Verso la Precompilata

Partite IVA e fattura elettronica: le novità da oggi 1° ottobre 2020

L'Agenzia delle Entrate ha illustrato le modifiche tecniche alle fatture elettroniche in vigore dal 1° ottobre, obbligatorie solo dal 1° gennaio 2021

Partite IVA e fattura elettronica: le novità da oggi 1° ottobre 2020

In vista di una precompilata anche per le partite IVA, cambiano alcune specifiche tecniche per la fattura elettronica.

 

Le novità illustrate in un documento dell’Agenzia delle Entrate relative alle modifiche tecniche contenute nella versione n. 1.6.1 delle specifiche per la compilazione delle fatture elettroniche, potranno essere adottate dal 1° ottobre fino al 31 dicembre 2020 in via facoltativa, per diventare obbligatorie a partire dall’inizio del nuovo anno.

 

Vediamo insieme quali sono le principali novità per la compilazione delle fatture elettroniche.

 

Fattura elettronica: cambiano le codifiche “TipoDocumento” e “Natura”

A partire dal 1° ottobre i titolari di partita IVA che emettono fattura elettronica dovranno adeguarsi a nuove regole riguardo alla compilazione della e-fattura, avranno tempo tre mesi fino al 31 dicembre 2020, dopo di che le modifiche diventeranno obbligatorie.

 

Durante questo periodo di prova il Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, Sdl, che riceve le fatture elettroniche accetterà sia i documenti emessi sulla base dello schema previsto nelle specifiche tecniche 1.5 che su quello previsto dalla versione 1.6.1.

 

Si tratta soprattutto di nuovi schemi e nuovi controlli, per rendere più puntuali le codifiche “TipoDocumento” e “Natura”, con nuovi codici più dettagliati che serviranno poi a fornire indicazioni utili alla compilazione della precompilata IVA.

 

e-Fattura: 18 codici per file XML

Le modifiche tecniche contenute nella versione n. 1.6.1, illustrate dall’Agenzia delle Entrate, riguardano principalmente il campo “Tipo Documento” del file XML, dove diventano 18 i codici istituiti per individuare più chiaramente la tipologia di documento trasmesso al Sdl.

 

I valori ammessi sono i seguenti:

  • TD01 Fattura;

  • TD02 Acconto/Anticipo su fattura;

  • TD03 Acconto/Anticipo su parcella;

  • TD04 Nota di Credito;

  • TD05 Nota di Debito;

  • TD06 Parcella;

  • TD16 Integrazione fattura reverse charge interno;

  • TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero;

  • TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari;

  • TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72;

  • TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93);

  • TD21 Autofattura per splafonamento;

  • TD22 Estrazione beni da Deposito IVA;

  • TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA;

  • TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a);

  • TD25 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b);

  • TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72) 80;

  • TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa. 

 

Fattura elettronica: codici "Natura" più dettagliati

Nuove e più dettagliate codifiche anche all’interno della sezione Dati Generali Documento, relative alla ritenuta con i seguenti codici “Natura” per le operazioni esenti IVA:

  • RT01 Ritenuta persone fisiche;

  • RT02 Ritenuta persone giuridiche;

  • RT03 Contributo INPS;

  • RT04 Contributo ENASARCO;

  • RT05 Contributo ENPAM;

  • RT06 Altro contributo previdenziale.

 

Inoltre, per le fatture ordinarie, semplificate e transfrontaliere, viene meno l’obbligo di indicare l’importo dell’imposta di bollo pagata all’interno del campo DatiBollo, tanto si conosce esattamente il valore che è sempre uguale, pari a 2 euro.

 

Novità partite IVA già in Legge di Bilancio 2021

Questi cambiamenti servono soprattutto a predisporre le informazioni utili all’Agenzia delle Entrate per compilare quella che nel tempo diventerà una dichiarazione dei redditi precompilata per le partite IVA.

 

Il sogno del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, non è solo quello di tagliare l’Irpef 2021 per tutti ma anche di mettere in piedi un nuovo sistema di pagamento delle tasse per gli autonomi titolari di partite IVA, visto che l’attuale sistema di saldi ed acconti non è più sostenibile.

 

I limiti dell’attuale sistema si sono resi più evidenti con la pandemia, ecco perché si sta studiando un nuovo metodo di cassa, denominato cash flow tax, che punta al pagamento mensile o trimestrale delle tasse sulla base di quanto effettivamente incassato.

 

Una vera e propria rivoluzione per i quasi 5 milioni di titolari di partite IVA che prevede anche la deducibilità immediata degli investimenti in beni strumentali al posto degli attuali ammortamenti per incentivare gli investimenti.

 

Le prime novità per le partite IVA potrebbero arrivare già con la Legge di Bilancio 2021, perché di certo c’è solo che la Riforma del Fisco 2021 sarà graduale ed autofinanziata.

 

Per ora l’idea è quella di iniziare il cambiamento epocale con un nuovo calcolo Irpef per 1,8 milioni di imprese minori in contabilità semplificata, per 1,2 milioni di persone fisiche in regime di vantaggio e forfettario e per 800 mila lavoratori autonomi, solo in un secondo momento si potrà allargare la platea dei beneficiari.

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