Negoziazione assistita 2020: modello fac simile, quando è obbligatoria

Negoziazione assistita avvocati 2020 modello fac simile obbligatoria per risarcimenti danni incidenti stradali e somme sotto 50 mila euro, cos'è e costi

Negoziazione assistita 2020: modello fac simile, quando è obbligatoria

La negoziazione assistita è stata introdotta dal d.l. 132/2014 tra le misure urgenti volte a semplificare e ridurre il numero procedimenti civili in corso ed arretrati.

 

La negoziazione assistita di un avvocato, infatti, non è altro che un tentativo di conciliazione amichevole e formale tra le parti in lite, al fine di giungere ad un accordo prima di rivolgersi al Tribunale Civile.

 

Andiamo quindi a vedere la negoziazione assistita 2020 cos'è e come funziona, quando è obbligatoria ed il modello fac simile.

 

Negoziazione assistita cos'è?

Che cos'è la negoziazione assistita?

La negoziazione assistita da un avvocato, è uno strumento che il Governo Renzi ha voluto introdurre nel sistema giudico italiano per snellire, semplificare e ridurre il numero dei procedimenti civili arretrati.

 

Per questo motivo, la negoziazione è diventata una fase obbligatoria che le parti devono intraprendere quale opportunità per risolvere in via amichevole la controversia stragiudiziale o il conflitto, prima di arrivare a discutere la causa civile davanti al Giudice. 

 

Quindi cos'è una negoziazione assistita avvocato? E' una procedura formale che si svolge alla presenza delle parti in lite affiancate dai loro rispettivi avvocati.

 

Tale convezione, mira pertanto a cercare di trovare un accordo amichevole senza che vi sia la necessità di doversi presentare  per forza in Tribunale. Il ruolo degli avvocati in questa procedura., è quindi essenziale e molto delicato perché sta a loro cercare di mediare il dialogo e tutelare gli interessi di ciascun cliente.

 

Una volta trovato l'accordo, si passa alla redazione ufficiale dell'atto che attesta l'avvenuta negoziazione e la risoluzione del conflitto o della controversia stragiudiziale tramite l'assistenza dei propri legali.

 

Si ricorda che la negoziazione assistita da un avvocato attualmente non prevede l'ammissione al patrocino gratuito a spese dello Stato, ossia, un avvocato gratis basso reddito ISEE.

 

A tale proposito però, il disegno di legge n. S-2135 presentato al Senato, in questi giorni, prevede la modifica degli artt. 3 e 6 del d.l. n. 132/2014 (e della relativa legge di conversione n. 162/2014), intitolato "Patrocinio a spese dello Stato nella procedura di negoziazione assistita". Tale disegno, prevede quindi 2 modalità per accedere al gratuito patrocinio con la negoziazione assistita:

  • 1) Deposito di istanza di ammissione al beneficio e convenzione di negoziazione assistita al presidente del tribunale competente che dovrà provvedere all'emissione del decreto di liquidazione.

  • 2) Redazione, modifica e scioglimento di patti prematrimoniali, contratti di convivenza, condizioni di responsabilità genitoriale dei figli minori nati da coppie non coniugate, trasmissione, al pubblico ministero, del provvedimento di ammissione e l'accordo di negoziazione concluso, rilascio dell'autorizzazione (o nulla osta) all'accordo, anche all'emissione del decreto di liquidazione.

 

Come funziona la procedura di negoziazione assistita 2020? 

La negoziazione assistita come procedura di convenzione tra le parti in lite consiste in un tentativo di accordo amichevole volto alla risoluzione del conflitto o della controversia attraverso la mediazione dei propri avvocati.

 

La mediazione però, oltre che  essere esercitata da un avvocato, può essere espletata anche da un mediatore assegnato da un organismo di mediazione, da un mediatore familiare e in alcuni casi anche da esperi e consulenti.

 

Si ricorda inoltre che la negoziazione assistita avvocati non è obbligatoria per quei casi previsti dalla legge che prevedono che la parte può stare in giudizio personalmente, ovvero, casi in cui non è richiesta la presenza di un avvocato. 

