Buoni lavoro INPS: cosa sono e come funzionano i nuovi voucher

Buoni lavoro INPS cosa sono e come funzionano i nuovi voucher e cos'è cambiato dopo la loro abolizione? Ecco le novità del decreto Dignità 2.0 governo Conte

Redazione
di Redazione
11 ottobre 2019 15:10
Buoni lavoro INPS: cosa sono e come funzionano i nuovi voucher

buoni lavoro, o voucher lavoro INPS, sono uno strumento di pagamento per lavori occasionali e discontinui, ovvero, per prestazioni di lavoro accessorie non regolamentate dai classici contratti che diventano però regolari grazie all'utilizzo di questo strumento. 

 

Vi ricordiamo che i vecchi buoni lavoro accessorio dell'Inps sono stati sostituiti dai nuovi voucher PrestO 2019 e Libretto famiglia 2019.

 

Ora con il nuovo governo Conte si torna a parlare dei buoni lavoro INPS in quanto per effetto di uno degli emendamenti di modifica al cd. Decreto Dignità 2.0, ne è stata prevista l'estensione voucher Inps a settori come l'agricoltura, turismo ed enti locali.

 

Per conoscere le ultimissime notizie voucher vi rimandiamo alla nostro guida su cosa e come funzionano i nuovi voucher INPS e cosa cambia invece con il decreto Dignità 2.0 voucher.

 

Vecchia normativa:

Voucher INPS per lavoro accessorio occasionale:

Prima di vedere cosa sono i voucher INPS, occorre fare una premessa, e torniamo indietro nel tempo al governo Renzi e al Jobs Act – riforma del lavoro, quando l'intervento voluto dal Premier, anche se di fatto non ha introdotto modifiche all'impianto normativo dei buoni lavoro, è stato comunque importante, perché ha previsto, per chi è pagato con i voucher, l'aumento del limite massimo di compenso a 7.000 euro annui che al lordo corrispondono a 9.333 euro, poi, dal momento che questo strumento si è sempre più diffuso, nascondendo il più delle volte lavoro nero camuffato, sono state previste alcune limitazioni e precisazioni per il loro utilizzo.

 

Un esempio di limitazione all'uso dei voucher, si è avuto con il decreto legislativo n° 185 del 24 settembre 2016 che ha introdotto la cd. tracciabilità dei voucher e altre novità, restando ferma la possibilità di essere pagati per lavori occasionali anche se si è in pensione o si prende l'indennità di disoccupazione.

 

Inoltre, è bene sottolineare che i voucher lavoro per lavoro occasionale accessorio, non devono essere confusi con l'assegno di ricollozione Reddito di cittadinanza.

 

Voucher Inps cosa sono?

Cosa sono i voucher Inps? I voucher Inps conosciuti anche con il nome di Buoni lavoro accessorio, sono un metodo di pagamento previsto dalla legge italiana che consente di pagare le prestazioni di lavoro accessorio a determinate categorie di lavoratori.

 

I voucher, sono disponibili sia cartacei che telematici: quelli di carta sono dei tagliandi rettangolari che vengono consegnati dal datore di lavoro-committente, ossia, colui che commissiona una determinata prestazione occasionale ad uno dei soggetti che per legge può usarli, che è il prestatore d'opera, e che avrà l'onere di andarli ad incassare presso un ufficio postale, tabaccai, banche, ecc, entro 24 mesi dall'emissione.

 

I voucher telematici, invece, sono erogati sempre dall'INPS, previa procedura di richiesta da parte del committente, su un'apposita INPS Card intestata al lavoratore, ossia, una carta simile al bancomat, ad una carta di credito o alla Carta SIA, che viene spedita a casa e poi attivata alla Posta oppure tramite bonifico domiciliato.

 

I buoni lavoro sono disponibili in vari tagli: voucher da 10 euro, che è il taglio più piccolo perché questo è il minimo orario, da 20 euroda 50 euro. Il lavoratore che li riceve però l'incassa al netto delle detrazioni, per cui riceve netti rispettivamente 7.50 euro, 15 euro e 37.50 euro in quanto sull'importo lordo vanno detratte le seguenti voci:

  • 13% contributi INPS;

  • 7% assicurazione INAIL;

  • 5% all'INPS per gestione servizio.

 

Voucher Inps cosa sono e come funzionano?

Cosa sono e come funzionano i voucher INPS? I  buoni lavoro servono per pagare le prestazioni di lavoro accessorio.

Prendendo spunto dalla definizione di lavoro accessorio data dall'INPS, andiamo a spiegare cosa si deve intendere con questo termine:

le presta­zioni di lavoro accessorio s'intendono attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7 mila euro (che a lordo corrispondono a 9.333 euro) nel corso di un anno civile, cioè dal 1 ° gennaio al 31 dicembre".

