Nuovi voucher Inps: cosa sono e come funzionano famiglie imprese

Nuovi voucher Inps per imprese e famiglie cosa sono e come funzionano i voucher PrestO e il Libretto Famiglia limiti e durata, novità del Decreto Dignità

Redazione
di Redazione
11 ottobre 2019 15:10
Nuovi voucher Inps: cosa sono e come funzionano famiglie imprese

Nuovi voucher Inps: dal 10 luglio scorso, sono entrati in vigore i nuovi strumenti per le prestazioni occasionali che sostituiscono i vecchi buoni lavoro aboliti in fretta in furia dal governo Gentiloni con il decreto legge n. 25 del 15 marzo 2017 pubblicato già in Gazzetta Ufficiale, per scongiurare il referendum voucher del 28 maggio scorso, proposto dalla CGIL e ritenuto ammissibile, insieme alla questione appalti, dalla Corte Costituzionale.

 

Nell'articolo quindi andremo a vedere i nuovi voucher Inps cosa sono e come funzionano, chi può usarli e i nuovi limiti di reddito e di durata per imprese e famiglie.


Nuovi voucher Inps ultimissime notizie: Vi ricordiamo che sono state introdotte diverse novità alla normativa dei nuovi voucher Inps dal decreto Dignità, tutte le informazioni alla fine dell'articolo.

 

Abolizione voucher: decreto di abrogazione dei buoni lavoro

Abrogazione voucher: con il decreto legge n. 25 del 17 marzo 2017, il Governo, ha dato un colpo di spugna ai voucher Inps andandoli ad abrogare definitivamente con l'abolizione degli articoli 48, 49 e 50 del Jobs Act, contenenti le regole e la disciplina per l’utilizzo dei buoni lavoro Inps.

Il decreto di abrogazione voucher 2017, ha previsto però la possibilità per i buoni Inps acquistati entro il 17 marzo 2017 di essere utilizzati al massimo entro il 31 dicembre 2017.

 

Dopo settimane di discussioni sulla abolizione dei voucher, il Governo, ha scelto forse la strada più veloce e drastica, visto che ha preferito abolire i buoni lavoro Inps dal 2018 senza aver prima previsto un nuovo strumento più efficace e trasparente per pagare le prestazioni occasionali di lavoro accessorio non inquadrabili sotto una specifica tipologia di contratto di lavoro subordinato.

 

L’abolizione dei voucher, fatta dal governo Gentiloni per scongiurare il referendum voucher del 28 maggio ha lasciato così un vuoto normativo, colmato ora dalla manovra correttiva che ha introdotto a partire dal 10 luglio dell'anno scorso, i nuovi voucher Inps per imprese e famiglie.

 

Voucher Inps acquistati entro il 17 marzo e utilizzabili fino al 31 dicembre:

Sulla base del decreto 25/2017, i voucher Inps acquistati entro il 17 marzo 2017, possono essere utilizzati fino al 31 dicembre, poi a partire dal 1° gennaio 2018, i vecchi buoni lavoro sono inutilizzabili e al loro posto, ci sono i nuovi voucher.

 

Prima di vedere cosa sono e come funzionano i nuovi voucher 2018 e chi li può utilizzare, dobbiamo andare ad analizzare quello che diventerà, al più presto, il problema dei voucher acquistati entro il 17 marzo, visto che la procedura telematica Inps, non consente di procedere all'attivazione dei buoni lavoro, in quanto l'Istituto è in attesa di conoscere le nuove regole sui voucher residui.

 

Per cui se vi state chiedendo perché non riuscite ad attivare i voucher ancora buoni sul sito dell'Inps, ecco la risposta: il problema, è nato dal fatto che il legislatore, volendo abrogare i voucher nel più breve tempo possibile, non ha previsto nel decreto legge 25/2017, un regime transitorio delle norme sul lavoro accessorio che consenta l'utilizzo dei voucher già acquistati fino al 31 dicembre 2017, nonché le regole per la comunicazione preventiva e le eventuali sanzioni.

 

Di conseguenza, al momento, esiste una sospensione temporanea del servizio di vendita e quello di gestione dei buoni lavoro venduti alla data di pubblicazione del decreto che dovrebbe comunque essere già stata risolta dall'INPS anche se mancano le regole per la procedure di attivazione.

Inoltre, non si comprende ancora se il committente, ossa, colui che acquista i buoni, è tenuto ancora a fare la comunicazione preventiva, ai sensi della norma anti abusi introdotta ad ottobre scorso.

 

Questa disposizione non è più in vigore neanche per i buoni ancora validi, così come la sanzione da 400 a 2.400 euro per chi la omette.

E' quindi evidente come, in sede di conversione del decreto 25/2017, il legislatore, debba prevedere un periodo transitorio durante il quale, tutte le norme sui voucher Inps abrogate, restano attive per i buoni validi fino al 31 dicembre 2017.

 

Le ipotesi per sostituire i vecchi voucher:

Come abbiamo visto fino adesso, il decreto di abrogazione voucher, ha abolito i buoni lavoro Inps, prima di prevedere un nuovo strumento trasparente ed efficace per pagare le prestazioni di lavoro occasionale accessorio, ossia, quei piccoli lavoretti di babysitteraggio, giardinaggio, pulizie non inquadrabili con nessun contratto d lavoro subordinato.

