Tasi e Imu 2018: sono la stessa cosa? Differenze, calcolo e aliquota

Tasi e Imu 2018 sono la stessa cosa? Ecco le differenze di queste due imposte, come si calcolano, quando si pagano sulla prima casa e sulla seconda

Redazione
di Redazione
22 novembre 2018 14:56
Tasi e Imu 2018: sono la stessa cosa? Differenze, calcolo e aliquota

Imu e Tasi 2018 sono la stessa cosa? L'Imposta Municipale Unica e la Tassa sui Servizi Indivisibili non sono la stessa cosa ma allo stesso tempo si tratta di due imposte che si applicano sugli immobili.

Scopriamo in questo articolo:

- quali sono le differenze tra Tasi e Imu;

- come si calcolano;

- quando si pagano sulla prima casa;

- quando sulla seconda;

- e quali sono le scadenze del 2018.

 

Tasi e Imu 2018

Tasi e Imu 2018: si tratta di due imposte che si applicano sugli immobili ma diverse.

La Legge di Bilancio 2018 prevede sia il pagamento dell'Imu che della Tasi.

Per entrambe le imposte ci sono due scadenze da rispettare:

  • Acconto IMU e TASI: scadenza 18 giugno 2018;

  • Saldo Tasi e IMU: scadenza 17 dicembre 2018:

Tasi 2018: Imposta sui Servizi Indivisibili, si attua nei confronti dei contribuenti che hanno determinati tipi di proprietà per i servizi comunali di una data area.

Imu 2018: Imposta Municipale Unica, si attua nei confronti di quei contribuenti che hanno delle determinate proprietà.

Scopriamo nel paragrafo che segue tutte le differenze.

 

Tasi e Imu 2018: sono la stessa cosa? Differenze

Tasi e Imu sono la stessa cosa? Tasi e Imu non sono la stessa cosa, come abbiamo visto ci sono delle chiare differenze tra l'una e l'altra imposta.

Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.

La Tasi è la Tassa sui Servizi Indivisibili.

L'Imu è l'Imposta Unica Municipale.

Solitamente entrambe le imposte non sono a carico dell'affittuario salvo casi particolari.

Inoltre, sia la Tasi che l'Imu non si pagano sulla prima casa ad eccezione di determinate categorie che vedremo più avanti.

Le vigenti leggi specificano che la Tasi è pagata da chi detiene fabbricati o possiede aree edificabili.

Sono esclusi i terreni agricoli dalla Tasi così come gli immobili posseduti dallo Stato e dagli Enti pubblici.

L'Imu, invece, non si paga sulla prima casa ma ne sono soggetti coloro che hanno una seconda proprietà.

Scopriamo nel paragrafo che segue il calcolo per la Tasi e per l'Imu.

 

Tasi e Imu calcolo 2018:

Sebbene si tratti di due imposte diverse, come abbiamo visto fino ad ora, sia la Tasi che l'Imu hanno in comune le aliquote per la loro attuazione.

Calcolo Tasi 2018: la Tassa sui Servizi Indivisibili si paga sul calcolo di un'aliquota che non deve superare quella dell'Imu. Per i casi in cui è prevista sulla prima casa solo se di lusso. Per tutti gli altri casi l'aliquota è al 10,6%.

Calcolo Imu 2018: l'aliquota dell'Imu può variare in base al Comune di appartenenza.

I coefficienti restano, invece, uguali sia per la Tasi che per l'Imu:

  • coefficiente 160 per il gruppo catastale A (da questi è escluso A/10);

  • coefficiente 160 per il gruppo catastale C/2, C/6, C/7;

  • coefficiente 140 per il gruppo catastale B;

  • coefficiente 140 per il gruppo catastale C/3, C/4, C/5;

  • coefficiente 80 per il gruppo catastale A/10;

  • coefficiente 60 per il gruppo catastale D, ad eccezione del gruppo catastale D/5 per il quale si applica il coefficiente di 80;

  • coefficiente 55 per il gruppo catastale C1.

 

Tasi e Imu prima casa: quando si paga?

Tasi e Imu prima casa: quando si paga? La Tasi e l'Imu non si pagano sulla prima casa salvo specifiche eccezioni che vediamo in questo paragrafo.

Inizialmente entrambe le imposte erano state pensate anche per il pagamento sulla prima casa, poi successive modifiche alla normativa, hanno delineato nuov modalità di applicazione delle due tasse.

La Tasi e l'Imu si pagano solo quando la prima casa è iscritta al catasto con una delle seguenti categorie:

  • A/1;

  • A/8;

  • A/9.

In pratica, la legge prevede il pagamento della Tasi e dell'Imu solo per le case di lusso.

Per tutte le altre abitazioni non è previsto il pagamento di questa imposta.

I diversi Governi che si sono susseguiti hanno voluto escludere la prima casa per non aumentare il peso fiscale dei cittadini.

Tuttavia sono state esclude da quest'ultimo concetto le categorie A/1, A/8 e A/9 per fare in modo che le persone più abbienti siano trattate in modo diverso da chi non lo è.

All'atto pratico, il Fisco italiano ha voluto fare una differenza tra chi possiede una semplice casa di proprietà e chi una lussuosa villa.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA