Comunicazione Spesometro: cos’è come funziona, a cosa serve

Spesometro cos'è e a cosa serve e come funziona la comunicazione IVA nuovo strumento dell'Agenzia delle Entrate contro l'evasione fiscale dell'IVA?

Redazione
di Redazione
4 settembre 2019 15:30
Comunicazione Spesometro: cos’è come funziona, a cosa serve

Spesometro: cos’è, come funziona e cosa serve la comunicazione IVA fatture? 

 

Lo spesometro è una delle comunicazioni obbligatorie che i soggetti titolari di partita Iva, imprese e lavoratori autonomi, sono tenuti ad inviare annualmente all’Agenzia delle Entrate.

 

Con l’entrata in vigore del nuovo spesometro, l’adempimento è stato trasformato in trimestrale con le due nuove comunicazioni IVA: fatture e liquidazioni periodiche

Per effetto del decreto collegato fiscale, lo spesometro è trimestrale o semestrale.

 

Spesometro cos'è? 

Che cos'è lo spesometro? Lo spesometro, è una delle comunicazioni obbligatorie che i soggetti titolari di partita Iva, imprese e lavoratori autonomi, sono tenuti ad inviare all’Agenzia delle Entrate

Dall’entrata in vigore dello Spesometro fino ad oggi, la normativa ha subito diverse modificazioni, nello specifico:

 

Articolo 21 del dl 78/2010 Spesometro: ha previsto a partire da 2010 l’entrata in vigore dello Spesometro e quindi dell’obbligo da parte dei soggetti titolari di partita IVA, ad esclusione di determinate categorie di contribuenti, di comunicare tutte le operazioni rilavanti ai fini IVA superiori alle suddette soglie:

  • 3.600 euro (lordo IVA), se documentate da scontrino / ricevuta fiscale;

  • 3.000 euro qualora soggette all’obbligo di fatturazione.

Articolo 2 comma 6 del Dl 16/2012 Spesometro: ha modificato la normativa prevedendo che a partire dal 2012, con lo Spesometro vengano comunicate tutte le operazioni per le quali è emessa fattura, con il limite di 3.600 euro per quelle documentate da scontrino/ricevuta fiscale.

Per maggiori approfondimenti leggi anche le Nuovo spesometro istruzioni e scadenze.

 

Decreto 193/2016 collegato alla Legge di Bilancio 2017 convertito, con modificazioni, dalla legge 1° dicembre 2016 n. 225: ha abolito il vecchio Spesometro annuale e introdotto il nuovo Spesometro 2017 con due nuove comunicazioni:

  • Comunicazione IVA fatture;

  • Comunicazione liquidazioni periodiche IVA.

Decreto Milelleprorohe: ha confermato per il solo Spesometro fatture, la scadenza semestrale, prorogandone ulteriormente il termine dal 25 luglio al 18 settembre 2017. Tale scadenza, è stata poi oggetto di una terza proroga al 28 settembre 2017.

 

Decreto collegato alla Legge di Bilancio 2018: il nuovo decreto ha provveduto ad ufficializzare per lo spesometro la scadenza primo semestre 2018 al 30 settembre.

 

Novità 2019: dal 1° gennaio 2019 entra in vigore l'abolizione Spesometro 2019 fatture e l'obbligo Esterometro per le fatture estero. Con l'Esterometro proroga scadenza anche per lo Spesometro secondo semestre e terzo e quarto trimestre al 30 aprile 2019.

 

Spesometro come funziona?

Come funziona lo Spesometro? Lo spesometro 2018 funziona così: come abbiamo già detto, dal 2010, è stato introdotto nel nostro ordinamento lo Spesometro, e con lui, l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti ai fini Iva, mediante la compilazione del modello polivalente.

 

Inizialmente, quindi, i contribuenti obbligati, dovevano solo comunicare all’Agenzia:

a) Le fatture di acquisto e vendite di beni e/o servizi di valore superiore a 3.000 euro;

b) Scontrini e ricevute fiscali superiori a 3.600 € 

Dal 1° gennaio 2012, invece, la normativa sullo Spesometro è cambiata diventando obbligatoria la comunicazione polivalente di tutte le operazioni rilevanti ai fini IVA, indipendentemente dal loro importo, per cui di tutte le fatture e le operazioni sopra i 3.600 euro per quelle senza obbligo di emissione di fattura.

 

Con il nuovo modello Spesometro, i contribuenti devono comunicare i seguenti dati:

  • Spesometro fatture: è la comunicazione IVA trimestrale fatture emesse, ricevute, note di variazione e bolle doganali. In sede di riconversione in legge del decreto fiscale 193/2016 e con il decreto Milleproroghe, la scadenza per il primo anno di applicazione dello Spesometro fatture è semestrale con soli due invii: primo semestre entro il 18 settembre ed il secondo semestre entro il 6 aprile. Dal 2018, lo spesometro ha scadenza trimestrale ma per effetto del nuovo Decreto fiscale, la scadenza è anche semestrale per opzione, o trimestrale, grazie alle novità scadenze spesometro light.

