.P.R. 403/98; sotto la sua responsabilità

Dichiara

che i beni e/o servizi forniti dalla Vostra azienda sono destinati nell’immobile sito in .......................................... via/piazza ........................................... per la seguente tipologia di intervento:

  • COSTRUZIONE/AMPLIAMENTO ABITAZIONE CIVILE NON DI LUSSO (prima casa) In possesso della Concessione Edilizia Prot. N............................ del ............................ (Art. 13 Legge 408/49 – Legge Tupini).  IVA al 4%.

  • COSTRUZIONE/AMPLIAMENTO FABBRICATO RURALE AD USO ABITATIVO In possesso della Concessione Edilizia Prot. N............................ del ............................ (Art. 39 D.P.R. 917/86). IVA agevolata al 4%.

  • COSTRUZIONE/AMPLIAMENTO ABITAZIONE CIVILE NON DI LUSSO (non prima casa) In possesso della Concessione Edilizia Prot. N............................ del ............................ (Art. 13 Legge 408/49 – Legge Tupini).  IVA al 10%.

  • RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO. RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA E RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA. Fatta Denuncia Inizio Attività Prot. N............del..............; ovvero in possesso della Concessione Edilizia Prot. N................. del.................(art. 31 Legge 457/78 lettere c,d,e) IVA al 10. 

  • MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA PER IL RECUPERO EDILIZIO DI FABBRICATI A PREVALENTE DESTINAZIONE ABITATIVA PRIVATA. Fatta comunicazione al Sindaco Prot. .............. ........del ............... ovvero in possesso di Autorizzazione Edilizia Prot. N.............. del................. IVA al 10. 

e, pertanto, chiede l’applicazione dell’IVA ad aliquota ridotta, allegando fotocopia della documentazione idonea per l’ottenimento dell’agevolazione richiesta.

Il sottoscritto s’impegna ed obbliga a comunicare tempestivamente ogni eventuale fatto o circostanza che faccia venire meno il diritto alla sopra citata agevolazione, al fine di consentirvi l’emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota, secondo quanto previsto dall’articolo 26, 1° comma, D.P.R. 633/72 e successive modificazioni.

Il sottoscritto, inoltre, si impegna ed obbliga a risarcirvi di qualunque onere che dovesse derivarvi a seguito di verifica dell’Amministrazione Finanziaria che riscontrasse la insussistenza del diritto a godere del beneficio in parola, sollevandovi nel contempo da qualsiasi responsabilità.

Firma e Data 

 

IVA agevolata modello Autocertificazione editabile fac simile

Il modello autocertificazione IVA agevolata 10% è un modulo fac simile che i contribuenti possono utilizzare e compilare in caso di sgravi fiscali ristrutturazioni IVA al 4% e IVA al 10%. Tale modello, è in formato pdf, per cui va aperto, scaricato gratis sul proprio computer, stampato e compilato. Modello Fac simile autocertificazione IVA lavori di ristrutturazione.

 

IVA agevolata 10% Autocertificazione editabile: Il modello Iva agevolata 10% autocertificazione editabile è un modulo che il contribuente può compilare direttamente online, inoltre, può essere modificato e stampato o inviato via email.

 

Autocertificazione dichiarazione IVA agevolata edilizia: per Lavori di Ristrutturazione Edilizia, formato word, editabile, scaricabile, modificabile

  

Agevolazioni fiscali per ristrutturazione casa esempio calcolo:

Un esempio di calcolo IVA agevolata 10% che rientra nelle agevolazioni fiscali per ristrutturazione casa, è il seguente:

 

Esempio 1: Per capire meglio come il limite e la soglia massima di applicabilità della agevolazione fiscale prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia, è possibile fare un esempio pratico di calcolo dell’IVA su un lavoro edile generico.

 

Pertanto, si suppone che il costo totale di un lavoro di ristrutturazione sia di 20.000 euro di cui:

a) per prestazione lavorativa 8.000 euro;
b) costo dei beni significativi per nuova caldaia, impianto di sicurezza è di 12.000 euro.

 

Su questi 12.000 euro di beni significativi, l’Iva al 10% si applica solo su 4.000 euro, cioè sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e quello dei beni significativi (12.000 - 8.000 = 4.000) mentre sul valore residuale dei 2.000 euro, viene applicata l’Iva ordinaria al 22%.

 

Esempio 2: Esempio pratico sostituzione Porta costo totale Fattura 1.200€ + IVA:

  • posa in opera: 450€ + materiali non significativi: 50€ = 500 euro con IVA al 10%

  • costo Porta: 700€ che superando il costo della prima voce viene applicata l’Iva nel seguente modo:

  • su 500€ sarà applicata l’IVA al 10% 

  • sui restanti 200€ sarà applicata l’IVA al 22%.

 

Lavori ristrutturazione Iva al 4%, 10% e 22% su beni e materiali:

L’Iva agevolata lavori ristrutturazione e manutenzione ordinaria e straordinaria spetta in misura diversa in base alla tipologia dei materiali edili utilizzati nell’ambito del contratto di appalto a seconda che si tratti di beni o materiali finiti ovvero di materie prime e semilavorati.

 

Beni o materiali finiti Iva agevolata al 10% e 4%: s’intendono - secondo quanto chiarito nelle circolari n. 25 del 3 agosto 1979 e n. 14 del 17 aprile 1981 - tutti i beni  necessari alla costruzione di immobili o alla loro ristrutturazione che singolarmente non perdono la loro individualità e non devono costituire parti strutturali dell’opera o semplici ornamenti. 

