Pensione Anticipata RITA 2020: cos'è e come funziona, requisiti

Pensioni RITA 2020 rendita integrativa cosa cambia novità Legge di Bilancio requisiti per andare in pensione anticipata utilizzando la pensione integrativa

Pensione Anticipata RITA 2020: cos'è e come funziona, requisiti

RITA 2020, Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata è una misura introdotta dalla riforma pensioni entrata in vigore con la scorsa Legge di Bilancio e che consente a specifiche categorie di lavoratori, di accedere all’APE, ossia all'assegno pensionistico, utilizzando a copertura parziale o totale del finanziamento bancario, erogato tramite l'Inps necessario per andare in pensione anticipata, con la Rita.

 

Accedendo alla pensioni Rita, i lavoratori, hanno quindi la possibilità di andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti ordinari richiesti per la pensione di vecchiaia o di anzianità, fruendo di una forte riduzione delle penalizzazioni, sgravi per ogni anno di iscrizione al fondo completatare e sopratutto di ottenere una tassazione sostitutiva molto più leggera e quindi favorevole che potrebbe scendere dall’attuale 23 per cento al 9%.

 

Con la scorsa Legge di Bilancio, RITA è stata estesa ad altri beneficiari ed è stato abolito il requisito anagrafico per accedere a RITA inoltre è stata resa una misura strutturale.

 

Ecco invece tutte le novità riforma pensioni 2020..

 

Pensione anticipata RITA 2020:

Pensione anticipata RITA 2020:

1) La prima novità è che dall'anno scorso si è allargata la platea dei beneficiari a:

  • disoccupati da 24 mesi.

Per le due nuove categorie RITA, sarà necessario anche aver maturato almeno 20 anni di contributi previdenziali. 

 

2) La seconda novità Pensione anticipata RITA 2020 è che grazie alla scorsa Manovora, è stato abolito il requisito anagrafico che consente al beneficiario di accedere a RITA solo al compimento dei 63 anni di età.

 

3) La terza novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio pensioni e riguarda il fatto che RITA, Rendita Integrativa per la Pensione Anticipata è diventata dal 2019 una misura strutturale.

 

Ecco invece le ultime novità per Quota 100 ultimissime notizie e Quota 41.

 

Rita rendita integrativa pensione anticipata: cos'è e come funziona?

Che cos'è RITA, rendita integrativa pensione anticipata? Rita, è una misura sperimentale che consente ai lavoratori di accedere alla pensione anticipata, utilizzando la pensione complementare.

Infatti, è possibile andare in pensione anticipata grazie all'APe, ossia, l'anticipo pensionistico.

 

Rita, la rendita integrativa per la pensione anticipata è la misura che consente ai lavoratori, che optano per la pensione anticipata, di usare i soldi della pensione complementare - privata, in modo da evitare la richiesta del prestito bancario, o almeno una riduzione dell’ammontare. 

 

Solitamente, la rendita dai fondi di pensione integrativa, è ottenibile solo a raggiungimento della pensione di vecchiaia.

 

L'APE, assegno pensionistico è invece quella misura che permette al lavoratore di lasciare il lavoro 3 anni prima rispetto all'età pensionabile 2020 prevista, utilizzando il prestito erogato dalle banche che poi dovrà restituire al massimo in 20 anni, sotto forma di trattenute mensili effettuate sull'assegno pensionistico una volta maturato.

 

Nel 2020, invece, il requisito è pari a 67 anni.

 

Come funziona Rita, rendita integrativa pensione anticipata?

  • La RITA, come abbiamo detto è una nuova misura al fine di sostenere i lavoratori ad accedere alla pensione anticipata, attraverso prestazioni pensionistiche complementari definite dal Decreto Legislativo 252/2005, che su richiesta del lavoratore aderenti, possono essere erogate, in tutto o in parte, come forma di rendita temporanea, per accedere all’APE. 

  • Ciò significa che se il lavoratore non rientra nelle categorie che possono accedere all’APE social, potrebbe comunque andare in pensione in anticipo, usando anche una pensione integrativa, da trasferire nel fondo pensione integrativo da dove si richiede il prestito APE.

 

Pensione anticipata RITA cosa spetta?

Per quanti aderiscono alla RITA rendita integrativa per la pensione anticipata, spetta:

 

1) La possibilità di accedere alla pensione anticipata;

 

2) Ottenere uno sgravio sui costi pari allo 0,3% per ogni anno di iscrizione a un fondo superiore a 15 anni, con un limite massimo di riduzione del 6%.

 

3) Ottenere una tassazione sostitutiva più favorevole dell’attuale 23%, ossia, circa al 9%.

 

In questo modo usando per la pensione anticipata l'APE attraverso la rendita integrativa Rita, potrebbe essere un’ottima opzione per quei lavoratori che vogliono andare in pensione in anticipo, in quanto, potrebbero integrare il loro reddito, durante gli anni di passaggio alla pensione normale, con la sicurezza che una volta ottenuta la rendita anticipata essa sarà cumulabile, come l’APE pensione anticipata, con eventuali nuovi redditi da lavoro.

 

Va ricordato poi che per i lavoratori dipendenti pubblici che in caso di richiesta di RITA rendita integrativa per la pensione anticipata 2020,  i termini per il pagamento del TFS inizino a decorrere dal raggiungimento del requisito anagrafico previsto per il pensionamento di vecchiaia.

 

Pensione anticipata RITA 2020 requisiti:

Requisiti Pensione anticipata RITA 2020:

I requisiti che servono ai lavoratori per aderire alla RITA per la pensione anticipata APE sono:

  • essere iscritti all’AGO, ossia all’Assicurazione generale obbligatoria;

  • essere iscritti alla gestione separata Inps;

  • avere almeno 63 anni di età. Questo requsito è stato abolito con la scorsa Legge di Bilancio;

  • il perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia, deve avvenire necessariamente entro 3 anni e 7 mesi dalla domanda. Tale requisito è stato aumentato a 5 anni;

  • aver versato almeno 20 anni di contributi;

  • pensione pari almeno a 1,4 volte il trattamento minimo (al netto della rata di ammortamento dell’APE);

  • non essere già titolare di un trattamento pensionistico diretto.

Per coloro che beneficiano dell’APE, vi è un’altra condizione, quella che prevede che solo dopo il controllo e la verifica dell’Inps sul possesso dei requisiti e la certificazione del diritto, vi sia la comunicazione ufficiale al richiedente dell’importo minimo e massimo ottenibile tramite RITA.

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