Spesometro scadenza semestrale 2018: cos'è e come funziona l'opzione

Spesometro scadenza semestrale 2018: cos'è? Come funziona? Come fare con l'opzione di 6 mesi e quali sono le scadenze? Guida e istruzioni allo spesometro

Redazione
di Redazione
17 maggio 2018 11:31
Spesometro scadenza semestrale 2018: cos'è e come funziona l'opzione

Spesometro scadenza semestrale 2018: cos'è? Lo spesometro con scadenza semestrale è l'opzione per l'invio delle fatture ogni sei mesi che sarà in vigore per tutto il 2018.

La cadenza semestrale è stata riconosciuta con la Legge di BIlancio.

Visto che per tutto il 2018 sarà obbligatoria è bene valutare diversi aspetti, quali:

cos'è lo spesometro scadenza semestrale;

come funziona;

quali sono le scadenze dell'anno corrente;

come fare per utilizzarlo.

Istruzioni e guida allo spesometro scadenza semestrale.


Spesometro scadenza semestrale 2018

Spesometro scadenza semestrale 2018: per tutto l'anno ci si potrà avvalere di questa opzione.

A dirlo è stata la Legge di BIlancio 2018.

Ma questa non è stata l'unica novità.

Infatti resta valida anche l'opzione spesometro trimestrale.

Mentre ci si appresta a capire se utilizzare la cadenza dei 6 mesi o dei 3 mesi si prende anche nota del fatto che questo sarà l'ultimo anno in cui avremo a che fare con questo strumento.

Infatti dal 1° gennaio 2019 verrà introdotta la nuova fattura elettronica.

Quest'ultima rivoluzionerà completamente il Fisco italiano e semplificherà molti aspetti della vita pratica di chi ha la partita Iva.

Ma rimaniamo a cosa la legge ci dice per il 2018 e scopriamo meglio cos'è lo spesometro semestrale.

 

Spesometro scadenza semestrale cos'è?

Spesometro scadenza semestrale cos'è? Grazie alla nuova Legge di Bilancio i contribuenti possono avvalersi della scadenza semestrale dello spesometro.

Lo spesometro è uno strumento che serve per comunicare tutte le fatture che sono state emesse.

Le vigenti leggi specificano che è possibile utilizzare una scadenza trimestrale o semestrale per la comunicazione del proprio fatturato.

Le scadenze semestrali del 2018 sono:

  • 1° semestre scadenza 1° ottobre 2018;

  • 2° semestre scadenza 28 febbraio 2019.

La Pubblica Amministrazione è esclusa dall'utilizzo di questo strumento del Fisco italiano.

Per i contribuenti che hanno emesso fatture per un importo inferiore alle 300 euro è possibile mandare un semplice documento riepilogativo.

Quest'ultimo documento deve comprendere:

  •  il numero della partita IVA dei soggetti coinvolti;

  • la data;

  • il numero della fattura;

  • l'imponibile;

  • l'aliquota;

  • l'ammontare dell'imposta.

Vediamo nel paragrafo che segue come funziona per gli importi più alti.

 

Spesometro scadenza semestrale come funziona?

Spesometro scadenza semestrale: come funziona? Lo spesometro a scadenza semestrale può essere usato da tutti i contribuenti interessati che devono inviare le fatture all'agenzia delle entrate.

Lo spesometro è uno strumento in mano all'Agenzia delle Entrate per verificare il versamento dell'IVA da parte dei soggetti interessati.

Grazie a questo strumento è possibile verificare le fatture emesse, quelle ricevute ed eventuali incongruenze.

Con lo spesometro a scadenza semestrale il soggetto interessato comunica i seguenti dati:

  • il numero della partita IVA di tutti i soggetti coinvolti;

  • la data;

  • il relativo codice fiscale;

  • numero della fattura;

  • base imponibile;

  • l'aliquota che viene applicata;

  • il totale dell'imposta da pagare.

Nel caso in cui l'imposta in essere non viene indicata in fattura, bisogna specificare la tipologia dell'operazione.

 

Spesometro scadenza semestrale come fare?

Spesometro scadenza semestrale come fare? Abbiamo visto come funziona ed ora è il caso di capire come fare con lo spesometro semestrale.

Con questo strumento è possibile fare la comunicazione del fatturato non più 4 volte l'anno, come previsto dallo spesometro trimestrale, ma per due volte nell'arco dei 12 mesi.

Questo diminuisce gli interventi dei soggetti interessati e due appuntamenti nel corso dei 12 mesi.

Tuttavia è da specificare che si tratta di un fattore opzionale.

Infatti è il contribuente a decidere se utilizzare lo spesometro semestrale o quello trimestrale.

I soggetti che intendono utilizzare lo spesometro semestrale dovranno inviare all'agenzia delle entrate:

  • tutte le fatture emesse;

  • tutte le fatture ricevute;

  • eventuali bollette doganali;

  • eventuali note di variazione delle fatture.

Tutti questi dati devono essere inseriti in un file formato xml che prende nome di Dati fattura.

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