La Manovra 2021

Legge di Bilancio 2021 da 39 mld. Pace fiscale, assegno unico, bonus

Gualtieri, deficit per la Manovra 2021 da circa 21-22 miliardi che, uniti ai primi fondi europei garantirà risorse per la Legge di Bilancio da 39 miliardi

Legge di Bilancio 2021 da 39 mld. Pace fiscale, assegno unico, bonus

Il Parlamento ha approvato in via definitiva la Legge di Bilancio 2021 da 39 miliardi di euro, che contiene importantissime misure a livello fiscale e previdenziale.

 

L’obiettivo è quello di non aumentare ulteriormente il deficit, arrivato a oltre 100 miliardi di euro dopo i vari decreti emanati per tirare fuori l’Italia dal pantano Covid-19. 

 

In base alle ultime indicazioni del ministro dell'Economia Gualtieri, la manovra è di 40 mld e porterà ad un rimbalzo di PIL al +6%. Approvata anche la Nadef, Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def), contenente i principi fondamentali della Legge di Bilancio:

  • -9% nel 2020 con un ribalzo a + 6% nel 2021;

  • debito al 158% grazie anche alla forte ripresa degli investimenti pubblici spinta dal Recovery Plan.

Sia i fondi Ue che l'"espansione fiscale molto significativa" per il 2021, con l'indebitamento che da 5,7 tendenziale sarà portato al 7% aiuteranno a mantenere un ritmo di crescita sostenuto. Si aprono quindi margini di deficit per la manovra 2021 da circa 21-22 miliardi che, uniti ai primi fondi europei garantirà risorse per 38 miliardi, ha spiegato in televisione il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri

 

Legge di Bilancio: ridurre i bonus senza aumentare le tasse

Ridurre i bonus sembra essere l’obiettivo principale da perseguire con la nuova Manovra finanziaria 2021, ma senza aumentare le tasse. Con il coronavirus sono aumentate esponenzialmente le detrazioni e i bonus, che pesano sulle casse dello Stato per circa 62 milioni di euro.

Secondo i calcoli della Commissione per la redazione del rapporto annuale sulle spese fiscali, presieduta da Mauro Marè, le tax expenditures sono complessivamente 533 e valgono 62,5 miliardi di euro. Un loro riordino potrebbe portare all’Erario fino a 10 miliardi di euro, denaro che andrebbe a finanziare circa la metà della Manovra 2021, tutta la Riforma fiscale 2021.

 

Riforma fiscale 2021: parola d’ordine semplificare

Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri è alle prese con una vera e propria sfida, riformare il Fisco italiano senza aumentare il deficit, con l’obiettivo di alleggerire il peso fiscale che grava su cittadini ed imprese. Spesa prevista circa 8 miliardi di euro per quella che sarà la riforma chiave non della nuova Legge di Bilancio 2021 ma quella del prossimo anno.

Di buono c’è che nel 2021, per la prima volta dopo 10 anni, non si dovrà pensare alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia IVA, cancellate definitivamente durante l’emergenza Covid-19.

La riorganizzazione fiscale sembra una “mission impossible” ma è quantomai necessaria, visto che l’attuale contribuzione tributaria è una “giungla”, come confermato anche dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, che ha contato oltre 800 leggi, normative e direttive in merito.

Per sbrogliare la matassa Ruffini propone di semplificare tutto partendo da 5 semplici testi unici:

  • imposte dirette;

  • imposte indirette;

  • accertamento;

  • riscossione;

  • contenzioso.

La semplificazione della materia porterà benefici non solo per i commercialisti ma anche per i contribuenti, allo scopo di ridefinire un rapporto Stato-cittadino divenuto ormai ostile.

 

Legge di Bilancio 2021: taglio Irpef rinviata al 2022

Il ceto medio è troppo tartassato dalle tasse, bisogna ripartire da lì per alleggerire il carico fiscale, per puntare poi ad un modello tedesco tanto gradito al titolare del dicastero di via XX Settembre a Roma.

La riduzione degli scaglioni Irpef non potrà essere attuata nel 2021, bisognerà attendere il 2022. Attualmente il nostro ordinamento ne prevede 5:

  • aliquota al 23% fino a 15.000 euro;

  • aliquota al 27% oltre 15.000 e fino a 28.000;

  • aliquota al 38% fino a 55.000;

  • aliquota al 41% fino a 75.000;

  • aliquota al 43% oltre i 75.000.

L’idea è quella di accorpare le due aliquote centrali del 27% e 38% per crearne una sola, al 33% o 36%, al fine di ridurre lo scalino per il ceto medio.

Prevista poi una rivoluzione per le Partite IVA, che mira ad abbandonare il sistema farraginoso di acconti e saldi per il pagamento delle tasse, a favore di un meccanismo di cassa. Il cash flow tax si basa su quanto effettivamente incassato in un orizzonte temporale mensile o trimestrale, con la presunzione di diventare automatico nel tempo, una sorta di precompilata per le Partite IVA grazie anche all’utilizzo delle fatture elettroniche.

Legge di Bilancio 2021: ci sarà la pace fiscale?

Il coronavirus ha stravolto tutto, causando notevoli problemi economici, soprattutto di liquidità, per cittadini e imprese.

L’Esecutivo dopo aver più volte rimandato l’invio e la riscossione delle cartelle esattoriali ha pensato ad una pace fiscale visto che l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, ex Equitalia riaccenderà i motori il 1° gennaio 2021

Grazie a una rottamazione quater, circa 9 milioni di contribuenti potrebbero mettersi in regola con il Fisco, beneficiando di sconti ed agevolazioni sul pagamento delle tasse arretrate. Bisognerà attendere il decreto Ristori quinquies. 

 

Manovra finanziaria 2021: le misure

Ci sono poi tutta una serie di impegni presi entrati nel testo, come le misure per il lavoro 2021, le famiglie, il fisco:

  • l’assegno unico per tutti i figli dal 7° mese di gravidanza fino al 21° anno di età, che partirà dal 1° luglio 2021;

  • il rinnovo del contratto dei dipendenti statali;

  • il prolungamento dell’Ape sociale (con la possibilità, come richiesto dai sindacati, di ampliare le categorie di lavoro gravoso);

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