Pace fiscale 2019: cos'è come funziona condono Equitalia e scadenza

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Redazione
di Redazione
3 settembre 2019 11:21
Pace fiscale 2019: cos'è come funziona condono Equitalia e scadenza

Pace fiscale: cos'è e come funziona il condono cartelle Equitalia 2019 in base a quanto previsto nel testo definitivo del decreto fiscale 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale e dall'emendamento omnibus al decreto fiscale? La pace fiscale per quanti ancora non lo sapessero è una delle novità più interessanti della nuova Legge di Bilancio 2019, la prima attuata dal Governo Conte.

 

La cd. pace fiscale dei debiti, è quindi un intervento composta da diverse strade che i contribuenti, privati cittadini e società ed imprese, possono utilizzare per sanare la propria situazione debitoria con il fisco italiano.

 

In base a quanto previsto dal decreto fiscale 2019 collegato alla nuova Manovra, i contribuenti potranno utilizzare diversi strumenti per fare pace con Equitalia, tali vie di condono fiscale 2019 sono:

  • Saldo e stralcio cartelle è stato approvato con la Legge di Bilancio 2019 ed ora è stato approvato il modello di domanda.

  • Condono cartelle più vecchie fino a 1000 euro affidate all'agente tra il 2000 ed il 2010 approvato, la cancellazione sarà automatica entro il 31 dicembre 2018;

  • Rottamazione ter per cartelle dal 2000 al 2017: approvato con delle migliorie;

  • Definizione agevolata liti fiscali pendenti tributarie: approvata con delle migliorie;

  • Definizione agevolata verbali di constatazione: approvata;

  • Definizione agevolata accertamenti: approvata;

  • Dichiarazione integrativa speciale: è statato cancellato il condono fiscale per le somme non dichiarate, tale misura sarà infatti eliminata dal testo del Ddl fiscale 2019 e al suo posto arriverà invece la nuova sanatoria errori formali, sugli adempimenti fiscali.

  • Sanatoria doganale;

  • Sanatoria e-cig.

Alla luce di queste importanti affermazioni andiamo a vedere la pace fiscale 2019 cos'è e come funziona il condono cartelle Equitalia a chi spetta la definzione agevolata liti tributarie e per quali debiti si può aderire nel 2019 e cosa significa veramente fare pace con il fisco.

 

Pace fiscale 2019 proroga Saldo e stralcio e Rottamazione ter: saldo e stralcio proroga scadenza: è stato approvato dalle Commissioni Bilancio alle Camere, l'emendamento Lega che proroga pace fiscale e Rottamazione ter al 31 luglio.

 

Pace fiscale cos’è, come funziona e a chi spetta?

Cos'è la pace fiscale 2019 come funziona e a chi spetta? Ultime notizie:

La pace fiscale 2019 è la misura chiave contenuta nel decreto fiscale 2019 collegato alla manovra di bilancio.

 

Tale intervento è costituto da un insieme di strumenti  atti fonda sull’impiego di vari strumenti che consentono al contribuente di trovare una soluzione al pagamento/cancellazione dei debiti con Equitalia, Agenzia delle Entrate o altri agenti della riscossione.

 

In pratica ecco che cos'è la pace fiscale 2019:

Il governo all'interno del decreto fiscale 2019 ormai diventato legge, ha previsto una serie di diversi strumenti per mettersi in regola con il fisco che vanno dallo stralcio, cioè il condono cartelle Equitalia per tutti i vecchi debiti affidati dal 2000 a 2010 purché sotto i mille euro alla rottamazione con rateizzazione in 5 anni passando per la pace fiscale con dichiarazione integrativa speciale che consente di dichiarare i redditi omessi, entro un certo limite, ottenendo un consistente sconto sul dovuto.

  • Stralcio del debito con il condono cartelle 2019 più vecchie sotto i 1000 euro: cancellazione automatica di tutte quelle cartelle esattoriali notificate tra il 2000 ed il 2010 al di sotto e fino alla soglia dei mille euro.

  • Pace fiscale saldo e stralcio è entrata in vigore con la legge di Bilancio 2019 con aliquota forfettaria del 16%, 20% e 35%.

  • Rottamazione-ter: terza rottamazione cartelle esattoriali che consente a chi ha già aderito alla precedente rottamazione dei ruoli e ha versato almeno una rata di poter fruire della rottamazione ter e pagare il debito in 18 rate in 5 anni con possibilità di compensazione in caso di crediti PA.

  • Definizione agevolata per i contribuenti che non hanno aderito alle precedenti rottamazioni: approvata;

  • Cancellata la dichiarazione integrativa speciale, al suo posto arriva la nuova sanatoria omessi versamenti e per i piccoli errori formali sugli adempimenti fiscali.

     

  • Pace fiscale liti fiscali tributarie: nuova sanatoria delle liti fiscali pendenti tributarie approvata.

 

Pace fiscale: come funziona la rottamazione cartelle

Rottamazione cartelle esattoriali ter 2019 come funziona nella pace fiscale?

