Tassa di Soggiorno 2019: cos'è come funziona, importo e dove si paga

Tassa di Soggiorno 2019 imposta sul turismo applicata da tutti i Comuni d’Italia sui soggiorni per notte dei turisti che prenotano hotel campeggi e b&b

Redazione
di Redazione
1 ottobre 2019 14:23
Tassa di Soggiorno 2019: cos'è come funziona, importo e dove si paga

La Tassa di Soggiorno è stata introdotta con l’approvazione da parte del Governo italiano della legge sul federalismo fiscale municipale il  3 marzo 2011 come previsto dall’art. 4 del Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 che ha disposto per i Comuni Turistici la possibilità di applicare una tassa ai turisti che soggiornano nelle strutture alberghiere, hotel, bed e breakfast, campeggi delle città d’arte e nei Comuni d’Italia ad alta affluenza turistica che va da 1 euro fino a 5 euro al giorno per persona.


Il contributo per la tassa di soggiorno è prelevata direttamente dalla struttura ricettiva che ospita il turista a prescindere dalla durata del viaggio, si paga pertanto per ogni giorno in cui si soggiorna nella località di mare, montagna, lago o città d’arte sia nel periodo estivo che invernale in base anche all’alta e bassa stagione.

 

Il costo della tassa di soggiorno 2019 non è fissa ma si calcola a seconda della tariffa deliberata dai singoli comuni d’Italia in base alle potenzialità storico artistiche che lo stesso Comune può offrire ai turisti. 

 

Tassa di Soggiorno 2019: cos'è e come funziona il calcolo?

Tassa di soggiorno 2019 cos'è e come fuziona? La Tassa di Soggiorno 2019 introdotta dal federalismo fiscale municipale con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 ha concesso la facoltà ai Comuni italiani ad alta affluenza turistica di poter applicare una tassa ai turisti che soggiornano nelle strutture alberghiere, hotel, bed e breakfast e campeggi territorialmente presenti nel comune.  


Il contributo per la tassa sil turismo varia da 1 euro fino a 5 euro al giorno per persona da pagare direttamente alla struttura ricettiva che ospita il turista a prescindere dalla durata del viaggio, si paga pertanto per ogni giorno in cui si soggiorna nella località di mare, montagna, lago o città d’arte.

 

Ogni Comune può anche decidere autonomamente oltre alla tariffa al giorno anche la durata dei giorni per cui il turista deve pagare la tassa per esempio il Comune di Roma applica la tariffa di 1 euro al giorno per un massimo di 5 giorni per le strutture più economiche e 3 euro al giorno per un massimo di 10 giorni per le soluzioni medio alto lusso mentre Firenze ha deliberato per 5 euro giorno fino a scendere ad 1 euro se si dorme in agriturismo o bed and breakfast.

 

La tassa di soggiorno così applicata, è destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i servizi pubblici locali.

 

Chi deve pagare la tassa di soggiornio 2019 e chi è esente?

Il contributo per la tassa di soggiorno sul turismo è dovuto da tutti coloro che pernottano presso strutture turistiche ricettive nei Comuni che hanno adottato la tassa e anche da coloro che hanno prenotato e pagato il viaggio attraverso un’agenzia di viaggio o un tour operator. Sono esentati dal pagamento i bambini fino a 10 anni di età.

 

Generalmente, sono esenti dal pagamento della Tassa di soggiorno:

 - Minori entro il 10°anno di età;

- Coloro che pernottano presso gli ostelli della gioventù;

Autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati dalle agenzie di viaggi e turismo: in questo caso l’esenzione si applica per ogni autista di pullman e per un accompagnatore turistico ogni 25 partecipanti.

Malati e assistenti ai degenti ricoverati presso strutture sanitarie, in ragione di un accompagnatore per paziente.

Genitori accompagnatori di malati minori di 18 anni.

 

L’esenzione tassa di soggiorno è subordinata alla presentazione di apposita certificazione della struttura sanitaria attestante le generalità del malato o del degente ed il periodo di riferimento delle prestazioni sanitarie o del ricovero. L’accompagnatore dovrà altresì dichiarare, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445 del 2000 e successive modificazioni, che il soggiorno presso la struttura ricettiva è finalizzato all’assistenza sanitaria nei confronti del soggetto degente”.

