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L'inchiesta

Maradona, le ombre sulla sua morte. È battaglia sull'eredità

Secondo le ultime indiscrezioni, per il Pibe de Oro sarebbe stato fatale un mix di psicofarmaci su un fisico già debilitato e con diverse patologie

Maradona, le ombre sulla sua morte. È battaglia sull'eredità

Maradona stroncato dagli psicofarmaci e dalla cattiva assistenza medica. Sei sostanze  da prendere tutte insieme e nessuna terapia prescritta per curare il suo cuore gonfio e malandato. Sarebbero queste le cause dell'arresto cardiaco che ha ucciso il Pibe de Oro.

A stabilirlo sono i magistrati di San Isidro, che indagano sulla fine del campione.

 

Maradona, la ricostruzione delle sue ultime ore

«Mi vogliono vedere morto» aveva confidato Maradona al giornalista e amico Luis Ventura.  Il mito del calcio mondiale sarebbe stato ucciso da un mix di psicofarmaci letali per un fisico come il suo già segnato da altre importanti patologie: soffriva di depressione, era cardiopatico, depresso,  con disturbi bipolari, senza contare i danni provocati all’organismo dall’ abuso di alcol e droga.

 

L’indiscrezione è stata rivelata da Repubblica. Se così fosse, la svolta dell’inchiesta aggraverebbe parecchio la posizione del neurochirurgo e della psichiatra: i medici che hanno firmato le dimissioni di Maradona dopo l’intervento alla testa dalla clinica Olivos, sono indagati per omicidio colposo.

 

Le foto dell’ultima dimora di Diego Armando Maradona, a Tigre (Buenos Aires), diffuse in esclusiva dal quotidiano Clarin, dicono che il più grande calciatore di tutti i tempi è morto come un barbone. Ha vissuto i suoi ultimi giorni in una sala giochi adibita a camera da letto, buttato su un materasso senza lenzuola, con  accanto il bagno chimico chiuso col cartone, e nemmeno l’ombra di un defibrillatore. Era da solo, eppure sulle sue spalle campava un piccolo esercito di persone.

 

La leggenda del calcio mondiale ha vissuto gli ultimi giorni nell’abbandono. E  chissà quando Maradona ha cominciato a morire davvero. Chi può dire quando una persona decide che non ce la fa più di vivere una vita sempre al limite. Forse dentro di lui il momento era questo.

 

Restano le ombre sulle ultime ore del D10s. Cosa è successo davvero nella casa che la figlia aveva affittato per la convalescenza? Da quando Maradona si è alzato per andare in bagno fino alla scoperta della morte c’è un buco di quasi cinque ore. L'infermiera, Gisela Madrid,  ha tenuto un diario di quella mattina che ora è al vaglio degli inquirenti. Secondo la ricostruzione in mano ai magistrati, alle 6.30 di mercoledì 25 novembre, Maradona va in bagno, poi dalla stanza non arriva più nessun rumore. Alle 11, Gisela Madrid entra in quella camera con il nipote di Maradona e un assistente. Il corpo del campione è freddo, ma l’infermiera scriverà nel suo primo rapporto che si sente ancora il polso. 

 

Chi ha convinto Gisela a mentire, e perché? Nel diario l’infermiera descrive il susseguirsi delle fasi concitate, i tentativi di rianimare Maradona, l’arrivo della psichiatra, e dell’ambulanza chiamata dal dottor Luque: sono le 12:23, per il campione non c’è più nulla da fare. E c’è un’altra bugia che ancora non trova una risposta, quella dell'avvocato che gestiva il patrimonio di Maradona. Il legale aveva accusato i ritardi nei soccorsi, ma poi si è scoperto che l'ambulanza era arrivata in 11 minuti. E perché ora si ritrova contro buona parte della famiglia del campione?

 

Maradona, la battaglia legale per l'eredità

Maradona possedeva un patrimonio stimato tra i 70-100 milioni di dollari, possedeva perfino un carrarmato in Bielorussia, ma in banca sono stati trovati appena 100.000 dollari. Una sorella del campione intervistata da una tv argentina, ha già tenuto a precisare che non si è mai approfittata dei soldi del fratello.

 

Negli ultimi tempi il Pibe de Oro minacciava di lasciare tutto in beneficenza, lo avrà fatto? I giorni del dolore sono già finiti, ora è il tempo della battaglia legale che sarà feroce e durerà a lungo tra i 5 figli riconosciuti dal campione e gli altri 6 sparsi tra l’Argentina, la Spagna e Cuba. Nel corso dell’autopsia sono state isolate 6 tracce di Dna in previsione di cause per il riconoscimento della paternità. Prova che è stata già chiesta da Santiago Lara, 19 anni, nato dalla relazione del campione con la  modella Natalia Garat, e da Magali Gil, 24 anni. Secondo la stampa argentina le domande di successione avviate sarebbero almeno due: quella di Jana Maradona al tribunale di Buenos Aires e quella della primogenita Dalma presentata al tribunale di San Isidro.

 

Prima di morire Maradona ha voluto però dire addio all’ultimo figlio, Dieguito Fernando,  con un messaggio telefonico inviato a Mario Baudry, fidanzato della sua ex compagna Veronica Ojeda. Maradona ha chiesto all'uomo di prendersi cura della donna e di Dieguito: «Ciao Mario, sono Diego, so che ti sembrerà incredibile ma vedo bene Vero, mi ha detto che ora sta con te, prenditi cura di lei e del mio angelo, che non ha paragoni con niente. Guarda, ho molti figli, ma questo mi toglierà l'ultimo capello grigio. Un abbraccio.» 

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