Processo civile telematico 2019: come funziona il deposito atti online

Processo civile telematico PCT servizio online che consente di visualizzare inviare e depositare atti online attraverso Polisweb e un Punto di Accesso

Redazione
di Redazione
13 settembre 2019 15:00
Processo civile telematico 2019: come funziona il deposito atti online

Il processo civile telematico PCT  2019 è una nuova forma di processo civile con norme diverse rispetto a quello tradizionale ma più veloce e semplice grazie alla maggiore cooperazione tra il Ministero della Giustizia, Tribunale, notai e avvocati, professionisti e cittadini.

 

Il PCT è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2013, che ha previsto che a partire dal 30 giugno 2014 tutti gli atti e documenti siano elaborati e trasmessi digitalmente.

 

Processo civile telematico: cos'è e come funziona?

Che cos'è il processo civile telematico? 

  • Il processo civile telematico PTC non è altro che un  processo civile con regole diverse da quello tradizionale.

  • Il Processo Civile Telematico pertanto diventa più efficace e tempestivo nei tempi e nelle procedure, perché si avvale di strumenti telematici che il personale di cancelleria, giudici, ufficiali giudiziari, Avvocatura della Stato e delle amministrazioni pubbliche, e privati, avvocati e notai coinvolti nel processi devono utilizzare obbligatoriamente a partire dal 30 giugno 2014.

Come funziona il processo civile telematico?

  • Il nuovo PCT funziona attraverso collegamenti ipertestuali ed elettronici, che servono per la consultazione, invio e deposito di atti, elaborati e contenuti in una sorta di maxi banca dati, chiamata Polisweb al quale gli interessati possono accedervi tramite Punto di Accesso e previa iscrizione. 

  • Pertanto, un avvocato o un notaio, che deve consultare un atto accede a Polisweb mediante la propria smart card collegata al pc tramite apposito lettore e digitando il PIN di sblocco card. Tale operazione, pertanto, consente l'identificazione dell'avvocato o del notaio e l'accesso al sistema come soggetto autorizzato.

L'accesso alla piattaforma Polisweb consente quindi di poter consultare i registri di cancelleria e nello specifico i dati dei procedimenti in cui risulta coinvolto, esaminare gli atti processuali, verificare scadenze ed adempimenti, monitorare lo scioglimento di una riserva o il deposito di un provvedimento del giudice; ecc

 

Con la stessa procedura, è anche possibile consultare il fascicolo processuale elettronico e dei provvedimenti del giudice, ed eventualmente scaricare in download la copia di tutto il fascicolo processuale e dei provvedimenti del giudice, da qualsiasi luogo collegato in internet.

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Cosa cambia con il PCT?

Processo telematico cosa cambia? Con l'introduzione del processo civile telematico PCT cambia la procedura per la consultazione, invio e deposito atti che d'ora in poi, ossia, dal 30 giugno 2014, avviene tramite il sistema chiamato "PolisWeb".

 

A Polisweb possono accedere tutti gli avvocati e praticanti iscritti all'albo, notai ecc, previa iscrizione e una serie di tecnologie informatiche che consentono l'accesso come ad esempio la smart card, firma digitale, un pc, connessione internet.

 

Il processo telematico diventa quindi in tempo reale, grazie alla possibilità di consultare gli atti depositati dalle parti o dal giudice, depositare documenti redatti su supporto informatico.

 

Processo civile telematico 2019: cosa serve per accedere al Punto di accesso?

Processo telematico cosa serve per accedere al punto di accesso? Per accedere a Polisweb e poter visualizzare, inviare e depositare gli atti processuali online, l'avvocato o il notaio, deve accedere  ai servizi tramite Punto di Accesso tramite Lextel o con altri Punti di accesso censiti dal Ministero della Giustizia. 

 

Per consultare la lista Punti di Accesso autorizzati dal Ministero di Giustizia andare al seguente indirizzo web: Lista Punti di Accesso processo telematico Ministero Giustizia.

