Le stime della Fitch

PIL Italia 2020, Fitch taglia stime a -10% e prevede rimbalzo dal 2021

Gli analisti di Fitch hanno tagliato il Prodotto Interno Lordo italiano (PIL), portando la stima per il 2020 a -10 ma prevedono un rimbalzo nel 2021 e 2022

PIL Italia 2020, Fitch taglia stime a -10% e prevede rimbalzo dal 2021

Peggiorano le previsioni di Fitch sull’economia mondiale, travolta dallo tsunami covid-19 in modo simmetrico. Il peggio è alle spalle a meno che non si verifichi una seconda ondata di contagi. In tal caso in Italia il rischio fallimento delle imprese triplicherebbe.

 

Fitch ha abbassato la propria previsione di crescita del Pil italiano nel 2020 a -10%, dalla precedente stima di -9,5%. Ma ha alzato la previsione per il 2021 al 5,4%, dalla precedente stima del 4,4%.

 

I nuovi dati sono contenuti nel rapporto Global Economic Outlook di settembre, in cui si spiega che questo "riflette il punto più basso di partenza per le attività e l'annuncio di uno stimolo fiscale aggiuntivo a livello nazionale".

 

PIL 2020, Fitch taglia stime Italia a -10%

L’agenzia di rating americana ha già colpito pesantemente l’Italia, declassando il rating sovrano a BBB-, un gradino sopra il livello spazzatura, mettendo in dubbio la capacità del BelPaese di ripagare i debiti.

 

Gli analisti di Fitch hanno poi tagliato il Prodotto Interno Lordo italiano (PIL), portando la stima per il 2020 a -10 da -9,5%. Fortunatamente le previsioni per il 2021 sono per un rimbalzo, al 5,4%.

 

Ma l’Italia non è sola in questo scenario oscuro. Fitch ha tagliato anche le stime di crescita del PIL mondiale. Le previsioni per il 2020 sono per una contrazione dell’economia.

 

Tale decisione, spiega l’agenzia di rating americana, è stata presa alla luce di “un allargamento dello shock provocato dalla pandemia di coronavirus, shock che sta ora mostrando la sua effettiva portata”.

 

La situazione economica tenderà a migliorare. “L’attività economica ha raggiunto il punto più basso e può ricominciare a salire“, ha osservato Fitch sulla base delle ultime statistiche macroeconomiche diffuse da Stati Uniti ed Europa.

 

PIL Italia 2021 e 2022:

L'agenzia di rating alza le stime del PIL Italia a partire dal prossimo anno:

  • PIL Italia 2021 passa da +4,4% a +5,4%.

  • PIL Italia 2022 aumento del 2%.

Per quanto riguarda i consumi, Fitch stima una contrazione del 9,8% nel 2020 seguita da un rimbalzo a +5,6% nel 2021, mentre l tasso di disoccupazione dovrebbe salire all'11,4% nel 2020 e all'11,7% nel 2021.

 

Gli ultimi dati sul PIL 2020 nel Mondo

PIL 2020, brusca frenata in Europa, USA e Giappone

Non andranno meglio le cose in Europa. Fitch ha aggiornato le stime per il 2020 indicando una frenata del PIL nel Vecchio Continente pari al -8,2% dal -7% previsto antecedentemente.

 

Peggiora la view sul PIL della Spagna, indicato in calo del 9,6% dal -7,5% della stima precedente. Identica situazione per la Francia, con la previsione peggiorata a -9% da -7% mentre la caduta del PIL inglese è prevista al -7,8% da -6,3%.

 

Un po’ meno pesante la contrazione del PIL prevista negli USA, pari al -5,6%.

 

La Cina manterrà con molta probabilità il segno più, registrando una crescita dell’economia dello 0,3%. In calo invece il PIL giapponese del 3,2%.

 

La via verso i livelli pre-crisi sarà lunga, con le perdite di posti di lavoro e i fallimenti visti durante il lockdown che contribuiranno a provocare danni duraturi alla domanda e all’offerta”, spiega Fitch mostrandosi preoccupata anche per una possibile seconda ondata del virus.

 

Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi “nuovi e più ampi lockdown nel corso dell’anno, provocherebbero ricadute ancora peggiori”. Il Pil mondiale potrebbe arrivare a segnare una contrazione del 9%, con quello di Stati Uniti ed Europa attorno al -12%.

 

Segnali positivi per il 2021

Con molta probabilità i numeri del 2020 saranno deprimenti ma ci si attende un vigoroso rimbalzo nel 2021, a compensare parzialmente parte delle perdite da covid-19 dell’anno precedente.

 

Secondo le stime di Fitch l’economia mondiale salirà del 5,1% nel 2021, mostrandosi un po’ più debole negli Stati Uniti d’America, dove le previsioni sono per un +4%, e un po’ più forte in Europa (+4,4%). Bene anche Cina +7,9% e Giappone +3,2%.

 

Con seconda ondata covid-19 triplicherebbero i fallimenti delle imprese

Secondo gli esperti una seconda ondata di contagi potrebbe far triplicare il rischio fallimento delle imprese italiane, portando il dato dal 4,9% attuale al 15,5%.

 

Ad essere maggiormente colpite sarebbero le imprese del settore costruzioni, con il 22% delle chiusure per fallimento, seguite da hotel e ristoranti con il 19,1% e dai servizi con il 18,9%.

 

La probabilità che ciò accada è bassa, osservano gli analisti di Cerved Rating Agency, ma purtroppo è possibile.

 

Farmacie, industria alimentare e commercio al dettaglio alimentare, resisterebbero molto meglio ad un secondo impatto covid-19.

 

A livello geografico sarebbe il Mezzogiorno a pagare il prezzo più caro in termini di imprese, con chiusure pari al 17,8% dal 9,3%.

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