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Ritratti di stile

400 video per gli 80 anni di Roberto Cavalli, mentre l’azienda langue

Passata più volte di mano, ora è del dubaino Hussain Sajwani, e si aspetta la collezione affidata a Fausto Puglisi. Il fondatore vive in campagna

400 video per gli 80 anni di Roberto Cavalli, mentre l’azienda langue

Verso la fine di ottobre, Eva Cavalli Duringer che gli è sempre vicino aveva inviato un messaggino whatsapp: “Con immenso piacere ti scrivo perché Roberto il 15 novembre 2020 compie ottant’anni, un traguardo che vorremmo celebrare con la partecipazione di tutte le persone che gli sono state vicine e che hanno avuto l’opportunità di conoscere il suo genio, la sua follia, la sua ambizione e determinazione. Vorremmo il tuo contributo per creare un video, che verrà mostrato a Roberto durante la sua festa di compleanno: un aneddoto, un’avventura, una felicità, un’incazzatura, un segreto, un ringraziamento, un proposito”.

 

Hanno, abbiamo, risposto in quattrocento, fra cui un esercito di bellissime degli ultimi trent’anni come Naomi Campbell, Cindy Crawford, Kim Kardashian, Victoria Beckham, Valeria Mazza, Cher, Jennifer Lopez, Shakira, ma anche pop star del genere leggendario: Lenny Kravitz, Lionel Ritchie, Zucchero, Tony Renis. E poi tutti i giornalisti delle infinite scorribande nel mondo, compreso un indimenticabile viaggio invernale a New York per l’apertura della mostra sull’animalier nella moda al Met (era intitolata “Wild”, scoprimmo in quell’occasione che nel Settecento il maculato andava per la maggiore a Versailles) e tutti i “collaboratori dell’azienda storica”.

 

Già, perché l’azienda Cavalli non è più sua. Il marchio, che ha venduto nel 2015, galleggia da anni nel mare dell’incertezza creativa e commerciale, passando da uno stilista all’altro (l’ultimo scelto, Fausto Puglisi, siamo in attesa della collezione), da un amministratore delegato all’altro, da un pool di soci all’altro; l’ultimo il miliardario Hussain Sajwani, presidente di Damac Properties, sede a Dubai. Dell’azienda, che era un concentrato di artigianalità fiorentina, è rimasto nulla. Stamperia dismessa, modelleria liquidata, boutique quasi tutte chiuse, sede spostata da Sesto Fiorentino a Milano.

 

Per Cavalli, figlio di un partigiano fucilato dalla Wehrmacht, studente di Belle Arti a Firenze, sognatore, generosissimo, modello di grandi generosità e di grandi collere, la risata e la lacrima sempre in tasca, dev’essere stato un colpo durissimo, ancorché cerchi di non parlarne mai. A Hollywood pensano a un film su di lui, sulla sua vita di creatività geniale, iniziata negli Anni Settanta con le pelli stampate, e culminata nei primi Anni Duemila fra donne favolose, applausi mondiali, uno yacht iridescente e un amore immarcescibile per gli animali.

 

Adesso (come sempre in realtà), Roberto vive fra le alture di Firenze e la campagna; cura gli ulivi, i vigneti. In casa sua, vivono liberi decine di animali: da quelli più domestici, a quelli di fattoria (ha una passione per gli asinelli), ai pappagalli e gli uccelli esotici. Ricordiamo con molta allegria un servizio per la Rai con l'operatore quasi alle lacrime: "Qui non si riesce a girare niente, sembra che si muova anche il pavimento".

 

La compagna Sandra Nillson gli è accanto da tredici anni; i figli del primo e secondo matrimonio, Cristiana e Tommaso da Silvana; Rachele, Daniele e Robin da Eva, ex miss Universo e compagna nell’ascesa, sono sempre nei pressi. Il lavoro creativo gli manca, ma per tenersi in esercizio con il mondo dell’immagine scatta fotografie. Sta curando una personale a Dubai: non potrebbe essere altrove. Ieri sera, ha scritto Eva Cavalli che il video, mostrato in una festicciola riservatissima, di famiglia, per rispettare le direttive dell’ultimo decreto anti-Covid, lo ha commosso molto. 

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