Riforma fiscale decreto semplificazioni: quali sono le novità previste

Riforma fiscale decreto semplificazioni in cosa consisteva novità privati società imprese su 730 precompilato dichiarazioni comunicazioni operazioni IVA

Redazione
di Redazione
11 settembre 2019 11:16
Riforma fiscale decreto semplificazioni: quali sono le novità previste

Riforma fiscale decreto semplificazioni: cosa prevedeva e quali novità? 


Nuove modalità per la dichiarazione ritenute su provvigioni di agenti, rappresentanti di commercio, procacciatori di affari e mediatori che si avvalgono in continuativa di dipendenti o di altri soggetti, nuova dichiarazione di intenti che passa dal fornitore all'esportatore, novità in materia di fiscalità internazionale con la nuova soglia di comunicazioni operazioni black list,. adempimenti intrastat ecc, grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Semplificazioni decreto legislativo n. 175/2014, contenente interventi di semplificazione fiscale per le persone fisiche con il 730 precompilato, società e rimborsi, e riduzione degli adempimenti e obblighi ecco tutte le novità della riforma fiscale.

 

Riforma fiscale 2015: 730 precompilato e prima casa:

Con la pubblicazione in GU del decreto sulle semplificazioni fiscali, sono stati introdotti interventi per agevolare la riduzione degli adempimenti e obblighi per i cittadini, le società e imprese anche a livello internazionale.

 

Nello specifico le semplificazioni contenute nella riforma fiscale 2015 riguardano le Persone fisiche con l'introduzione della dichiarazione dei redditi precompilata con il modello 730 precompilato Agenzia delle Entrate, nuove modalità per i rimborsi IVA per le società e per gli adempimenti fiscali internazionali, e a delineare meglio il concetto di prima casa per fruire dell'agevolazioni e quindi dell'aliquota ridotta al 4%. Nello specifico, i benefici prima casa, imposta di registro, spettano solo per quelle unità abitative che non rientrano nelle seguenti categorie catastali A/1, A/8, A/9.

 

Riforma fiscale 2015 dichiarazione intenti:

Articolo 20 riguarda la dichiarazione di intenti da inviare all'Agenzia delle Entrate, dal 2015 l'obbligo di trasmettere i dati delle lettere di intento passa dal fornitore all'esportatore abituale.

 

Quest'ultimo, avrà quindi il compito di presentare preventivamente all'Agenzia i dati delle lettere che poi consegnerà al proprio fornitore di beni o prestatore di servizi, allegando la ricevuta di avvenuta trasmissione rilasciata dall'Agenzia delle Entrate. Il fornitore, invece, potrà effettuare l’operazione senza applicare l’Iva, solo aver visionato la regolare comunicazione telematica, pena l’applicazione di una sanzione da 100 al 200% dell’imposta.

 

Dopodiché il fornitore, dovrà inserire i dati delle operazioni effettuate nei confronti degli esportatori nella dichiarazione annuale Iva. Per dare il via a tale semplificazione, si deve però attendere specifico provvedimento attuativo, che verrà approvato verosimilmente entro il prossimo mese.

Arrivato il nuovo modello dichiarazione d'intento 2019.

 

Ritenute su provvigioni agenti di commercio e rappresentanti 2015:

Per quanto riguarda la semplificazione per agenti, rappresentanti di commercio e procacciatori di affari, mediatori che per la loro attività si avvalgono di dipendenti o di altri soggetti in via continuativa, consiste ora nella possibilità di richiedere che la ritenuta d’acconto del 23% sulle provvigioni che gli spettano, sia effettuata sul 20% dell’importo complessivo, e non più sul 50% come è stato fino adesso.

 

Inoltre, la dichiarazione inviata all'Agenzia delle Entrate rimane valida fino alla revoca o perdita dei requisiti, in quest'ultimo caso, è obbligatoria la specifica comunicazione in quanto in caso di omissione, la violazione è punibile con una sanzione che va da 258 a 2.065 euro.

 

Semplificazioni fiscalità internazionale:

In breve, la riforma fiscale 2015 ha previsto le seguenti semplificazioni per i titolari di partita IVA:

  • Articolo 19 del decreto semplificazioni, abolisce l'obbligo per chi non ha sede stabile in Italia, di dover indicare nella dichiarazione dei redditi, il nome e l'indirizzo del rappresentante tributario italiano.

  • Articolo 21 Operazioni black list: sale la soglia che obbliga le imprese che effettuano operazioni di cessione di beni e prestazioni di servizi nei confronti dei paesi inseriti nella black list, ossia, a fiscalità privilegiata.

  • La comunicazione black list obbligatoria, a partire già dal 2014 è prevista solo se l'ammontare complessivo nell'arco dell'anno supera i 10.000 euro, prima invece la soglia era di 500 euro a operazione. La cadenza per la trasmissione telematica della comunicazione ora è con periodicità annuale e non più mensile e trimestrale. L'obbligo è statao abolito dal 2016.

  • Articolo 22 Operazioni intracomunitarie: l'inserimento nel sistema VIES soggetti titolari di partita IVA che effettuano operazioni intracomunitarie, avverrà dal 2015 in sede di attribuzione del numero di partita iva ma solo a seguito di specifica domanda da parte del contribuente. Qualora però, nei successivi 4 trimestri consecutivi il soggetto iscritto, non presenta alcun elenco riepilogativo, l'Agenzia delle Entrate invierà apposita comunicazione di esclusione dal sistema, presumendo che il suddetto soggetto non voglia più effettuare operazioni intra, stessa sorte se a seguito di controlli formali, i dati forniti per l’identificazione ai fini Iva risulteranno insetti o insufficienti, in questo caso ci sarà anche la cessazione della partita Iva.

