Bonus caldaie

Bonus caldaia 2021: cos’è e come funziona e requisiti, Ecobonus 110%

Ecobonus 110% caldaie e Bonus caldaia 2021 al 50% per chi istalla caldaie a condensazione di classe A con sistemi di termoregolazione evoluti o al 50%

Bonus caldaia 2021: cos’è e come funziona e requisiti, Ecobonus 110%

Proroga Bonus caldaia 2021: le spese sostituzione caldaia sono detraibili al 50% o al 65% dalla dichiarazione dei redditi tramite modello 730 o Unico, anche nell'anno 2020.

 

Fino al 31 dicembre 2017, come da risposta chiarificativa arrivata direttamente dall’Agenzia del entrate con la pubblicazione della circolare 3/E del 2 marzo, le spese per la sostituzione caldaia, possono fruire di una detrazione pari al 50% o al 65% a seconda dell'intervento effettuato sull'mmobile.

 

Dallo scorso anno, e quindi anche nel 2021, la detrazione caldaia è al 50% sia che rientri nel bonus mobili che nell'Ecobonus 2021 per cui la detrazione caldaia a condensazione e quella per le finestre, è scesa dal 65 al 50% mentre se si istalla una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti, la detrazione rimane al 65%.

Ultimo aggiornamento bonus caldaie 2021 confermato in Legge di Bilancio 2021.


La novità approvata prevede in pratica che la detrazione Ecobonus caldaie 2021, è pari a:

  • detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;

  • detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;

  • detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.

Vediamo quindi cos'è e come funziona la detrazione spese caldaia, chi e come è possibile fruire dell'agevolazione, il tetto di spesa massima, i documenti che servono ad attestare l'acquisto e il diritto alla detrazione, quanto spetta e come va suddiviso nel 730 e Unico, l'importo in quote annuali.

 

Cos'è il Bonus caldaia 2021?

Che cos'è la detrazione caldaia 2021? La detrazione caldaia è la detrazione fiscale riconosciuta ai contribuenti che nel corso dell'anno precedente alla dicharazione dei redditi, sostengono spese per la sostituzione della caldaia.

 

La detrazione caldaia, infatti, è fruibile solo se si presenta la dichiarazione dei redditi con il modello 730 o Unico, e ciò è stato confermato dall’Agenzia delle entrate con la circolare 3/E del 2 marzo 2016.

 

Tale spesa, infatti, rientra tra le spese detraibili dalle tasse con il cd. bonus mobili ed elettrodomestici che beneficiano della detrazione IREPF pari al 50% fino ad un importo massimo di 10.000 euro che nell'Ecobonus al 65%, ma solo se il miglioramento energetico, sia certificato da un tecnico ENEA autorizzato.

 

Chi intende, quindi, sostituire la vecchia caldaia con una nuova può ottenere le agevolazioni fiscali previste dalla legge, in quanto tale spesa è riconducibile tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che costituiscono presupposto per l’accesso al cd. bonus mobili 2021 in caso di ristrutturazioni edili qualora si configurino come interventi di manutenzione straordinaria eseguiti presso un’unità immobiliare abitativa che Ecobonus 2021, per una spesa massima di 30.000 euro.

 

La sostituzione della caldaia, essendo quindi un intervento diretto a sostituire un apparecchio essenziale al riscaldamento, e come tale identificabile come “manutenzione straordinaria”, rientra tra le spese per cui spetta il bonus mobili ma anche nell'Ecobonus.

 

Per cui, le spese caldaia sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi tramite 730 e Unico poiché trattasi di un intervento per migliorare il risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

 

Per quanto riguarda il bonus caldaia, rimangono invariate le seguenti percentuali di detrazione Irpef:

  • detrazione 65%: per chi installa una caldaia a condensazione di classe A e con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;

  • detrazione 50% per chi istalla una caldaia a condensazione di classe A;

  • detrazione 0%: per chi decide di istallare una caldaia di classe B.

 

Detrazione spese di sostituzione caldaia: come fare?

Il contribuente, per fruire della detrazione spese caldaia 2021 deve effettuare obbligatoriamente i pagamenti mediante bonifici bancari o postali o con carte di credito o di debito mentre non è possibile utilizzare assegni, contanti o altri mezzi di pagamento diversi da quelli elencati.

 

Causale bonifici: nei bonifici bancari o postali, effettuati dal contribuente per pagare la sostituzione della caldaia vanno indicati i seguenti dati:

 

1) Causale del versamento attualmente utilizzata da banche e Posta per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;

 

2) Codice fiscale del beneficiario della detrazione;

 

3) Numero di partita Iva o il codice fiscale del negozio o rivenditore.

 

Come pagare la nuova caldaia? Con bonifico, oppure, con carte di credito o carta di debito. In questo caso, la data di pagamento è quella in cui viene effettuata la transazione. Non è ammesso, invece, il pagamento mediante assegno, contanti o altri mezzi di pagamento.