 

Il vuoto normativo lasciato dall'abolizione dei voucher, potrebbe essere colmato con una nuova misura a cui sta lavorando il governo Gentiloni: i nuovi voucher  per le imprese e nuovi voucher per le famiglie.

diverse ipotesi:

  • Estendere la platea dei beneficiari del lavoro a intermittenza: attualmente questa tipologia contrattuale, prevede che il datore di lavoro e l'impiegato si accordino su una determinata prestazione lavorativa da svolgere in maniera occasionale in uno specifico lasso di tempo (settimane o mesi). Ora, tale contratto a intermittenza, può essere stipulato solo se il lavoratore ha meno di 25 anni o più di 55. Il governo, quindi vorrebbe intervenire abolendo il requisito dell'età, ampliando i settori che possono usare questa forma di contratto a chiamata, oggi in parte ancora regolata da un regio decreto del 1923.

  • Un'altra ipotesi alternativa, è quella di prevedere dei nuovi voucher imprese simili ai mini-job tedeschi, introdotti in Germania nel 2003 dal cancelliere Schröder. Cosa sono e come funzionano i mini-job? I mini-job, possono essere usati sia dalle famiglie che dalle imprese di qualsiasi settore e servono per pagare le prestazioni di lavoro occasionale. In un mese, il compenso massimo del lavoratore, non può eccedere i 450 euro, anche se in realtà la soglia da tener conto è quella annuale che non deve superare i 5.400 euro in un anno. 

  • Differenza tra mini-job e voucher Inps: se vi state chiedendo quindi qual è la differenza tra questi due strumenti, è che i mini job garantiscono una migliore copertura assicurativa, contributiva e sanitaria rispetto ai vecchi buoni lavoro, perché il lavoratore può percepire uno stipendio di 450 euro mentre il datore di lavoro paga circa 200 euro sotto forma di contributi e assicurazione.

Vista la differenza minima tra i vecchi voucher italiani e i mini job tedeschi e la possibilità di ricadere di nuovo nel lavoro nero mascherato dai buoni lavoro, da tenere conto infatti che questi buoni, sono attualmente molto criticati dal popolo tedesco, tanto che il candidato Martin Shultz ha già promesso una riforma dello strumento che ne limiti l'abuso.

 

E' più probabile allora che vi sia un intervento sul lavoro intermittente? Difficile ma non impossibile, visto che si basa su un contratto vero e proprio che richiede adempimenti burocratici molto più complicati rispetto ai vecchi voucher che potevano semplicemente essere acquistati al tabaccaio.

Tutte queste ipotesi, hanno lasciato il posto ai nuovi voucher Inps imprese e famiglie, ecco come funzionano.

 

Nuovi voucher Inps 2019 prestazione occasionale per imprese e famiglie: 

I nuovi voucher Inps 2019 prestazione occasionale imprese e famiglie, sono richiedibili direttamente all'INPS.

I Nuovi voucher Inps imprese: si chiamano PrestO, acronimo di Prestazione Occasionale e possono essere utilizzati da:

  • imprese con al massimo 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato, fatta eccezione delle micro imprese operanti nel settore dell'estrazione mineraria in cave e torbiere, escavazione e lavorazione di materiale lapideo e agricoltura. Le imprese hanno l'obbligo di trasmettere la nuova comunicazione Inps lavoro occasionale.

  • Nuovi limiti di retribuzione annua voucher PrestO:

    • 5 mila euro l’anno per il datore di lavoro;

    • 5 mila euro l’anno per il prestatore;

    • 2.500 euro l’anno, per singolo committente.

  • Retribuzione aumentata del 25% fino a 6.250 euro l’anno, in favore delle seguenti categorie di lavoratori:

    • Pensionati: solo se titolari di un assegno pensionistico di vecchiaia o invalidità;

    • Studenti iscritti alle superiori o all'università, sotto i 25 anni;

    • Disoccupati;

    • Percettori di reddito d’inclusione o altre prestazioni di sostegno al reddito.

  • Limiti di durata lavoro occasionale: 280 ore l'anno.

Per maggiori informazioni leggi la nostra guida ai nuovi voucher Inps PrestO, ossia, il nuovo contratto di prestazione occasionale Inps.

 

Nuovi voucher 2019 Inps famiglie: cosa sono, come funzionano e chi può usarli?

I nuovi voucher lavoro occasionale per le famiglie, si chiamano Libretto Famiglia  e servono per pagare le prestazioni occasionali, solo a determinate categorie di lavoratori, fissate dalla nuova normativa, come collaboratori domestici, babysitter, badanti o insegnanti per le ripetizioni scolastiche.

Per maggiori informazioni leggi la nostra nuova guida su Libretto famiglia voucher costi lavoro occasionale.

 

Nuovi voucher decreto Dignità ultime novità:

Nuovi voucher, ecco le novità del Decreto Dignità: in base alle ultimissime novità nel primo decreto legge presentato dal nuovo governo Conte a firma di Luigi Di Maio neo ministro del lavoro e del Mise, saranno reintrodotti i voucher per alcuni importanti settori, quli il settore agricolo, turistico ed enti locali per salvare i precari della scuola.

nuovi voucher decreto Dignità, potranno però essere usati solo da alcuni lavoratori come disoccupati, studenti e pensionati.

Inoltre i voucher saranno tracciabili, digitali e cartacei.

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