EditorialiOpinioniAnalisiInchiesteIntervisteScenariFirme
Basta violenza

Due nuovi femminicidi nel giorno contro la violenza sulle donne

Due donne uccise nel giorno contro la violenza di genere da uomini che dicevano di amarle. I delitti sono avvenuti a Padova e in provincia di Catanzaro

Due nuovi femminicidi nel giorno contro la violenza sulle donne

Due donne sono state uccise nella Giornata internazionale nella lotta alla violenza di genere.

Due femminicidi avvenuti uno a  pochi chilometri da Padova, l’altro nella provincia di Catanzaro. Ancora donne massacrate da uomini che dicevano di amarle.  

 

A Cadoneghe (Padova), un marocchino di 39 anni, magazziniere, ha accoltellato la moglie, anche lei marocchina: le ha trafitto il cuore mentre i loro tre bambini dormivano nella stanza accanto, poi ha chiamato la polizia, e ha confessato di avere ucciso la madre dei suoi figli per gelosia. I piccoli sono stati affidati a una vicina. 

 

Il corpo di una donna di 51 anni  è stato trovato tra gli scogli  a Staletti (Catanzaro), l’assassino l’ha pugnalata e ha cercato di fare sparire il cadavere in mare, ma il corpo è rimasto impigliato tra i massi.  Di lei  si erano perse le tracce da un giorno.  Anche il femminicidio di Staletti  è un delitto passionale. La donna era sposata, ma da tempo aveva una relazione con un uomo di 36 anni, originario di Badolato. 

 

L’amante è stato fermato e accusato di omicidio  premeditato, con l’aggravante  di avere commesso il fatto nei confronti di una persona a lui legata affettivamente, e di occultamento di cadavere (i nomi delle vittime sono stati omessi per rispetto della privacy familiare). 

 

Nei primi dieci mesi del 2020 i femminicidi sono aumentati del 7,3 per cento. 

Secondo i dati del rapporto Eures, in Italia  sono 91 le donne vittime di omicidio da gennaio a ottobre, una ogni tre giorni. 

 

“In una democrazia le donne non devono avere paura - sostiene il presidente Sergio Mattarella – le istituzioni hanno raccolto il grido di allarme lanciato dalle stesse donne e dalle associazioni che da decenni sono impegnate per estirpare quella che è, ancora in troppe situazioni, una radicata concezione tesa a disconoscere la libertà delle donne e la loro capacità di affermazione. Per questo resta fondamentale, per le donne che si sentono minacciate, rivolgersi a chi può offrire un supporto e prevenire la degenerazione della convivenza in violenza". 

 

“Il  lockdown  ha visto triplicare i femminicidi – ha spiegato il premier Giuseppe Conte- il percorso da fare è ancora lungo”.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA