Pensione anticipata donne

Opzione donna: proroga 2021, requisiti e domanda pensione. Le novità

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Opzione donna: proroga 2021, requisiti e domanda pensione. Le novità

Pensione anticipata donne, come funziona Opzione donna e novità 2021: 


Quali sono i requisiti che le donne lavoratrici, devono possedere per accedere a questa importante opzione?

 

A che età e quanti contributi servono per andare in pensione prima optando per il sistema solo contributivo, o rimanere sul posto di lavoro fino al perfezionamento dei requisiti per il pensionamento?

 

L'Opzione donna 2020 è stata prorogata con la legge di Bilancio 2020 nella riforma delle pensioni anticipate donne, pertanto:

  • nel 2020 possono aderire le donne lavoratrici con 58 anni (59 se autonome) se hanno raggiunto i 35 anni di contributi al 31/12/2019.

  • nel 2021, possono, invece, aderire le donne lavoratrici nate entro il 31 dicembre 1961 (31 dicembre 1960 le autonome), con 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020.

Possono aderire tutte le lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria, a fondi sostitutivi o esclusivi che siano in possesso di contributi alla data del 31 Dicembre 1995, fatta eccezione per l iscritte alla gestione separata o che, per qualsiasi motivo, vogliano utilizzare i contributi maturati in tale gestione per raggiungere il requisito contributivo.

 

Cos’è Opzione donna?

Che cos'è l'Opzione donna e come funziona?

  • L’opzione donna è un regime agevolato che consente alle donne lavoratrici in possesso di determinati requisiti e condizioni, di accedere alla pensione anticipata. Tale regime sarà prorogato con la Legge di bilancio 2021 opzione donna.

  • Le lavoratrici che nel corso dell'anno scelgono l’opzione, possono pertanto accedere al pensionamento anticipato, con un sistema di calcolo esclusivamente di tipo contributivo, e rinunciando a quello contributivo, con una riduzione dell’assegno pensione, di circa il 20-25%.

  • L’Opzione donna è la possibilità introdotta dalla Legge Maroni, articolo 1, comma 9 legge 242/04 e ripresa dalla Legge Fornero del 2011, che consente alle donne di anticipare l'uscita dal mondo del lavoro con qualche anno di anticipo, rispetto alle regole ordinarie che sono nello specifico: 41 anni e 10 mesi indipendentemente dal numero di contributi versati nell’arco della vita lavorativa, pensione anticipata, o il raggiungimento dell’età anagrafica pari a 67 anni unitamente a 20 anni di contributi, pensione di vecchiaia.

  • Con tale opzione donna, la donna lavoratrice può invece uscire diversi anni prima, qualora accetti un assegno pensione interamente calcolato con il sistema retributivo.

Leggi le novità sulla riforma delle pensioni 2021 per quanto riguarda la Opzione donna proroga 2021, la Quota 41 e la Quota 100 pensioni.

 

Proroga Opzione donna 2021:

Opzione donna proroga 2021: Tra le tante misure che saranno introdotte dalla Legge di Bilancio 2021, c'è anche la proroga Opzione donna 2021, il regime agevolato che consente alle donne lavoratrici di andare in pensione prima.

 

Per aderire all'opzione, la donna lavoratrice deve aver perfezionato i requisiti richiesti dalla legge, che sono:

1) Dipendenti pubbliche: avere un’età anagrafica di 58 anni;

 

2) Donne autonome: avere un’età anagrafica di 59 anni d’età;

 

3) Contributi minimi: aver versato almeno 35 anni di contribuzione.

 

Fondamentale per accedere all'opzione, è l'accettare che il calcolo della pensione avvenga con il sistema contributivo, meccanismo esteso poi anche alle lavoratrici in possesso dei requisiti che in pratica fa rinunciare alla quota di pensione retributiva, con conseguente perdita economica di circa il 20-25%.

 

Per aderire all'Opzione donna la donna lavoratrice, invece, deve far valere i requisiti di età e contributi, in questo modo ha la possibilità di poter andare in pensione con un assegno pensione calcolato con il sistema contributivo e liquidato, una volta decorsa la "finestra":

  • Per le donne del settore privato: a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti + 12 mesi di finestra per le lavoratrici del settore privato;

  • Per le donne dipendenti pubbliche: a partire dal giorno successivo a quello di maturazione dei requisiti + 12 mesi di finestra;

  • Per le donne lavoratrici autonome: a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti + 18 mesi  di finestra.

 

Opzione donna 2021 requisiti età e contributi:

Requisiti Opzione donna 2021: Le donne lavoratrici che possono anticipare la pensione, sono quelle iscritte: 

 

- all’AGO, Assicurazione generale obbligatorie e ai fondi sostitutivi ed esclusivi della stessa, (lavoratrici dipendenti settore privato, pubblico e lavoratrici autonome), in possesso di contribuzione utile. 

 

Pertanto, i requisiti di accesso regime pensionistico sperimentale opzione donna sono di due tipi: Età e contributi.

 

Requisiti opzione donna età:

  • Settore pubblico e privato: 58 anni;

  • Lavoratrici autonome: 59 anni.

Requisiti opzione donna contributi: è richiesto per le donne lavoratrici del settore privato e pubblico e per le autonome 35 anni di età.

 

Opzione donne 2021 quanto si perde? Decurtazione assegno pensione:

Il sistema di calcolo assegno pensione Opzione donna, utilizzato è quello del sistema contributivo della pensione, per cui, la donna lavoratrice che accetta di andare in pensione anticipata rispetto alle regole ordinarie, descritte nei paragrafi precedenti, è quello di rinunciare alla parte di calcolo dell'assegno con il sistema retributivo.

 

La convenienza all’adesione opzione donna, è pertanto molto variabile, in quanto dipende sia dall’età della lavoratrice, dal tipo di carriera, dalla misura della retribuzione e dall’anzianità contributiva maturata alla data di accesso all'opzione. 

 

Varie stime comunque fissano la riduzione assegno pensione opzione donna dal 20 al 30%, ciò significa che la donna lavoratrice che accetta l'opzione donna, può si andare in pensione in anticipo ma subisce una vera e propria decurtazione sull'assegno rispetto a quanto avrebbero ottenuto con il sistema misto.

 

In generale, quindi una lavoratrice che ha versato molti contributi, subisce una riduzione minore dell'assegno, rispetto a chi ha maturato i propri contributi al 31 dicembre 1995

 

Vi ricordiamo che tra le novità pensioni 2021 c'è la conferma della pensione di cittadinanza 2021, per maggiori informazioni leggi pensione di cittadinanza a chi spetta.

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