 

Documenti da conservare: il contribuente per vedersi riconosciuta la detrazione spese caldaia deve essere in possesso della seguente documentazione fiscale: ricevuta di pagamento (ricevuta bonifici, transazione o di addebito sul conto) o fatture di acquisto della caldaia, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

 

Bonus caldaia 2021 a chi spetta e quant'è la detrazione 65% o 50%?

A chi spetta la detrazione spese caldaia 2021? 

La detrazione sulle spese per la sostituzione della caldaia 2021 spetta ai contribuenti che, a seguito di lavori di recupero del patrimonio edilizio, accedono al bonus ristrutturazione o che effettuano interventi volti all'efficentamento energetico con l'Ecobonus.

 

Requisito fondamentale per accedere al bonus e di conseguenza al cd. bonus mobili e elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+  e A per i forni, è quindi aver eseguito lavori di ristrutturazione.

 

Per i contribuenti cui spetta la detrazione spese caldaia con l'Ecobonus, è quello di aver effettuato la sostituzione all'interno degli interventi di riqualificazione energetica.

 

Bonus caldaia 2021: quanto spetta di detrazione? I contribuenti che sostengono spese per la sostituzione caldaia con il bonus mobili 2019 o con l'Econbonus 2019, spetta una detrazione IRPEF pari al :

  • 65%: per chi installa una caldaia a condensazione di classe A e con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti.

  • 50% per chi istalla una caldaia a condensazione di classe A;

  • 0%: per chi decide di istallare una caldaia di classe B.

Si ricorda infine che a prescindere dalla percentuale di detrazione, l'importo speso per sostituire la caldaia, va ripartito sempre in 10 quote annuali di pari importo, da indicare nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui è stata effettuata la spesa.

 

Ad esempio se la caldaia è stata sostituita nel corso del 2019, la prima quota detraibile va indicata nella dichiarazione dei redditi con modello 730 o Unico, se invece la spesa è effettuata nel 2021, la prima quota va dichiarata nella dichiarazione dei redditi 2022.

 

Bonus caldaie 2021 al 110% ultime novità:

Con il decreto Rilancio sono state approvate le seguenti novità Ecobonus 110%:

  • estensione Ecobonus 110 per cento: approvata la proposta di aumentare la detrazione Ecobonus e Sismabonus al 110% cd. “superbonus” , misura fortemente voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, anche alle seconde case (villette mono e bifamiliari e condomini), al terzo settore e alle associazioni e società sportive dilettantistiche limitatamente agli spogliatoi. Restano escluse le abitazioni più lussuose, le ville e i castelli.

  • Il superbonus viene inoltre esteso fino al 30 giugno 2022 solo per gli interventi di efficienza energetica per le case di edilizia popolare. Si potrà beneficiare della detrazione solo per interventi effettuati su un massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento, senza limitazioni, delle stesse detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell'edificio. 

Bonus caldaie 2021 sconto o cessione, novità:

Torna lo sconto immediato e la cessione del credito:

Tra le novità introdotte dal decreto Rilancio c'è quella all'articolo 121 che prevede l'estensione dello sconto immediato o cessione del credito ai privati che realizzano lavori incentivati con il "vecchio" bonus ristrutturazioni e al bonus facciate.


L’articolo 121 del Decreto Rilancio prevede che, in alternativa alla detrazione, il contribuente, per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021, possa optare per:

  • sconto immediato sul corrispettivo dovuto fino ad un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi il quale potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile successivamente ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari;

  • cessione del credito: trasformazione del corrispondente importo in credito di imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese banche e altri intermediari finanziari.

Per maggiori informazioni e per vedere le applicazioni dello sconto immediato si attende la guida dell'Agenzia delle Entrate.

 

Ecobonus 110% caldaie 2021: quando spetta?

Nel decreto Rilancio Ecobonus e Sismabonus al 110% la detrazione si applica alle spese sostenute dai contribuenti dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. La detrazione potrà essere spalmata in 5 quote annuali di pari importo o tramite sconto in fattura o cessione del credito.

 

Tale percentuale è applicabile a tutti gli interventi oggi incentivati con l’ecobonus «a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi» elencati di seguito. Pertanto al esempio il bonus infissi al 110% è fruibile solo se agganciato a questi interventi trainanti ad alta efficienza energetica. Ciò significa che se si cambiano le gli infissi contestualmente al cappotto termico dell'edificio, allora la spesa è detraibile al 110%.

 

Per accedere al 110%, gli interventi devono assicurare, oltre al rispetto dei requisiti tecnici minimi indicati dalla legge, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio. Nel caso in cui non sia possibile, sarà sufficiente il conseguimento della classe energetica più alta, «da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape), rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata».

 

Ecco gli Interventi di riqualificazione energetica che se associati all'Ecobonus danno diritto al 110%:

  • isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio - sia unifamiliare sia condominiale, pare di capire - con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio (il cappotto termico, con spese non superiori a 60mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio);

     

  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione (ammontare delle spese non superiore a 30mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, incluse le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito);

  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione (ammontare delle spese non superiore a 30mila euro, compreso lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito).

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