La pace fiscale funziona così:

- iniziamo subito col dire che la pace fiscale non è un condono ma una sorta di maxi rottamazione delle cartelle conosciuta anche con il nome di definzione agevolata dei ruoli.

 

- in cosa consiste la rottazione ter cartelle?

La rottamazione-ter consente ai contribuenti di pagare i debiti fiscali relativi a cartelle affidate tra il 2000 e il 31 dicembre 2017 in 18 rate di pari importo da pagare in 5 anni.

Alle rate sarà applicato un tasso di interesse più piccolo pari al 2% anziché al 4,5% come previsto dalla legge.

 

- quanto si paga con la rottamazione ter 2019? Si paga il tributo senza sanzioni ed interessi.

 

- la pace fiscale consente quindi al cittadino che ha cartelle esattoriali non pagate, di poter stralciare l'intero debito, pagandone solo il tributo omesso.

Tale misura pertanto consente a molte famiglie ed imprese vessate dai debiti, di tornare ad essere subito produttivi e allo Stato italiano, di incassare circa dai 35 ai 60 miliardi.

 

- la Pace fiscale è quindi una misura una tantum necessaria a finanziare la flat tax, il reddito di cittadinanza e tantissime altre operazioni.

Avendo visto quindi pace fiscale cos'è e come funziona nel decreto Collegato alla Legge di Bilancio 2019 la rottamazione ter 2019 andiamo a vedere da quando entra in vigore.

 

Pace fiscale a chi spetta il nuovo condono fiscale 2019 e quando?

Pace fiscale: a chi si rivolge il nuovo condono 2019? In alle ultime notizie, la pace fiscale dei debiti è un provvedimento che sulla carta potrebbe portare nelle casse dello Stato, circa 20 miliardi di extragettito in 2 anni, ma è una misura rivolta a tutti i cittadini ed imprese.

 

Pace fiscale a chi spetta il nuovo condono fiscale 2019? 

Secondo le ultime novità, da noi trattate nell'articolo pace fiscale ultimissime, la misura così come prevista dal contratto di Governo M5s e Lega, spetta a:

  • famiglie;

  • imprese;

  • professionisti;

  • società,

che non hanno pagato tasse e cartelle.

Pace fiscale da quando parte? Il decreto legge sulla pace fiscale è in vigore.


Pace fiscale saldo e stralcio cartelle in base all'Isee:

La pace fiscale saldo e stralcio cartelle esattoriali Equitalia è stata approvata con la Legge di Bilancio 2019 ma solo per omessi versamenti derivati da autoliquidazione e contributi previdenziali.

 

Il saldo e stralcio delle cartelle prevede quindi 3 aliquote e 3 scaglioni di reddito Isee:

  • ISEE inferiore a 8.500 euro: il contribuente paga per la pace fiscale il 16% che è la percentuale minima;

  • ISEE tra 8.501 e 12.500 euro: il contribuente pga per la fino pace fiscale il 20%:ossia l'aliquota intermedia;

  • Isee inferiore 20.000 euro: pace fiscale al 35%: massima,

 

Pace fiscale esempio di calcolo:

Facciamo qualche esempio per capire meglio quanto si paga con la pace fiscale stralcio e saldo cartelle in base all'ISEE.

  • Pace fiscale 16% esempio 1: poniamo il caso di un contribuente che abbia accumulato debiti per 100.000 euro e rientri nella prima fascia, ISEE fino a 8.500 euro, in questo caso per sanare la posizione con il Fisco, dovrebbe pagare la percentuale minima, ossia, il 16% di 100.000 euro, per cui 16.000 euro.

  • Pace fiscale 10% esempio 2: se lo stesso contribuente ha una maggiore disponibilità economica, per cui ha un ISEE 2019 tra 8.501 e 12.500 euro invece, pagherà il 20% di 100.000 euro, per cui 20.000 euro per chiudere la cartella esattoriale.

  • Pace fiscale 35% esempio 3: se sempre lo stesso soggetto ha ancora più disponibilità, ossia un reddito Isee tra il 12.501 e 20.000 euro, pagherà l'aliquota più alta, quella al 35%, per cui nel nostro caso, il 35% di 100.000 euro, ossia 35.000 euro per stalciare e saldare le cartelle.

La pace fiscale secondo quanto affermato dal deputato della Lega, Claudio Borghi, quindi sarà una misura efficace per coloro che a causa della pesante recessione economica non hanno potuto pagare in tutto o in parte le tasse.

 

Borghi poi puntualizza che mentre il condono va ad annullare una grossa sanzione a seguito di un accertamento fiscale o un'omessa dichiarazione, la pace fiscale è per quei contribuenti che sono falliti a causa delle tasse, perché hanno dichiarato tutto ma non sono riusciti a pagare IVA, IRPEF, IRES, IRAP ecc.

 

Ed è proprio in vista dell'entrata in vigore della flat tax che questi piccoli contribuenti verrebbero penalizzati per il solo fatto di non aver potuto pagare le tasse in precedenza.