  • Articoli 23 e 25 Modello Intrastat semplificazione consiste in una riduzione dei dati da compilare nel modello intrastat prestazioni rese o ricevute intrattenute con soggetti titolari di partita IVA con sede in un altro Stato Ue.

  • Le sole informazioni obbligatorie, saranno quelle relative ai numeri di identificazione Iva delle controparti, valore totale delle transazioni, codice identificativo del tipo di prestazione, Paese di pagamento. Altra novità introdotta, sono circa le sanzioni previste in caso di omessa o erronea comunicazione dei dati di natura statistica, attualmente prevista per i soli operatori che hanno effettuato nel mese di riferimento spedizioni o arrivi per almeno 750mila euro. In più, le sanzioni si applicano una sola volta per ogni elenco inesatto o incompleto, a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato.

  • Articolo 24 Imprese assicuratrici estere: a seguito delle novità introdotte dalla semplificazione fiscale, ha previsto per queste imprese di assicurazioni estere l'obbligo di presentare la dichiarazione dei premi e accessori da loro incassati, non più mensilmente ma annualmente. La nuova scadenza è fissata quindi al 31 maggio di ciascun anno.

leggi anche cosa prevede il decreto Semplificazioni 2019.

 

Altre novità sulle semplificazioni della riforma fiscale 2015:

Articolo 26 ammortamento finanziario: In merito alle concessioni per la costruzione e l’esercizio di opere pubbliche, per le quote deducibili di ammortamento finanziario, non è più necessario richiedere l’autorizzazione all’Agenzia delle Entrate. 

 

Articolo 28 abolita Responsabilità solidale negli appalti: la riforma fiscale 2015 con il decreto semplificazioni abolisce quanto disposto dal Dl 223/2006 per gli appalti di opere o servizi, circa la responsabilità solidale dell’appaltatore con il subappaltatore, entro i limiti del corrispettivo spettante e di quanto versato dal subappaltatore con le ritenute sui redditi di lavoro dipendente per le suddette prestazioni. Inoltre viene meno la sanzione da 5 a 200 mila euro per il committente che effettua il pagamento all'appaltatore senza aver avuto e visionato prima l'effettivo versamento delle ritenute sui redditi dovute dall’appaltatore e subappaltatore.

 

Articolo 29 Operazioni di sponsorizzazione: per le imprese che svolgono attività di intrattenimento ai sensi dell'articolo 74, sesto comma, Dpr 633/1972, viene modificato il sistema di determinazione forfetatria dell'IVA. Pertanto, per dette imprese il decreto semplificazioni, ha introdotto un’unica percentuale di detrazione pari al 50% per le prestazioni di pubblicità e quelle di sponsorizzazione, quest'ultima fino adesso dedotta in maniera ridotta del 10%.

 

Articolo 30 spese di rappresentanza: la riforma fiscale aumenta il limite di detrazione IVA per l’acquisto di beni fino a 50 euro mentre prima il limite era fissato a 25,82 euro.

  • Articolo 31 Iva su crediti non riscossi: la semplificazione consiste nel consentire al fornitore che emesso la fattura di recuperare l'IVA nel momento in cui il debitore paga interamente o solo parzialmente l'importo fatturato. Un'altra novità invece riguarda la possibilità, a seguito di un accordo di ristrutturazione dei debiti di poter dedurre, la perdita dei crediti in fase di calcolo del reddito di impresa.

  • Articolo 32 beni confiscati alla mafia: Per quanto concerne i beni confiscati alla mafia, questi non saranno più esentati da tutte le tasse e tributi. A partire da gennaio 2014, i beni sequestrati e confiscati anche non definitiva, sono esclusi solo dalle imposte di diritto di proprietà e possesso, ovvero, esclusivamente a IMU, TARI ma solo se l'immobile non è occupato da un altro soggetto, IVIE, imposte di registro, bollo e ipoteca sui contratti. Inoltre, i redditi fondiari degli immobili oggetto di sequestro, anche se affittati, non concorrono alla formazione del reddito imponibile.

  • Articolo 34 in caso di omesso APE: in caso di mancata allegazione APE in sede di registrazione contratto di locazione o di vendita immobile, va inviata al MISE, Ministero dello Sviluppo economico, la copia dell’attestato di prestazione energetica APE o la dichiarazione dell’acquirente o dell'affittuario di aver ricevuto le informazioni energetiche e relativa documentazione. Tali documenti, in caso di omesso APE vanno presentati entro 45 giorni dal pagamento della sanzione amministrativa.

  • Articolo 35 autorizzazione assistenza fiscale dei CAF: Il decreto semplificazioni ha introdotto dei nuovi requisiti per chi vuole richiedere l'autorizzazione a svolgere l'assistenza fiscale. I CAF pertanto, devono ora presentare ogni anno all'Agenzia delle Entrate, una apposita relazione tecnica contenente diverse informazioni che vanno dalla tipologia di organizzazione al tipo di contratti lavorativi utilizzati per i dipendenti, dal tipo di formazione del personale ai sistemi di controllo utilizzati al fine di garantire la correttezza delle operazioni effettuate.

  • Articolo 36 abolito obbligo di depositare copia dell'appello alla segreteria: La riforma fiscale 2015 elimina con il decreto semplificazioni, l'obbligo in materia di contenzioso tributario, di dover depositare presso la segreteria della Commissione regionale, il ricorso d'appello presentato nei confronti di una decisione della Commissione tributaria provinciale.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA