Regime di cassa 2020: imprese minori in contabilità semplificata

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Regime di cassa 2020: imprese minori in contabilità semplificata

Il Regime di cassa 2020 è stata una delle novità introdotte con la Legge di Bilancio di due anni fa per le imprese minori.

 

Tale regime che prevede l’introduzione di una contabilità per cassa per le imprese in regime contabile semplificato, consente ad alcuni categorie di lavoratori di poter pagare le tasse solo su ciò che è stato effettivamente incassato, a prescindere dalla competenza economica.

 

Ciò significa che se un artigiano emette una fattura a marzo 2020 ma il pagamento effettivo della suddetta avviene 8 mesi più tardi, l’artigiano paga le imposte solo al momento dell’incasso effettivo e non da quando ha emesso la fattura.

 

Vediamo ora nel dettaglio i seguenti punti:

  • Chi sono i soggetti che devono adottare il regime di cassa 2020;

  • Come si calcola il reddito per le imprese minori nel regime di cassa;

  • Quali sono gli obblighi contabili regime di cassa 2020:

    • Tenuta dei registri degli incassi e dei pagamenti;

    • Tenuta dei soli registri IVA;

    • Tenuta dei soli registri IVA e presunzione di incasso e pagamento.

 

Regime di cassa 2020: cos'è?

Una tra le più importanti novità introdotte dalla Legge n. 232/2016, è stata quella che ha previsto l’introduzione del cd. Regime di cassa per i contribuenti in contabilità semplificata che di fatto ha così equiparato le piccole imprese ai professionisti, permettendo anche a loro di determinare il reddito secondo il principio di cassa, ossia, sulla base dei ricavi effettivamente incassati durante l’anno e ai costi effettivamente pagati.

 

Le imprese minori in contabilità separata, ai fini di calcolo del reddito, non devono più applicare il principio di competenza economica che prescindeva dal momento di incasso/pagamento delle fatture.

 

In altre parole, con il regime di cassa 2020, non c’è un abbassamento delle tasse da pagare ma solo un nuovo meccanismo contabile che potrebbe favorire solo una parte di contribuenti che hanno tempi lunghissimi di incasso dei crediti e che si trovano sempre a pagare imposte su ricavi che devono ancora essere effettivamente incassati. 

 

Inoltre, l’obbligo del regime di cassa 2020, per coloro che non godono di alcun beneficio, porterà solo ad un aumento del numero di adempimenti fiscali obbligatori e di conseguenza ad un aumento dei costi di gestione amministrativa e di tenuta contabile.

 

Regime di cassa 2020 per chi è obbligatorio?

Il regime di cassa 2020 è obbligatorio per le imprese minori, ossia, quelle imprese in possesso dei requisiti per la tenuta della contabilità semplificata ma senza opzione per il regime ordinario.

 

Pertanto, il regime per cassa 2020 è obbligatorio per:

  • Imprese individuali;

  • Società di persone;

  • Enti non commerciali,

che nell’anno precedente non hanno superato i seguenti limiti di ricavi:

  • euro 400.000 per chi svolge attività di prestazioni di servizi;

  • euro 700.000 per chi svolge tutte le  altre attività.

Per verificare quindi il regime contabile da applicare dal 2018, il contribuente, deve controllare l’ammontare dei ricavi percepiti nel corso del 2017 ragguagliarli nel caso in cui l’attività fosse stata aperta in corso d’anno.

 

Come si calcola il reddito nel regime di cassa 2020?

Calcolo reddito regime di cassa 2020: il calcolo del reddito imponibile per i contribuenti in contabilità semplificata obbligati ad applicare il regime di cassa, va determinato confrontando i ricavi, rilevati in base all’art. 85 del Tuir + l’ammontare degli altri proventi, come utili, dividendi e interessi, elencati all’art. 89 del Tuir, percepiti nel periodo di imposta, con le spese (costi strumentali all’esercizio d’impresa) sostenute nel stesso periodo.

 

Ecco un esempio su come si calcola il reddito nel regime di cassa 2020 imprese minori in contabilità semplificata:

 

Ricavi + Utili + Proventi immobiliari +/- Componenti straordinarie positive o negative +/- Passività - Rimanenze - Ammortamenti = reddito imponibile.

 

Obblighi contabili regime di cassa 2020:

L’impresa minore in contabilità semplificata che accede al regime di cassa 2020 a partire dal 1° gennaio 2020 o successivamente, deve eseguire alcuni aggiustamenti contabili ed adempiere ad alcuni obblighi contabili al fine di adeguare il sistema contabile alla nuova normativa.

Ecco quali sono i nuovi obblighi contabili del nuovo regime di cassa  3 sono le possibili alternative:


A) Tenuta dei registri degli incassi e dei pagamenti: il nuovo comma 2 dell’art. 18, prevede che il soggetto in contabilità semplificata debba annotare cronologicamente, in un apposito registro, i ricavi percepiti. 

Per ciascun incasso, il contribuente è tenuto ad indicare:

  • L’importo;

  • I dati generali, l’indirizzo e il comune di residenza anagrafica di chi ha effettuato il pagamento;

  • Estremi della fattura o altro documento emesso.

In un altro registro andranno invece annotate cronologicamente in base alla data di pagamento, tutte le spese sostenute nell’esercizio, indicando le stesse informazioni. In questi stessi registri, il contribuente, dovrà annotare, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi, ossia, 30 settembre per il modello Redditi, tutti gli altri componenti positivi e negativi di reddito come ad esempio gli ammortamenti.

 

B) Tenuta dei soli registri IVA: il comma 4 dell’art. 18, offre la possibilità alle imprese minori, di derogare la regola della tenuta dei registri incassi e pagamenti, se:i registri Iva sono integrati con la separata annotazione delle operazioni non soggette a registrazione a fini Iva. In caso di tenuta dei soli registri IVA, se l’incasso o il pagamento non avviene nello stesso anno in cui c’è la registrazione della fattura, nei registri va indicato l’importo complessivo dei mancati incassi o pagamenti e le relative fatture.

 

C) Tenuta dei soli registri IVA e presunzione di incasso e pagamento: il nuovo comma 5 dell’articolo 18, offre la possibilità ai contribuenti di scegliere un’opzione della durata di 3 anni, che consente di tenere i registri IVA senza operare annotazioni relative ad incassi e pagamenti purché vi sia una separata annotazione delle operazioni non soggette a registrazione Iva. 

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