 

Pace fiscale imprese 2019 saldo e stralcio in arrivo?

In base alle ultimissimi novità, la Lega intende proporre all'interno del decreto Crescita 2019 attualmente alla Camera per la conversione in legge, una proroga rottamazione ter famiglie e persone fisiche al 31 luglio 2019 e un'altra importantissima novità, l'estensione del saldo e stralcio anche alle imprese.

 

La pace fiscale imprese, secondo le prime indiscrezioni, funzionerebbe allo stesso modo di quella proposta per le persone fisiche ma anziché basarsi sull'ISEE per determinare la difficoltà economica nel riuscire a pagare il debito delle cartelle Eqjuitalia non pagate, si utilizza il cd. Indice di liquidità.

 

Indice di liquidità come si calcola? Per calcolare l'indice di liquidità si deve utilizzare la formula utilizzata dall'Agenzia delle Entrate Riscossione per le rateizzazioni, ovvero:

indice di liquidiità = liquidità immediata + liquidità differita/passività correnti.

 

Nella versione originale saldo e stralcio imprese cartelle esattoriali, potevano aderire solo le società con i seguenti requisiti:

A) debiti superiori al 20% del valore della produzione;

B) indice di liquidità inferiore alle seguenti percentuali:

  • fino allo 0,3%: aliquota aliquota 16%;

  • tra lo 0,3% e lo 0,6%: aliquota 20%M

  • tra lo 0,6% e lo 0,8%: aliquota al 35%.

Siamo in attesa di aggiornamenti.

 

Pace fiscale come funziona la definizione liti tributarie:

Nel decreto Pace fiscale, il governo gialloverde, ha provveduto ad introdurre oltre alla rottamazione delle cartelle, il saldo e stralcio, lo stralcio dei debiti fino al 1000 euro, la sanatoria errori formali anche la definizione delle liti tributarie.

 

La pace fiscale liti tributarie prevede quindi la possibibilità per i contribuenti di chiudere le liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate versando una percentuale in base al grado di giudizio e al valore della lite.

Secondo quanto chiarito dall'Agenzia, sono definibili le liti pendenti in ogni stato e grado del giudizio, compreso quello in Cassazione ed anche a seguito di rinvio, purché il ricorso in primo grado sia stato notificato entro il 24 ottobre 2018 e che alla data di presentazione della domanda il processo non si sia concluso con una pronuncia definitiva.

 

Ecco le percentuali previste per la definizione liti fiscali con la pace fiscale 2019:

  • 100% del valore della controversia in caso di soccombenza del contribuente o di ricorso notificato al 24 ottobre 2018 non ancora depositato o trasmesso alla CTP,

  • 90% del valore della controversia in caso di ricorso pendente in primo grado e depositato o trasmesso alla CTP alla data del 24 ottobre 2018,

  • 40% del valore della controversia in caso di soccombenza dell’Agenzia in primo grado,

  • 15% del valore della controversia in caso di soccombenza dell’Agenzia in secondo grado,

  • 5% per le controversie tributarie pendenti in Corte di cassazione al 19 dicembre 2018 per le quali l’Agenzia delle Entrate risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio.

La domanda va presentata entro il 30 maggio 2019.

 

Pace fiscale irregolarità formali: cos'è e come funziona

Che cos'è la Pace fiscale irregolarità formali? E' la possibilità per i contribuenti di sanare le cd. irregolarità formali, ossia tutte quelle irregolarità, infrazioni, inosservanze di adempimenti fiscali di natura puramente formale, che non impattano sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap, e sul pagamento dei tributi.

 

Pace fiscale irregolarità formali come funziona: per regolarizzare gli errori formali, i contribuenti devono effettuare un versamento forfettario della somma di 200 euro per ciascun periodo d’imposta a cui si riferiscono le violazioni, purché commessi fino al 24 ottobre 2018.

 

Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate, la sanatoria irregolartà formali riguarda:

  • irregolarità;

  • infrazioni;

  • inosservanze di obblighi o adempimenti,

di natura formale che non rilevino sulla determinazione della base imponibile, ai fini di:

  • imposte sui redditi;

  • IVA;

  • IRAP;

  • tributi.

Come precisato nel provvedimento del 15 marzo 2019, le violazioni formali che possono essere regolarizzate sono quelle per cui sono competenti gli uffici dell’Agenzia delle entrate ad irrogare le relative sanzioni amministrative, commesse fino al 24 ottobre 2018:

  • contribuente,

  • sostituto d’imposta,

  • intermediario,

  • altro soggetto tenuto ad adempimenti fiscalmente rilevanti.

Con la risoluzione numero 37/E, l'Agenzia delle Entrate ha istituto il codice tributo da utilizzare nel modello F24 per pagare le somme dovute:

  • “PF99” denominato “VIOLAZIONI FORMALI - definizione agevolata - art. 9 del DL n. 119/2018”.

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