Visto di conformità 2020: 730 cos'è come funziona e quando serve

Visto di conformità 2020 sul 730 rilasciato da Caf e commercialisti, come funziona novità controlli dichiarazione dei redditi da parte dell'Agenzia Entrate

Visto di conformità 2020: 730 cos'è come funziona e quando serve

Visto di conformità 2019: cos'è come funziona e quando serve sul 730: Il Visto di conformità 730, è l'attestazione rilasciata da Caf e commercialisti, e in generale dagli intermediari, che certifica che i dati indicati nella dichiarazione dei redditi sono conformi ai documenti fiscali esibiti dal contribuente e che sono correttamente indicati.

 

Con l'introduzione del modello 730 precompilato, l'Agenzia delle Entrate, con una specifica circolare, ha chiarito come funziona il visto di conformità per gli intermediari e ad indicare i principali controlli che i professionisti devono attuare in vista della trasmissione delle dichiarazione dei redditi.

 

Vediamo quindi il visto di conformità 730/2019 cos'è e come funziona, a cosa e quando serve.

 

Visto di conformità 730/2020: cos'è e come funziona?

Che cos'è il visto di conformità 730? Il visto di conformità 730 è l'attestazione che Caf e commercialisti, le associazioni di categoria e gli intermediari in generale, devono rilasciare sulla dichiarazione dei redditi. Tale visto, serve quindi a dichiarare che i dati inseriti corrispondono a quelli comunicati e dimostrati con specifica documentazione fiscale da parte del contribuente, e che sono stati correttamente indicati nel modello 730.

 

Chi può apporre il visto di conformità 730? La circolare dell'Agenzia delle Entrate chiarisce che il visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi 2020, può essere rilasciato solo da:

  • CAF Caf-imprese e Caf-dipendenti

  • Commercialisti iscritti all'albo dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

  • Consulenti del lavoro

  • Periti ed esperti iscritti negli elenchi delle camere di commercio.

Ogni professionista pertanto per poter rilasciare il visto deve darne prima specifica comunicazione all'Agenzia e poi prestare l'assistenza fiscale sui 730, per la quale non è consentito avvalersi di società di servizi mentre nel caso di associazione professionale o di società tra professionisti, il visto va richiesto da ciascun professionista.

 

A cosa serve il visto di conformità 730/2020?

Il visto di conformità 730/2020 è un obbligo sancito dall’art. 35, comma 2, del D.Lgs. n. 241/97 il quale prevede che per tutti i modelli 730 elaborati dai CAF e dai professionisti, inclusi i modelli 730 integrativi, vi sia l'obbligo di apposizione del visto di conformità.

 

Ma a cosa serve il visto di conformità? Serve ad attestare la corrispondenza tra i dati dichiarati nel modello di dicharazione dei redditi con quelli della documentazione fiscale esibita dal contribuente ai fini degli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni e i crediti d’imposta.

 

Nello specifico quindi il rilascio del visto di conformità sul 730 è conseguente solo dopo la verifica:

  • Corrispondenza redditi e ritenute con la certificazione unica.

  • Detrazioni d'imposta non superiori a quelle previste dalla legge e corrispondenti ai dati dei documenti esibiti.

  • Deduzioni dal reddito non superiori ai limiti previsti dalla legge risultanti dalla documentazione esibita relativi anche alle detrazioni per i familiari a carico del contribuente.

  • Spese detrazione del 50% su bonus ristrutturazioni edilizie e bonus mobili ed elettrodomestici, e del 65% Ecobonus per risparmio energetico.

  • Versamenti in acconto ed eccedenze risultanti dalle precedenti dichiarazioni dei redditi.

 

Controlli 730 massimali rc professionale:

  • Controlli 730: Gli intermediari che rilasciano il visto di conformità sul 730/2020 devono verificare che i redditi dichiarati nel modello corrispondano a quelli indicati nel modello Cu 2020, la nuova certificazione unica per dipendenti, pensionati e autonomi, e controllare i dati dichiarati dal contribuente nel caso in cui utilizzi il modello 730 2020 ordinario o modifichi o integri il modello 730 precompilato, in quanto il 730 precompilato se accettato così come preparato dall'Agenzia delle Entrate non comporta l'avvio di controlli formali e documentali neanche sui dati comunicati dalle banche, finanziare ecc e relative a mutui, finanziamenti, prestiti personali, conti correnti ecc. I Caf e professionisti hanno poi 60 giorni di tempo per trasmettere per via telematica le documentazioni richieste dall’Agenzia, entro i successivi 60 giorni l’Amministrazione finanziaria, provvederà poi a comunicare l’esito del controllo, oltre agli eventuali motivi per cui ha rettificato i dati contenuti in dichiarazione, in modo da permettere ai Caf e ai professionisti di fornire i dovuti chiarimenti in merito.

  • Polizza Rc professionale massimali: i Caf e i professionisti abilitati al rilascio del visto di conformità sono tenuti ad adeguare il massimale della polizza per la copertura dei rischi derivanti dall’assistenza fiscale che come stabilito dal decreto semplificazioni, deve essere di 3 milioni di euro. In caso di visto di conformità sul 730, la polizza rc professionale deve essere integrata con esplicita clausola circa la copertura del nuovo rischio, ossia, il rilascio di visto infedele.

 

Visto di conformità infedele Caf e commercialisti:

Una specifica circolare dell'Agenzia delle Entrate chiarisce le sanzioni previste in caso di visto di conformità infedele per Caf e professionisti.

 

La responsabilità di Caf e commercialisti è aumentata con l'introduzione dell'articolo 6 del decreto semplificazioni, che afferma che se dalle verifiche dovesse emergere l’apposizione di un visto di conformità infedele, che potrebbe verificarsi per esempio in caso di un 730 errato ove la documentazione fiscale esibita dal contribuente non trovi il corretto riscontro con il diritto a detrazioni o deduzioni, i Caf e i professionisti abilitati sono direttamente tenuti al pagamento di un importo corrispondente alla somma dell’imposta, degli interessi e della sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente.

 

Tale responsabilità degli intermediari non si applica in caso di condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente, ad esempio nel caso in cui quest'ultimo presenti una documentazione di spesa contraffatta per poter beneficiare di una detrazione d’imposta in realtà non spettante.

 

Si ricorda inoltre che la responsabilità del Caf o del professionista è limitata al pagamento dell’importo corrispondente alla sola sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente, sanzione che può comunque essere ridotta se il versamento viene effettuato entro il 10 novembre.

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