 

Tassa di Soggiorno Roma: calcolo costo

Il Comune di Roma Capitale applica dal 2014 i nuovi costi per la tassa di soggiorno, in base a quanto fissato dalla Deliberazione dell'Assemblea Capitolina n. 44 del 24/07/2014 la Tassa di soggiorno Roma costi sono:

Alberghi

1- 2 stelle     3 euro al giorno      Max 10 giorni
3 stelle         4 euro al giorno
4 stelle         6 euro al giorno
5 stelle         7 euro al giorno

Bed and breakfast, Affittacamere, Case per ferie, case e appartamenti vacanze: 3,5 euro al giorno per massimo di 10 giorni

Agriturismi e Residenze turistiche alberghiere: 4 euro al giorno per un massimo di 10 giorni

Strutture ricettive all’aria aperta,  campeggi ed aree attrezzate per la sosta temporanea: 2 euro al giorno a persona per un massimo di 5 giorni.

Come si paga il contributo sul soggiorno? In contanti o con la carta, al termine della permanenza direttamente alla strutture ospite.

Chi è esente? Chi è residente a Roma, i bambini fino ai 10 anni, chi accompagna i pazienti per motivi di salute, il personale della Polizia di Stato e delle altre forze armate e un autista di pullman ed un accompagnatore turistico ogni 23 partecipanti.

 

Tassa di Soggiorno è esente IVA? Il Fuori Campo IVA:

L’importo dell’imposta di soggiorno dovuta dai turisti che soggiornano presso i Comuni italiani che hanno deliberato l’applicazione della tassa, deve essere versato direttamente al gestore della struttura turistica che emette una semplice ricevuta nominativa al cliente (mantenendo la copia come di regola). oppure inserire il relativo importo in fattura indicandolo come "operazione fuori campo I.V.A."

 

Tassa di Soggiorno: obbligo Gestori

I gestori delle strutture ricettive ubicate nei territori dei Comuni che hanno deciso di applicare la tassa di soggiorno sono obbligati a:

informare, in appositi spazi, i propri ospiti dell’applicazione, dell’entità e delle esenzioni dell’imposta di soggiorno.

dichiarare mensilmente all’Ente, entro 15 giorni del mese successivo, il numero di coloro che hanno pernottato presso la propria struttura nel corso del mese precedente, il relativo periodo di permanenza, l’imposta dovuta e gli estremi del versamento della medesima, nonchè eventuali ulteriori informazioni utili ai fini del computo della stessa.

La dichiarazione va effettuata su apposita modulistica predisposta dal Comune ed è trasmessa al medesimo, di norma, per via telematica.

I gestori, ai richiedenti l’esenzione, devono far compilare la dichiarazione di esenzione, il cui fac-simile è facilmente reperibile sui siti istituzionali del Comune di appartenenza, avendo cura di riportare tutti i dati richiesti come obbligatori.

Le dichiarazioni di esenzione dovranno essere conservate dal gestore per 5 anni al fine di rendere possibili i controlli tributari da parte del Comune.

Una volta che il turista paga la tassa di soggiorno alla struttura turistica questa è tenuta a rigirare la quota al Comune di appartenenza entro 15 giorni dalla fine di ogni mesi mediante:

  • pagamento on-line con carta di credito o bonifico bancario

  • pagamento mediante bollettino di C/C postale intestato al Comune  - causale Imposta di Soggiorno

  • pagamento tramite bonifico bancario sul conto postale IBAN intestato al Comune  - causale Imposta di Soggiorno

  • pagamento diretto effettuato presso gli sportelli della Tesoreria Comunale e le agenzie di credito convenzionate

In caso di mancato o parziale pagamento dell’imposta di soggiorno nei termini prescritti, ovvero, entro 15 giorni dalla fine di ogni mese, il gestore della struttura deve contattare il Comune prima di effettuare il versamento per regolarizzare la posizione, in quanto importo da versare, varia a seconda del giorno di effettivo pagamento mediante Ravvedimento Operoso.

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