 

Per cui quando vi è un contenzioso o una lite, le parti prima di poter arrivare a discutere le proprie ragioni davanti ad un giudice del Tribunale Civile, devono cercare di raggiungere un accordo amichevole.

 

L'invito a stipulare una convezione tra le parti, viene inviato da uno degli avvocati e deve contenere l'oggetto del contenzioso o della controversia, specifica dicitura per mancata risposta all'invito entro 30 giorni dalla ricezione dal momento che il rifiuto potrebbe essere valutato dal giudice ai fini delle spese processuali.

 

Se viene accettato l'invito alla convenzione e se viene trovato l'accordo, gli avvocati passano alla redazione della negoziazione assistita, che deve essere redatta in forma scritta ed avere un contenuto ben preciso che vada ad indicare obbligatoriamente i termini della negoziazione.

 

Ossia, i termini per chiudere la procedura, che non può essere inferiore ad un mese, l'oggetto della controversia e il tipo di risoluzione proposta e accetta da entrambe le parti. In caso invece di mancato accordo, oppure, mancata adesione all'invito di negoziazione da una delle parti con conseguente invio di rifiuto entro 30 giorni, l'iter procede verso la causa civile. In questo caso, però si arriva in giudizio senza l'obbligo di conciliazione o di mediazione, se previsto dalla legge.

 

Negoziazione assistita 2020: modello fac simile e costi

Costo negoziazione assistita: Il compenso per l'avvocato che presenzia e redige l'accordo nella negoziazione assistita, se non è stabilito per iscritto prima dell'inizio della procedura, è stabilito secondo i criteri fissati dal decreto del Ministero della Giustizia di concerto con il Consiglio Nazionale Forense, che prevederà anche un aumento del compenso in caso di esito negativo o sfavorevole della procedura.

 

AI consulenti ed esperti si applicheranno i costi previsti per gli ausiliari di giustizia mentre per i mediatori designati dagli organismi di mediazione si applicano le indennità previste dal regolamento di cui al decreto del Ministro della giustizia 18 ottobre 2010, n. 180. 

 

Negoziazione assistita fac simile: disponibili una serie di modelli fac simile come ad esempio:

  • il modello di atto di invito a aderire a convenzione assistita generale; 

  • il modello di atto di invito a aderire a convenzione assistita in materia di famiglia; 

  • il modello di convenzione di negoziazione assistita.

 

Quando è obbligatoria la negoziazione?

La procedura di negoziazione assistita come strumento volto alla risoluzione amichevole dei contenziosi e delle liti, è obbligatoria ossia è condizione di procedibilità della domanda giudiziale per alcuni casi. 

 

Negoziazione assistita obbligatoria:

Controversia in materia di risarcimento danni incidenti stradali e natanti.

Contenzioso per somme non superiori 50.000 euro: L’obbligo di ricorrere alla procedura di convezione di negoziazione assistita riguarda tutti i tipi di crediti civili, fatta eccezione per le controversie di diritti indisponibili e collegato Lavoro.

 

Negoziazione assistita quando è facoltativa:

  • Controversie disciplinate dal codice del consumo, fatta eccezione per le azioni previste dagli articoli 37, 140 e 140-bis del codice del consumo di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206.

  • Separazione breve anche se vi sono figli minorenni, con handicap e anche se maggiorenni non ancora autosufficienti in termini economici. Dal 26 maggio scorso, è entrato in vigore anche la nuova legge divorzio breve. Per chi si avvale della negoziazione assistita, è prevista l'esenzione del bollo, dell'imposta di registro e di altre tasse.

  • Modifica degli accordi precedentemente sanciti in sede di separazione e divorzio.

  • Negoziazione assistita casi di esclusione: La riforma della giustizia ha previsto casi in cui la negoziazione assistita non può essere applicata, ossia:

    • Controversie soggette alla mediazione obbligatoria.

    • Controversie relative a contratti conclusi tra professionisti e consumatori.

    • Decreto ingiuntivo e opposizione.

    • Procedimenti di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite, di cui all’articolo 696-bis del codice di procedura civile.

    • Opposizione esecuzione forzata.

    • Procedimenti in camera di consiglio.

    • Azione civile esercitata nel processo penale.

    • Processi nei quali la parte può agire senza legale.

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