Superbonus in Manovra

Superbonus 110% proroga 2022: ultime novità Legge di Bilancio 2021

Riflettori puntati sul superbonus al 110%, con la legge di Bilancio 2021 che lo proroga al 2022 per finire i lavori. Nuove domande entro giugno 2022

Superbonus 110% proroga 2022: ultime novità Legge di Bilancio 2021

Riconfermati in Manovra i bonus per la casa per tutto il 2021, con le stesse modalità del 2020, eccezion fatta per il tetto massimo del bonus mobili aumentato a 16mila da 10mila euro.  

 

Previsto anche un nuovo bonus acqua 2021, un incentivo da mille euro a famiglia per sostituire rubinetti, sanitari e docce al fine di risparmiare acqua. Per le attività commerciali il bonus idrico arriva sino a 5mila euro.

 

Riflettori puntati anche sul superbonus al 110%, grande protagonista del 2020, con la Manovra finanziaria 2021 che garantirà una proroga fino a giugno 2022.

 

Vediamo insieme cos’è e come funziona il superbonus al 110% e le novità sulla proroga introdotte con la legge di Bilancio 2021.

 

Legge di Bilancio 2021: superbonus 110% prorogato a tutto il 2022. Nuovi lavori entro giugno 2022

È passato l’emendamento alla legge di Bilancio 2021 di Luca Sut, che proroga il superbonus al 110% a giugno 2022. Si tratta di un primo vittorioso passo di una battaglia che “ci vedrà in prima linea per estendere la durata del provvedimento”, ha dichiarato il deputato M5S aggiungendo che ora si lavora alla proroga al 2023.

 

Il superbonus al 110% è una misura pensata per rimettere in moto l’economia italiana, puntando sulle costruzioni e sull’efficienza energetica, ma gli effetti positivi saranno visibili solo nel lungo termine. È un provvedimento che necessita di qualche anno per dare i frutti sperati, stimati in una spesa per oltre 9,6 miliardi di euro con un effetto sull’indotto di 888 milioni di euro. Il superbonus al 110% viene considerato da molti come il volano per la ripresa economica post Covid.

 

Se ne è discusso molto, ma alla fine il superbonus al 110% sulle ristrutturazioni green è stato rifinanziato in legge di Bilancio 2021 fino a giugno 2022, sei mesi in più rispetto alla precedente scadenza fissata con il decreto Rilancio al 31 dicembre 2021, con una formula 6 mesi + 6 mesi.

È prevista, infatti, una ulteriore proroga di sei mesi per coprire tutto il 2022, ma solo a determinate condizioni, ossia per arrivare al completamento dei lavori. Nella seconda metà del 2022, dunque, non si potranno attivare nuove domande.

Per i lavori che a giugno 2022 sono conclusi al 60% la scadenza slitterà di altri sei mesi al 31 dicembre 2022, ossia spetterà la detrazione al 110% anche per le spese sostenute negli ultimi sei mesi del 2022. Le rate previste per il recupero della spesa nel 2022 non saranno più 5 ma 4.

 

Le novità sul superbonus al 110% non consistono solo nella scadenza e nelle rate ma anche in altre modifiche. I condomini che a giugno 2022 hanno fatto il 60% dei lavori possono godere di un’ulteriore proroga al 31 dicembre 2022 mentre le unifamiliari e le abitazioni con accesso autonomo devono in ogni caso chiudere i lavori a giugno 2022.

Agevolate le case popolari: le Iacp che non hanno ancora terminato i lavori a dicembre 2022 potranno concludere entro giugno 2023.

 

L’incentivo verrà esteso anche agli interventi volti ad eliminare le barriere architettoniche e favorire la mobilità di persone disabili o anziane, agli ascensori ad esempio.

 

Superbonus 110%: cos’è e come funziona

Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

 

Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (c.d. Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (cd. Ecobonus).

 

Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:

  • condomìni;

  • persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l'immobile oggetto dell'intervento,

  • Istituti autonomi case popolari (IACP) o altri istituti che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di "in house providing"

  • cooperative di abitazione a proprietà indivisa;

  • Onlus e associazioni di volontariato,

  • associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.

 

Prevista la possibilità di usufruire direttamente della detrazione ma anche di optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

 

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

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