Con i buoni lavoro accessorio, pertanto, possono essere pagate tutte quelle attività non inquadrate da alcun contratto di lavoro perché svolte solo saltuariamente, occasionalmente dal lavoratore.

Con il pagamento tramite voucher, il lavoratore è tutelato sia dal punto di vista economico, con il pagamento minimo orario a 10 euro l'ora, previdenziale con il 13% dei contributi versati e assicurativo con quel 7% versato all’INAIL, il committente, invece, risulta in regola con la legge sia dal punto di vista dell’obbligo di versamento dei contributi previdenziali che la copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro.

Il pagamento minimo con i voucher è di 10 euro l'ora di cui 7 netti al lavoratore, i contributi però versati con il lavoro accessorio, quel 13%, non è valido ai fini dell'indennità di disoccupazione, per il riconoscimento dell'assegno di maternità, degli assegni familiari o di altri sostegni al reddito ma danno diritto alla pensione e sono validi ai fini della contribuzione volontaria.

Il lavoratore, inoltre, non deve rilasciare al committente la ricevuta prestazione occasionale.

 

Chi può essere pagato con i voucher lavoro? 

In attesa di vedere se ci sarà l'abolizione, la modifica o l'abrogazione dei voucher INPS, andiamo a vedere chi attualmente può essere ancora pagato con i buoni lavoro accessorio.

Possono svolgere prestazioni di lavoro occasionale discontinuo accessorio e quindi possono essere pagati tramite i buoni lavoro INPS i seguenti soggetti:

Pensionati;

Studenti nei periodi di vacanza e nei weekend;

Studenti universitari;

Chi è in cassa integrazione;

Lavoratori dipendenti part-time o full-time;

Inoccupati e disoccupati;

Extracomunitari con regolare permesso di soggiorno CE o con permesso di soggiorno per attesa occupazione.

 

Chi può comprare e pagare con i voucher Inps

Chi può comprare e pagare con i voucher Inps?

A seguito dell'entrata in vigore della riforma del mercato del lavoro con la L. 92/2012, dal 18 luglio 2012 ad oggi, i committenti che possono acquistare buoni lavoro INPS per pagare le prestazioni occasionali sono:

  • famiglie;

  • enti senza fini di lucro;

  • soggetti non imprenditori;

  • imprese familiari;

  • imprenditori agricoli;

  • imprenditori di qualsiasi settore;

  • committenti pubblici.

  • Settore agricolo, se il volume d'affari è sopra i 7.000 euro, è possibile utilizzare i voucher per pensionati e studenti, percettori di indennità a sostegno del reddito. Se il reddito è inferiore alla predetta soglia, i voucher, possono essere usati per qualsiasi soggetto.

 

Abolizione, riforma o abrogazione dei voucher Inps:

Alla luce delle ultime e fortissime critiche al Governo Gentiloni e al Ministro Poletti sull'uso sconsiderato dei voucher e dalla mancanza di controlli sul loro utilizzo, nel prossimo futuro, si apriranno diverse novità:

1) Abolizione dei voucher INPS: come richiesto da molti partiti politici ed ora anche dal PD. Prende piede nella maggioranza, l'idea di cancellare definitivamente i voucher, prima di arrivare al referendum del 28 maggio.

2) Riforma voucher: un'altra strada percorribile per i buoni lavoro Inps, è quella di introdurre delle limitazioni all'uso dei voucher, lasciando la possibilità di acquistarli solo a:

  • famiglie, ed in generale a committenti non imprenditori o professionisti, per pagare ad esempio l’assistenza domiciliare, le supplenze, lavori di giardinaggio o pulizia, piccoli lavori di agricoltura. I nuovi voucher per le famiglie si chiamano: Libretto Famiglia.

  • aziende e imprese. I nuovi voucher si chiamano voucher prestazioni occasionali.

usarli solo per pagare le prestazioni di lavoro accessorio alle seguenti categorie di lavoratori:

  • disoccupati,

  • pensionati,

  • studenti fino a 25 anni;

  • disabili,

  • persone in comunità di recupero,

  • lavoratori stranieri ed extracomunitari con permesso di soggiorno inoccupati da almeno  6 mesi.

imponendo un nuovo limite ai compensi:

  • massimo di 5.000€ complessivi;

  • eliminazione dell'attuale soglia a 7.000 euro netti.

sanzioni per chi fa un uso non corretto dei voucher:

  • in caso di abuso le sanzioni vanno da un minimo di 600 a un massimo di 3.600€.

  • in caso di mancata comunicazione obbligatoria: sanzione tra 400 e i 2.400€.

3) Abrogazione voucher Inps: i vecchi buoni Inps sono stati eliminati ancora prima dell'annullamento del referendum voucher del 28 maggio, ritenuto ammissibile dalla Corte Costituzionale, potrebbe però non svolgersi se il PD, il Governo Gentiloni ed il Ministro Poletti, optino per la l'abolizione definitiva dei voucher.

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