  • Spesometro liquidazioni periodiche IVA: i contribuenti devono comunicare entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre, tutti i versamenti IVA effettuati per ogni trimestre.

 

Spesometro: a cosa serve? 

A cosa serve lo Spesometro? Lo spesometro 2018, come abbiamo già detto, è uno degli strumenti in dotazione al Fisco italiano per la lotta all’evasione e l'elusione fiscale, soprattutto quella relativa all’IVA, e in particolare il tax gap tra l’IVA dichiarata e l’IVA effettivamente versata.

 

A tal fine, lo Spesometro serve a:

  • Verificare se il reddito e gli acquisti, di un soggetto sono coerenti con i redditi dichiarati: stesso obiettivo del redditometro e dei controlli sui conti correnti;

  • Verificare l'emissione delle fatture allo scopo di ridurre le cd. frodi carosello, ossia, l'emissione di fatture false, di limitare i casi di mancata fatturazione a fronte di cessioni di beni e/o servizi.

  • Verificare in tempo reale, attraverso l'invio di tutti dati delle fatture emesse e ricevute e le liquidazioni IVA ossia, il cd. spesometro analitico, i contribuenti che hanno versato l'IVA e quanti no.

 

Spesometro 2018 Agenzia delle Entrate: cos'è e a cosa serve?

In base ai chiarimenti sullo Spesometro 2018 Agenzia delle Entrate, i contribuenti devono comunicare:

Con lo Spesometro 2018:

  • la comunicazione IVA delle fatture emesse e ricevute, bolle doganali e note di variazione entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre, fatta eccezione per la scadenza di agosto che slitta al 16 settembre di ogni anno,

  • la comunicazione liquidazioni periodiche IVA.

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Spesometro: modalità di invio e scadenze

  • Spesometro 2018 liquidazioni IVA: La scadenza spesometro è trimestrale con 4 invii: 31 maggio, 17 settembre, 30 novembre slittato per effetto del decreto Dignità al 28 febbraio 2019 insieme al quarto invio. Dal momento però che tali scadenze possono essere oggetto di proroga Spesometro, si consiglia di verificare prima sul calendario fiscale.

  • Spesometro 2018 fatture: per chi lo invia trimestralmente deve inviarlo all'Agenzia entro l'ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre, per cui entro: il 31 maggio, 30 settembre, 30 novembre e 30 aprile 2019. Lo spesometro inviato semestralmente deve essere inviato entro le nuove scadenze: 30 settembre 2018 per il primo semestre, entro il 30 aprile 2019 per quello relativo al secondo semestre.

 

Sanzioni spesometro non presentato, omesso o in ritardo:

Le sanzioni Spesometro 2017 anno 2016:

Per i soggetti che non provvedono ad inviare l'elenco clienti e fornitori con le operazioni rilevanti ai fini IVA entro le scadenze fissate dall'Agenzia delle Entrate, sono previste ed applicate ai sensi dell’art. 21 del D.L. 78/2010. Tali disposizioni, fanno riferimento all’omissione in generale delle comunicazioni obbligatorie da effettuare all’Amministrazione Finanziaria, prevedendo che la trasmissione delle suddette con dati incompleti o non veritieri si applica la sanzione di cui all’articolo 11 del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 e quindi: sanzione spesometro omesso o in ritardo da Euro 258 ed un massimo di Euro 2.065.

Resta ferma la facoltà per il contribuente che abbia commesso eventuali violazioni di beneficiare della definizione agevolata di cui all’art. 16 comma 3 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 472 ricorrendo al ravvedimento operoso spesometro che prevede la riduzione della sanzioni, qualora il contribuente provveda ad inviare il modello polivalente omesso e versi la sanzione ridotta e gli interessi di mora in base ai giorni di ritardata comunicazione tramite modello f24 e relativo codice tributo.

 

Sanzioni Nuovo Spesometro 2018

I contribuenti che omettono l'invio della comunicazione IVA fatture o dei dati di liquidazioni periodiche IVA, sono soggetti alle seguenti NUOVE sanzioni:

  • Spesometro fatture semestrale omesso o presentato in ritardo: per ogni fattura sanzione minimo 2 euro ad un massimo di 1.000 euro a trimestre (*)

  • Spesometro liquidazioni periodiche omesso, incompleto o infedele: sanzione minimo 500 euro a massimo 2.000 euro (*).

*La sanzione è ridotta alla metà se la trasmissione è effettuata entro i 15 giorni successivi alla scadenza prevista ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati.

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