La gratifica natalizia

Tredicesima 2020: quando arriva, a chi spetta, cos’è e calcolo

Calcolo Tredicesima 2020 cos'è e a chi spetta, ma soprattutto quando arriva dicembre? Ecco una semplice guida che ci aiuterà a rispondere a queste domande

Tredicesima 2020: quando arriva, a chi spetta, cos’è e calcolo

Con la fine dell’anno arriva la tanto attesa tredicesima, ma quest’anno con molta probabilità non verrà spesa in frivolezze e viaggi vista la difficile situazione economica che stiamo attraversando per colpa del Coronavirus.

 

Come si calcola la tredicesima 2020, a chi spetta, ma soprattutto quando arriva? Ecco una semplice guida che ci aiuterà a rispondere a queste domande.

 

Tredicesima 2020: cos’è e a chi spetta

La tredicesima mensilità, chiamata in passato gratifica natalizia, è una mensilità aggiuntiva erogata nel periodo natalizio a milioni di lavoratori dipendenti e pensionati, non solo in Italia ma in numerosi paesi del mondo.

 

Inizialmente si trattava di una elargizione volontaria da parte del datore di lavoro, un regalo per il Natale, successivamente è diventata un vero e proprio diritto che però non spetta a tutti i lavoratori.

È stata introdotta per la prima volta con il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) del 5/8/1937 per le imprese del settore industriale per poi essere estesa a tutti i lavoratori con il decreto del Presidente della Repubblica dPR numero 1070 del 1960.

 

A chi spetta? La tredicesima spetta di diritto a tutti i lavoratori dipendenti, sia a tempo determinato che indeterminato, sia pubblici che privati, compresi i lavoratori domestici come colf e badanti e baby sitter. La gratifica natalizia spetta anche ai pensionati ed ai beneficiari della pensione di reversibilità ma solo se non si sta svolgendo al contempo un’attività lavorativa che dà diritto alla tredicesima.

 

Non hanno diritto alla tredicesima, invece, i lavoratori parasubordinati, i lavoratori a progetto, i lavoratori autonomi, coloro che ricevono l’indennità di disoccupazione, i lavoratori in cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria, i percettori dell’assegno di accompagnamento.

 

La tredicesima 2020 sarà dunque un miraggio per quei milioni di lavoratori colpiti dalla pandemia che in molti casi stanno ancora aspettando la cassa integrazione Covid e che per giunta non avranno diritto neanche alla gratifica natalizia. Sarà un Natale magro per molti.

 

Calcolo Tredicesima 2020: come si calcola e quando arriva?

Milioni di lavoratori e pensionati hanno diritto alla tredicesima mensilità, ma quando arriva e come si calcola?

Per i lavoratori la tredicesima viene erogata direttamente nella busta paga di dicembre oppure in un cedolino a parte, a discrezione del datore di lavoro, mentre i pensionati la ricevono in una sola rata a dicembre oppure spalmata sulle dodici mensilità, a seconda del proprio istituto di previdenza. La gratifica natalizia arriverà entro il 21 dicembre o comunque entro le festività natalizie, o prima se il rapporto di lavoro si interrompe nei mesi precedenti.

 

Ogni Contratto collettivo stabilisce le regole specifiche per il calcolo della tredicesima ma generalmente equivale ad un dodicesimo di quanto percepito nell’intero anno. Ciò non vuol dire che se ne ha diritto solo se si è lavorato l’intero anno, in quanto la gratifica natalizia verrà erogata in misura ridotta e proporzionata anche a coloro che hanno lavorato meno di 12 mesi. Il calcolo andrà fatto sugli effettivi mesi di lavoro effettuati, vediamo come.  

 

Per ogni mese lavorato viene accantonato un rateo, pari ad un dodicesimo dello stipendio mensile, quindi la somma accantonata varierà in funzione dello stipendio percepito e sarà diversa se la retribuzione varierà di mese in mese.

Facciamo un semplice esempio per capire meglio: se una persona ha lavorato dal 1° maggio 2020 fino al 31 dicembre 2020 percependo uno stipendio mensile pari a 1.000 euro lordi, avrà diritto ad una tredicesima pari a 666,66 euro visto che ogni mese il rateo accantonato è di 83,33 euro (1.000/12=83,33 euro) e che sono 8 i mesi effettivamente lavorati (83,33X8=666,66 euro).

 

Il computo del rateo però è tutt’altro che semplice, in quanto non vanno inclusi straordinari ed altri compensi o bonus occasionali mentre vanno conteggiate:

  • ferie e riposi;

  • malattia;

  • infortunio;

  • congedo maternità;

  • congedo matrimoniale.

 

La tredicesima, invece, non matura in caso di congedo parentale e di malattia dei bambini, nei periodi di aspettativa non retribuita, nei permessi non retribuiti, così come in caso di assenze ingiustificate o scioperi.

 

È bene sapere che per la contabilizzazione del rateo è sufficiente aver lavorato almeno 15 giorni lavorativi nel mese.

 

Come si calcola la tredicesima per i lavoratori part time, per i lavoratori ad ore? Per i lavoratori part time la tredicesima si calcola in proporzione a quanto lavorato in un rapporto a tempo pieno mentre per i lavoratori ad ore si utilizza lo stesso metodo dei mesi ma considerando le ore lavorate.

 

Cosa succede se si lavora per più datori di lavoro? Buone notizie, si ha diritto alla tredicesima per ogni lavoro svolto.

 

Sulla tredicesima viene calcolato anche il Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

 

Ricordiamo che la tredicesima è soggetta a tassazione da parte dello Stato, ossia al versamento dei contributi previdenziali e alle ritenute fiscali.

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