Reddito di inclusione 2020: obblighi, sanzioni, progetto ReI

Reddito di inclusione sanzioni e obblighi progetto personalizzato REI per le famiglie beneficiarie, cause di revoca e motivi di decadenza dal beneficio

Reddito di inclusione 2020: obblighi, sanzioni, progetto ReI

Reddito di inclusione 2020 sanzioni e obblighi progetto personalizzato REI: cosa succede a cittadini che fruiscono del REI se non rispettano gli obblighi e le regole?

 

Forse non tutti lo sanno ma oltre al dover rientrare entro determinati requisiti, la famiglia beneficiaria deve anche osservare degli obblighi e gli obiettivi fissati dal cd. progetto personalizzato che sono condizione primaria per continuare a ricevere il contributo economico mensile.

 

La mancata osservanza delle regole del patto e degli obblighi previsti, infatti, fa scattare nei confronti del cittadino beneficiario, diverse sanzioni reddito di inclusione quali: decurtazione, sospensione fino alla revoca del beneficio.

 

Reddito di inclusione 2020 novità:

per effetto della legge di bilancio, dallo scorso 6 marzo, il reddito di inclusione è stato inglobato al Reddito di cittadinanza, per maggiori informazioni  leggi la nostra guida su reddito di cittadinanza 2020 requisiti e domanda reddito di cittadinanza Inps.

A partire da tale data, i beneficiari del Rei, possono decidere se passare alla nuova misura.

 

Reddito di inclusione 2020: il sussidio contro la povertà

Reddito di inclusione è il sussidio universale contro la povertà in vigore in Italia prima del Reddito di cittadinanza.

 

In diversi articoli avevamo già parlato dei requisiti reddito di inclusione, ossia delle condizioni necessarie per accedere al beneficio nel momento della presentazione del modulo reddito di inclusione domanda e durante l'erogazione dei contributi attraverso la cd. carta REI, ossia, la carta elettronica emessa da Poste Italiane su indicazione dell'Inps dopo la verifica dei requisiti. 

 

Su un altro articolo, invece, abbiamo trattato del reddito di inclusione Inps modulo approvato e pubblicato dall'Istituto al fine di consentire ai cittadini di richiedere presso i punti di accesso individuati dal Comune di residenza, il modulo domanda REI e i documenti necessari.

 

Detto ciò, andiamo a vedere di cosa parleremo nell'articolo di oggi: reddito di inclusione sanzioni e gli obblighi del patto personalizzato ReI.

 

Dal 6 marzo 2019, il REI non è più richiedibile in quanto sostituito dal reddito di cittadinanza. Si ricorda che i già beneficiari REI, possono scegliere se rimanere nel REI o passare al RdC.

 

Progetto personalizzato REI cos’è?

Che cos’è il progetto personalizzato REI?

Il progetto personalizzato reddito di inclusione, sulla base della circolare INPS n. 172 del 22 novembre 2017, è una sorta di patto previsto dall’articolo 6 del decreto legislativo n. 147 del 15 settembre 2017 "recante disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà" pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 240 del 13 ottobre del 2017, ed emanato in attuazione della legge delega 15 marzo 2017, n. 33, contenente "norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali", tra il cittadino beneficiario, il Centro per l'Impiego, l'Inps ed il Comune.

 

Una volta presentata la domanda REI, il cittadino, è chiamato entro 25 giorni dal Comune per un colloquio conoscitivo, a quali ne succederanno degli altri, al fine conoscere l'intero nucleo familiare, i suoi bisogni, le sue necessità e le condizioni e gli interventi da mettere in campo per far uscire la famiglia dalla situazione di povertà e di esclusione sociale.

 

Il Progetto personalizzato, quindi non riguarda solo il titolare della carta REI ma tutta la famiglia e prevede specifici impegni, regole ed obblighi da osservare ed obiettivi da perseguire.

 

Reddito di inclusione: come funziona il progetto personalizzato REI?

Come funziona il progetto personalizzato REI?

Il progetto personalizzato REI funziona in modo analogo al progetto personalizzato SIA, il ché significa che il progetto è formulato e redatto dai servizi sociale del Comune che operano in sede con il Centro per l'impiego, i servizi sanitari e le scuole ed Onlus, sulla base della valutazione dei bisogni della famiglia. Tale valutazione da svolgersi entro 1 mese, si basa nello specifico, prendendo in considerazione diversi aspetti:

  • condizioni personali e sociali;

  • situazione economica;

  • situazione lavorativa e il profilo di occupabilità;

  • educazione, istruzione e formazione;

  • condizione abitativa;

  • reti familiari, di prossimità e sociali.

Sulla base della valutazione, vengono prefissati gli obiettivi del Progetto REI:

  • obiettivi e risultati che si intende raggiungere al fine di superare la condizione di povertà, l'inclusione sociale e l’inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro;

  • interventi e servizi di cui ha bisogno la famiglia in più al ReI;

  • tutti gli obblighi che la famiglia deve adempiere al fine di mantenere il ReI.

Si ricorda inoltre che nel caso in cui dopo la valutazione preliminare dovesse emergere che la situazione di povertà e di esclusione sociale, sia dipesa dalla mancanza di lavoro, il Progetto personalizzato REI è sostituito dal Patto di servizio o dal Programma di ricerca intensiva di occupazione promosso dal Centro per l'Impiego, inoltre il ReI è compatibile anche con l'assegno di ricollocazione.

