Il differenziale

Spread: cos’è, come si calcola e perché è così tanto importante?

La parola spread è molto in voga negli ultimi tempi, soprattutto tra politici ed economisti. Ma cosa vuol dire? Come si calcola? Perché è così importante?

Spread: cos’è, come si calcola e perché è così tanto importante?

La parola spread è molto in voga negli ultimi tempi, soprattutto tra politici ed economisti. Ma cosa vuol dire e a cosa serve lo spread? Perché è così importante?

 

Spread è un termine inglese che indica la differenza di rendimento tra due titoli, che siano azioni obbligazioni o titoli di stato. In genere si paragonano due strumenti finanziari aventi le stesse caratteristiche, con uno considerato titolo di riferimento. Questa è la spiegazione del termine spread in generale, poiché applicabile a tutti i titoli, ma quando gli economisti o i politici italiani parlano di spread a cosa si riferiscono?

 

Si riferiscono al differenziale tra i tassi di rendimento delle obbligazioni a 10 anni di Italia e Germania, per essere esatti alla differenza in punti tra il rendimento del BTP a 10 anni e il Bund decennale tedesco.

 

Che cos’è il BTP italiano? E il Bund tedesco?

BTP sta per Buono del Tesoro Poliennale, è il nome con cui vengono chiamati i titoli di Stato italiani, ossia le obbligazioni garantite dallo Stato italiano. Tra le varie caratteristiche del BTP c’è il rimborso integrale del valore nominale del titolo a scadenza e il pagamento semestrale di una cedola fissa.

 

Le emissioni dei BTP avvengono due volte al mese, con scadenze che possono variare dai 3 ai 30 anni, con asta marginale. Il taglio minimo di acquisto è fissato a 1.000 euro.

 

Bund è l’abbreviazione del termine Bundesanleihen, ossia il nome con il quale vengono indicati i titoli di Stato a medio lungo termine emessi dalla Germania. Come per i BTT, i Bund possono avere varie scadenze ma quella che interessa a noi per capire lo spread è il decennale. Questi titoli di Stato tedeschi, emessi sul mercato per la prima volta l'11 dicembre 1952, pagano delle cedole con rendimento fisso mentre alla scadenza l'investitore viene rimborsato con l'intero valore nominale dello strumento.

 

Perché viene preso come benchmark il Bund? Prima di tutto cerchiamo di capire cosa vuol dire benchmark. È un indicatore chiave di prestazione, un parametro di riferimento utilizzato per valutare la prestazione di un titolo o di un fondo d'investimento o l'andamento del mercato in genere.

 

I titoli obbligazionari di Stato sono considerati un po’ da tutti un investimento abbastanza sicuro, in quanto è assai difficile per una nazione andare in default, specialmente per la Germania che tra gli Stati europei è considerata quella con maggior solidità e forza economica. In poche parole, è assai improbabile che la Germania vada in default e quindi i suoi titoli di Stato decennali vengono utilizzati come benchmark.

 

Come si calcola lo spread?

Il tasso di rendimento dei titoli di Stato è determinato alla data di emissione dell’obbligazione, dunque non può variare, ma lo stesso titolo può essere negoziato sul mercato secondario registrando libere fluttuazioni. È sulla base di queste libere contrattazioni che si calcola lo spread.

 

Oggi, 29 maggio 2020 il rendimento del BTP italiano a 10 anni è dell’1,485% mentre quello del Bund decennale tedesco è del -0,43%. Calcolando il differenziale tra 148,5 e -43, otteniamo 191,50 che è appunto il valore dello spread.

 

Il massimo storico dello spread è stato toccato il 9 novembre del 2011 a 574 punti, quando arrivò il governo tecnico di Mario Monti, mentre solo cinque anni prima, nel 2006, valeva 24 punti.

 

Nell’arco del 2020 lo spread ha oscillato tra 123 e 316 punti con l'arrivo di Mario Draghi al governo italiano nel 2021, lo spread è sceso a 90 punti.

 

Perché è importante lo spread?

Questo differenziale è utile per capire lo stato di salute di un Paese. In un certo senso misura la capacità dell’emittente di rifinanziare il proprio debito pubblico. Maggiore è lo spread del BTP italiano con il Bund, minore sarà questa capacità, in quanto i tassi d’interesse salgono su livelli sempre più alti fino a livello massimo di sostenibilità per il Paese. Limite massimo che potrebbe portare addirittura al default di una nazione. Si parla di insolvenza sovrana quando uno Stato non riesce più a ripagare i debiti contratti a causa dell’elevato rendimento offerto. In tal caso lo spread di questa nazione sarà altissimo.

 

Un elevato livello di spread mette in allerta non solo gli investitori ma anche i cittadini della nazione in questione, in quanto lo Stato per evitare la bancarotta si troverà costretto ad attivare misure di politica di bilancio fortemente "restrittive", come la riduzione della spesa pubblica ed un incremento delle tasse.

 

A seconda del livello di spread, inoltre, le agenzie di rating emettono i rating sulle obbligazioni, indicando l’affidabilità del Paese. Solitamente a spread elevati corrispondono valutazioni basse da parte delle agenzie di rating e viceversa.

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