Cancellazione partite Iva inattive 2020: chiusura senza sanzioni

Cancellazione partite iva inattive 2020 chiusura d'ufficio Agenzia delle entrate per quelle dormiente da più di 3 anni senza sanzioni, modello e costi

Cancellazione partite Iva inattive 2020: chiusura senza sanzioni

Cancellazione partite iva inattive 2020: la chiusura d’ufficio da parte Agenzia delle Entrate senza sanzioni è stata una delle novità introdotte dal nuovo Decreto 193/2016 durante l'esame alla Camera e poi approvato in via definitiva.

 

In base al decreto, se sei titolare di una partita inattiva da almeno 3 anni, è prevista la sua chiusura da parte dell’Agenzia delle Entrate senza l’applicazione della relativa sanzione per l’omessa comunicazione.

Rimane ferma la possibilità per il contribuente, di evitare la chiusura d’ufficio della sua Partita IVA, rispondendo alla comunicazione ufficiale delle Entrate.

 

Vediamo quindi cos’è e come funziona la cancellazione delle partite iva inattive e le altre novità contenute nel decreto Semplificazioni.

Previsto anche il bonus commercianti 2020 per chi chiude l'attività è diventato strutturale.

 

Partite IVA inattive 2020:

Partite IVA inattive 2020: Con il decreto 193/2016 collegato alla precedente Legge di Bilancio, il Governo, ha approvato un'importante novità riguardante le Partite IVA inattive.

In base al suddetto decreto, sono state introdotte 2 importanti novità rispettivamente al 44 e 45 dell’articolo 7-quater del Dl 193/2016:

  • Modifica dell'attuale procedura di chiusura delle partite Iva inattive, prevista dall’articolo 35, comma 15-quinquies, del Dpr 633 del 1972. Con il decreto 193/2016, viene introdotta una nuova procedura che prevede che l'Agenzia delle entrate sulla base dei dati contenuti nella banca dati tributaria, individui i titolari di partita IVA che pur obbligati, non hanno provveduto a presentare la dichiarazione di cessazione attività, comunicando loro la cessazione d'ufficio della posizione IVA. Nei successivi 30 giorni, il contribuente può comunicare eventuali errori o richiedere chiarimenti.

  • Eliminazione delle sanzioni per la mancata dichiarazione di cessazione attività, ai sensi dell’articolo 5, comma 6, primo periodo, del Dlgs 471 del 1997. Il nuovo decreto elimina quindi le sanzioni previste per chi omette di presentare la comunicazione di cessazione di attività a fini Iva, che variano oggi da 500 e 2.000 euro mentre se si paga entro 30 giorni dalla comunicazione dell'Agenzia delle Entrate, la sanzione è ridotta a 167 euro.

In altre parole, le partite Iva inattive da 3 anni, verranno chiuse e cancellate dalle Entrate senza alcuna sanzione per il titolare, per cui il contribuente, non dovrà pagare la sanzione di 500 euro, o la riduzione a 167 euro per i pagamenti pervenuti entro 30 giorni dalla notifica. 

 

Cancellazione partite iva inattive 2020 senza sanzioni:

I titolari di Partita IVA che non hanno provveduto a chiudere la loro posizione, secondo le modalità prescritte dalla normativa vigente, godranno di un importante beneficio: la chiusura d’ufficio della Partita IVA inattiva, da parte dell’Agenzia delle Entrate, senza sanzioni.

 

La cancellazione delle Partite IVA inattive 2020 senza sanzioni, consente ai contribuenti che hanno dimenticato di chiuderla, di non pagare alcuna multa, a differenza di quanto è avvenuto fino ad oggi.

 

Fino adesso, infatti, l'Agenzia, ha provveduto ad inviare a migliaia di contribuenti “titolari di Partite IVA dormienti o inattive" una comunicazione ufficiale, attraverso la quale informava i contribuenti che la mancata cancellazione della Partita IVA inattiva da più di 3 anni, comportava la sua chiusura d'ufficio e la sanzione pari a 516 euro, a causa dell'omessa comunicazione di chiusura attività, dovuta alla mancata presentazione della dichiarazione di cessazione attività a seguito della comunicazione di cui all’articolo 35, comma 15-quinquies del DPR 633/1972”.

 

Ora grazie al decreto Partite IVA inattive, c'è la possibilità di chiudere la partita IVA inattiva senza alcuna sanzione per il titolare. In questo modo, il contribuente, non dovrà pagare la sanzione di 516 euro, o la riduzione di 172 euro per i pagamenti pervenuti entro 30 giorni dalla notifica.

 

Chiusura partita Iva inattiva come si fa oggi nel 2020? Modello cessazione e costi:

Grazie al Decreto Semplificazioni, le Partite IVA inattive verranno chiuse d'ufficio senza applicare sanzioni ai relativi titolari. Ma come dovrebbe essere chiusa la Partita IVA? Qual è la giusta procedura da seguire?

 

Come si chiude una Partita IVA 2020? Quale modello si deve usare? La chiusura di una partita IVA comporta una serie di adempimenti obbligatori per il titolare, che se non vengono eseguiti nei successivi 3 anni, comportano la chiusura d’ufficio della Partita IVA inattiva e la relativa sanzione.

 

Per cui il titolare, per chiudere la partita Iva, deve utilizzare obbligatoriamente la ComUnica Regstro Imprese, qualora l’attività sia stata aperta dopo il 2010, mentre occorre presentare all’Agenzia delle Entrate, il modello variazione dati o cessione attività ai fini Iva delle persone fisiche, precompilato entro 30 giorni dall’evento di variazione o cessazione.

 

Tale modello AA9/12, va quindi utilizzato se si tratta di una ditta individuali, di lavoro autonomi, professionisti anche dello spettacolo e artisti mentre si utilizza il modello AA7/10 se la chiusura/cessazione Partita IVA riguarda soggetti diversi da persone fisiche, per cui Società di capitali, per azioni, SRL, SAS, associazioni che non hanno l’obbligo di iscrizione al registro delle Impresa o al Rea. 

 

Quali sono i costi per chiudere la Partita IVA? Non sono previsti costi per la chiusura della Partita IVA, fatta eccezione per la cancellazione dal Registro delle Imprese, ma solo se si è obbligati all’iscrizione. Tali costi sono:

  • Diritti di segreteria (Iscrizione, modifica e cessazione);

  • Modello R su supporto cartaceo (per le Associazioni, Fondazioni, Comitati, altri Enti non societari, Unità Locali di imprese estere) Euro 23,00;

  • Modelli UL e S5 per via telematica Euro 30,00;

  • Su supporto informatico digitale Euro 50,00;

  • Società semplice Euro 18,00;

  • Imposta di bollo non prevista.

 

Avvenuta cessazione Partita IVA: come e dove verificarla?

Una volta chiusa la Partita IVA, aver cessato la propria attività, o, essersi visti chiudere d'ufficio la partita Iva inattiva, l’ex titolare, ma in generale tutti i contribuenti, possono verificare l'avvenuta cessazione Partita IVA, tramite il servizio gratuito offerto dall’Agenzia delle Entrate.

 

Tale servizio, permette quindi di verificare la validità di una partita Iva, lo stato di attività, la denominazione, i dati anagrafici del titolare o la sua chiusura. 

Per verificare se la partita Iva è stata cessata: Verifica Partita IVA.

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