Ma cosa serve per accedervi? Bisogna innanzitutto disporre di un indirizzo di Posta elettronica certificata (PEC) per inviar e ricevere messaggi di testo e allegati validi legalmente al pari di di una raccomandata A/R. Oltre alla PEC, per accedere al PDA è necessario avere una firma digitale che consenta di firmare digitalmente un documento, attraverso l'utilizzo di un Token, ossia, di una chiavetta Usb o smart card con microchip.

 

All'interno di questi due dispositivi, è inoltre contenuto anche un secondo certificato, di  autenticazione, che consente di associare il dispositivo a chi lo utilizza ai fini del riconoscimento su internet. 

Un altro strumento essenziale ai fini del processo telematico, è il software chiamato Redattori atti che consente la creazione della c.d. busta telematica con la quale inviare gli atti e gli allegati creati sempre digitalmente, da depositare presso la Cancelleria. 

Per vedere l'elenco dei redattori atti disponibili gratuitamente, censiti dal Ministero della Giustizia, si invita a visitare il seguente indirizzo: elenco software gratuiti per deposito atti processo telematico.

 

Processo telematico deposito atti online:

Il processo telematico deposito atti online riguarda l'obbligo a partire dal 30 giugno 2014 di formare e depositare gli atti di un processo civile per via telematica.

 

La gestione dei servizi di deposito atti processuali, è fornito dalla piattaforma Polisweb che per farlo necessita di diverse fasi e passaggi che sono:

Redazione dell'atto.

  • Trasformazione nel formato previsto (.xml o .pdf).

  • Sottoscrizione atto e documenti con la firma digitale.

  • Creazione della busta telematica.

  • Inserimento degli allegati e dell'atto all'interno della busta telematica.

  • Cifratura della busta.

  • Invio PEC della busta telamatica contentente atto e documenti in formato elettronico.

In particolare, alcuni di questi passaggi, vengono effettuati in automatico dal software chiamato “redattore” mentre altri vengono predisposti dall'avvocato come ad esempio il primo, la redazione dell'atto che può avvenire in due modi:

  • attraverso programmi di videoscrittura come Word o Open Office;

  • utilizzando un proprio programma videoscrittura con funzioni di formattazione, composizione, correzione ortografica, etc. In entrambi i casi, è comunque possibile utilizzare appositi modelli precompilati adattabili e personalizzabili.

Tra i procedimenti immediatamente attivi per il processo telematico, c'è il ricorso per decreto ingiuntivo, per il quale, è già possibile compilare online i moduli con le informazioni relative ai procedimenti , ovvero, nome delle parti, importi, documenti ecc. In questo caso, quindi l’atto va redatto in uno dei formati richiesti .xml o .pdf, e va sottoscritto con la firma digitale dopodiché, si procede a creare una busta elettronica contenente l’atto ed altri eventuali documenti come ad esempio la nota iscrizione a ruolo ecc redatta sempre in forma digitale.

 

La busta poi deve essere cifrata con la chiave pubblica dell’Ufficio giudiziario al quale viene inviato l’atto per il deposito, per questo passaggio però la chiave pubblica dell’Ufficio destinatario non è ancora automatica e deve essere inserita manualmente, per cui va scaricata dal sito del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo Processo civile telematico Giustizia.

 

Svolti tutti questi passaggi, la PEC con cui spedire per via telematica la busta con l'atto da depositare, è pronta per essere inviata. Per cui basta accedere al Punto di Accesso, tramite identificazione e procedere all'invio PEC al Gestore Centrale che inoltrerà il messaggio al Gestore Locale dell’Ufficio giudiziario presso il quale deve avvenire il deposito dell'atto. Il messaggio di posta elettronica inoltrato al server del Gestore Centrale, viene preso in carico e rinviato al mittente tramite il punto di accesso. Tale messaggio di ritorno, ha quindi valore legale in quanto l'atto è considerato depositato a far data della ricezione del messaggio. Il Gestore Locale a sua volta, decodifica il contenuto del messaggio e verifica la correttezza e la completezza dell’atto, e lo associa al procedimento corretto. Terminati i controlli, se l'esito è positivo il Gestore Locale provvede ad inoltrare al Gestore Centrale un messaggio che convalida definitivamente la procedura telematica di deposito dell’atto giudiziario.

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