 

Per cui rientrano nella norma per esempio i serramenti – radiatori – sanitari – bagni – materiali per gli impianti elettrici – caldaie e termosifoni. Tali beni sono assoggettati ad Iva al 4% in caso di nuovo acquisto o costruzione della prima casa in presenza delle condizioni di cui alla nota II bis all’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al dpr 131/86, ai sensi del n. 21 della tabella A Parte II del dpr 633/72 mentre nel caso di acquisto della prima casa di abitazione, sulla quale devono essere eseguiti interventi di recupero di cui  all’art. 31 l. 457/78, primo comma, lettere b) e seguenti, sarà applicata l’aliquota del 10%. 

 

a) Beni o materiali finiti Iva agevolata al 4%: 

  • acquisti di beni utilizzati per la costruzione di edifici non di lusso di cui alla legge Tupini anche effettuati da costruttori e non costruttori (cioè anche in economia);

  • acquisti per la costruzione di fabbricati rurali a destinazione abitativa (voce 24, parte II, tabella DPR 633/72).

 

b) Beni o materiali finiti Iva agevolata al 10%: Sono soggetti all’aliquota ridotta sia che siano acquistati senza posa in opera o con posa in opera.

  • acquisti effettuati per la costruzione di edifici assimilati ai fabbricati Tupini;

  • acquisti per la costruzione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria (voce 127-terdecies, parte III, tabella A Dpr 633/72);

  • acquisti per ristrutturazioni – restauro e risanamento conservativo (voce 127-sexies e terdecies, parte III, Tabella A, Dpr 633/72);

  • installazione climatizzatori, vedi a tal proposito il Bonus condizionatori aliquota agevolata.

 

c) Materie prime e semilavorati Iva al 22%: sono soggetti all’Iva ordinaria del 22% indipendentemente dal soggetto acquirente.

  • materiali per pavimentazione interna ed esterna

  • materiali per rivestimenti (carta da parati, piastrelle murali, carta, stoffa)

  • materiali inerti (polistirolo, cementi, clinker, tegole, mattoni, manufatti in gesso, cemento, ferrocemento)

  • acciai per l’edilizia

  • Per poter assoggettare ad aliquota agevolata la prestazione o l’acquisto di beni, va richiesta al venditore apposita dichiarazione (circolare n. 1/E del 2 marzo 1994,  n. 1023/9516 del 2 maggio 1986, risoluzione n. 396259 del 14 aprile 1984).

 

Lavori di Restauro, Risanamento e Ristrutturazioni edili:

I lavori di restauro e risanamento conservativo sono quelli eseguiti ai fini della conservazione dell’edificio e per assicurarne la funzionalità come per esempio, il consolidamento, il ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, inserimento di elementi accessori e di impianti necessari mentre quelli di ristrutturazione sono volti a modificare un edificio mediante un insieme di opere come la demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica, per tutti questi tipi di interventi è prevista, senza alcuna data di scadenza, l’applicazione dell’aliquota Iva del 10%, quali:

 

A) Prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi di:

  • restauro;

  • risanamento conservativo;

  • ristrutturazione.

 

B) Acquisto beni: con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, individuate dall’articolo 3, lettere c) e d) del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvato con Dpr 6 giugno 2001, n. 380. 

Importante: Secondo gli ultimi chiarimenti Agenzia delle Entrate agevolazione fiscale IVA 10% può essere applicata anche ai contratti di appalto relativi alla demolizione e fedele ricostruzione, a condizione che i lavori di ricostruzione dell’edificio avvengano nel rispetto della volumetria e della sagoma di quello preesistente mentre non può essere applicata l’aliquota del 4% prevista, ai sensi della Tabella A, parte II, del D.P.R. n. 633/72, punto n. 39), per i contratti di appalto relativi alla nuova costruzione di tali fabbricati o abitazioni.

Ciò in considerazione del fatto che a seguito dell’interpretazione autentica operata dal  T.U.  dell’edilizia, gli interventi di demolizione e fedele ricostruzione non possono essere ricondotti alle ipotesi di nuova costruzione, ma sono interventi di recupero di edifici preesistenti.

 

Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria

Secondo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, rientrano nell’agevolazione fiscale dell’Iva ridotta al 10% tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzata al recupero edilizio di fabbricati con prevalenza destinazione abitativa privata.

 

Interventi di Manutenzione Ordinaria

Sono una serie di interventi di manutenzione finalizzati a mantenere in buone condizioni d’uso gli immobili destinati alla locazione valutati sulla base di standard qualitativi prefissati. Pertanto fanno parte della manutenzione ordinaria tutti gli interventi di riparazione, di rinnovamento o di sostituzione delle finitine degli edifici e di reintegro di modeste parti strutturali, e quelli necessari per integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, e ogni elemento facente parte dell’intero complesso edilizio, comprese le aree di pertinenza, le recinzioni e passi carrabili, ecc. 

 

Interventi di Manutenzione straordinaria:

Sono una serie di interventi di manutenzione non periodici come per esempio:

  • Modifiche od integrazioni necessarie atte a contrastare il naturale degrado degli immobili ovvero a trasformare l’organismo edilizio.

  • Messa a norma degli edifici e degli impianti a seguito dell’individuazione di interventi di adeguamento impiantistico, secondo le prescrizioni di sicurezza antincendio ovvero di prevenzione incendi, ovvero di adeguamento della sicurezza sui luoghi di lavoro o di superamento delle barriere architettoniche.

  • Ogni intervento di rinnovamento o di sostituzione di parti complete sia strutturali sia tecnologiche.

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