Una volta pronto Il Progetto questo deve essere firmato dai componenti del nucleo familiare entro 20 giorni lavorativi dalla conclusione dell'analisi preliminare che ha consentito l'individuazione di soluzioni a problemi specifici, o complessi, della famiglia.

 

In assenza di sottoscrizione del progetto, il ReI non può essere erogato, per il quale, il beneficio economico del reddito di inclusione, è erogato per un massimo di 6 mesi anche in caso di mancata sottoscrizione del progetto.

Una volta sottoscritto il progetto sulla base della  valutazione multidimensionale del bisogno, i servizi sociali del Comune, inviano un'apposita comunicazione all'INPS per l'ok all'erogazione del contributo spettante.

Vi ricordiamo inoltre che dal 6 marzo il reddito di inclusione viene assorbito dal nuovo reddito di cittadinanza 2020.

 

Reddito di inclusione sanzioni 2020: decurtazione, sospensione e decadenza

Reddito di inclusione sanzioni: per spiegare quali sono le sanzioni REI e le cause che possono portare alle decurtazione, sospensione e decadenza dal beneficio, riprendiamo quanto comunicato dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociala con la prima circolare Inps n.172 del 22 novembre 2017 sul reddito di inclusione.

Ecco le sanzioni reddito di inclusione 2020_

 

1) Sanzioni per la mancata presentazione alle convocazioni o agli appuntamenti del progetto personalizzato: dal momento che per il mantenimento del REI, quale misura economica spettante alla famiglia in condizione di povertà, è richiesta l'osservanza di specifici obblighi, anche il non presentarsi alle convocazioni o agli appuntamenti fissati dal centro per l'impiego o dai servizi sociali del Comune, di uno o più componenti in età attiva appartenenti al nucleo familiare beneficiario del ReI, comporta delle sanzioni.

Se infatti i componenti non si presentano alle convocazioni stabilite dal calendario del progetto nei giorni feriali con preavviso di 24 ore, in assenza di un giustificato motivo, si applicano le seguenti sanzioni REI:

  • sanzioni per la prima mancata convocazione: decurtazione di 1/4 della mensilità spettante;

  • sanzioni in caso della seconda mancata convocazione: decurtazione di 1 mensilità;

  • sanzioni per la terza mancata presentazione: decadenza dal REI.

In caso di decadenza, può essere presentata una nuova domanda ReI dopo 6 mesi dalla data del provvedimento

Ecco invece le sanzioni reddito di cittadinanza 2020.

 

2) Sanzioni per la violazione del patto di servizio personalizzato sottoscritto presso il centro per l’impiego.

In caso di mancata partecipazione alle iniziative di orientamento promosse dal Centro per l'Impiego da parte di uno o più componenti del nucleo familiare si applicano le seguenti sanzioni reddito di inclusione:

  • prima assenza: decurtazione di una mensilità;

  • seconda assenza: decadenza dalla prestazione;

  • terza assenza: decadenza dallo stato di disoccupazione.

Si fa presente che la decadenza del REI e dallo stato di disoccupazione, può avvenire, sempre se non in presenza di un giustificato motivo, anche per le seguenti cause:

  • mancata partecipazione alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad ogni altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;

  • mancata accettazione di un’offerta di lavoro congrua.

Anche in questi casi, è possibile presentare una nuova domanda REI dopo 6 mesi.

 

3) Sospensione per mancato rispetto del progetto personalizzato.

In caso di mancato rispetto degli impegni assunti con la firma del progetto personalizzato:

  • se non vengono rinnovati gli impegni: il referente fa un nuovo richiamo in cui si ribadiscono gli impegni e i tempi in cui adeguarsi, pena la sospensione del REI;

  • in caso di recidiva: vi è la decadenza dal beneficio.

La nuova domanda REI può essere ripresentata decorsi sei mesi.

 

4) Sanzioni reddito di inclusione ISEE falso o non corretto:

In caso di ISEE 2020 mendace, errato o falso si applicano le seguenti sanzioni REI:

  • se l'ISEE errato ha fatto aumentare l'assegno REI spettante di un importo inferiore a 100 euro: la sanzione è la decurtazione di una mensilità;

  • se l'importo è superiore a 100 ma inferiore a 200 euro: la sanzione è la decurtazione di 2 mensilità;

  • se l'importo è pari o superiore a 200 euro: la sanzione è la decadenza dal beneficio.

In caso di decadenza dal beneficio, il ReI può essere richiesto nuovamente dopo 6 mesi. 

 

5) Sanzioni se l'ISEE è falso ed il REI è stato percepito integralmente:

  • se l'isee mendace ha prodotto un beneficio economico inferiore a 100 euro: la sanzione, oltre alla restituzione di quanto percepito indebitamente, è pari 500 euro;

  • se il beneficio è stato tra 100 euro a meno di 200 euro: la sanzione è di 1.000 euro + la restituzione di quanto percepito;

  • se l beneficio è stato da 200 euro a meno di 300 euro: sanzione di 2.000 euro;

  • se il beneficio economico è stato pari o inferiore a 300 euro: la sanzione è di 3.000 euro.

Si ricorda inoltre che:

La sanzione è comunque applicata nella misura massima (pari a 5.000 euro) nel caso in cui i valori dell’ISEE, o delle sue componenti reddituali o patrimoniali accertate, siano pari o superiori a due volte le soglie indicate all’articolo 3, comma 1, lettera b) del decreto legislativo.

Possibilità di richiedere di nuovo il reddito di inclusione dopo 6 mesi.

In caso di variazioni reddituali importanti è possibile richiedere e presentare un ISEE corrente aggiornato alla situazione attuale.

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