Il coprifuoco in Lombardia

Coprifuoco in Lombardia e autocertificazione dal 22 ottobre 2020

Il governatore Fontana ha firmato l'ordinanza sul coprifuoco in Lombardia dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo serve l'autocertificazione

Coprifuoco in Lombardia e autocertificazione dal 22 ottobre 2020

Le persone positive al coronavirus aumentano e la Lombardia è già da alcuni giorni la regione che fa registrare il più alto numero di contagi in Italia. E così il governatore Fontana, in accordo con i sindaci delle città capoluogo, dal presidente dell’Anci, Mauro Guerra e dai capigruppo di maggioranza e di opposizione, ha deciso per una ulteriore stretta anti-Covid rispetto a quella nazionale, arrivata con il Dpcm 18 ottobre: ossia coprifuoco la sera e centri commerciali chiusi durante il fine settimana.

 

Una proposta formalmente già accettata dal governo, con il ministro della Salute Speranza che si è detto d'accordo sull'ipotesi delle misure più restrittive: «Ho sentito il presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore» ha dichiarato.

 

Ordinanza coprifuoco in Lombardia:

E' stata firmata dal presidente Attilio Fontana l'ordinanza sul coprifuoco in Lombardia ecco cosa dice la delibera:

 

Su tutto il territorio di Regione Lombardia, dalle ore 23.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute. Per giustificare gli spostamenti sarà necessario esibire una autocertificazione.

È consentito in ogni caso fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

 

Il Presidente Attilio Fontana ha inoltre firmato la nuova Ordinanza n. 623, che aggiorna ed integra i contenuti dell’Ordinanza n. 620 del 16 ottobre.

Le disposizioni riportate dall’Ordinanza del Ministro della Salute e dall’Ordinanza regionale n. 623 entrano in vigore a partire dal 22 ottobre e restano valide fino al 13 novembre 2020. Ecco le novità previste dall’Ordinanza n. 623:

 

CHIUSURA GRANDI NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI

Nelle giornate di sabato e domenica è disposta la chiusura di:

  • grandi strutture di vendita,

  • esercizi commerciali al dettaglio presenti all'interno dei centri commerciali.

 

Aperti durante il weekend, i negozi che vendono:

  • generi alimentari,

  • alimenti e prodotti per animali domestici,

  • prodotti cosmetici e per l’igiene personale,

  • prodotti per l’igiene della casa,

  • piante e fiori e relativi prodotti accessori.

Rimangono aperte anche farmacie, parafarmacie, tabaccherie e rivendite di monopoli.

 

MISURE ANTI-ASSEMBRAMENTO

All’ingresso degli esercizi commerciali al dettaglio e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande deve essere obbligatoriamente esposto un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, sulla base dei protocolli e delle linee guida in vigore.

Nei locali devono essere evitati gli assembramenti e va assicurato il mantenimento di almeno un metro di distanza tra i clienti. Le medie e grandi strutture di vendita devono adottare, se possibile, modalità di prenotazione per gestire l'ingresso dei clienti (ad es. tramite app).

 

SAGRE E FIERE

È vietato lo svolgimento di sagre e fiere di comunità. Sono invece consentite le manifestazioni che si svolgono in appositi quartieri fieristici.

 

Con l’Ordinanza n. 623 del 21 ottobre vengono inoltre aggiornate o confermate le seguenti disposizioni:

MISURE ANTI-MOVIDA

  • Le attività di somministrazione di alimenti e bevande, sia su area pubblica che privata (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizzerie, chioschi) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 23.00. Dopo le ore 18.00 il consumo deve avvenire esclusivamente ai tavoli. È consentito un massimo di 6 persone per tavolo, senza conteggiare conviventi e congiunti;

  • con la chiusura degli esercizi pubblici all'ora stabilita deve cessare ogni somministrazione e va effettuato lo sgombero del locale,

  • resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio, mentre la ristorazione con asporto o con modalità ‘drive-through’ (servizio in automobile) è consentita fino alle ore 23.00, con divieto di consumare sul posto o nelle vicinanze;

  • sono chiusi i distributori h24 di bevande e alimenti confezionati dalle ore 18.00 alle ore 5.00 (solo se con accesso dalla strada);

  • è vietata dalle ore 18.00 alle ore 5.00 la consumazione di bevande su aree aperte al pubblico;

  • è sempre vietato il consumo di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche compresi parchi, giardini e ville aperte al pubblico

Ulteriori misure restrittive possono essere adottate dai sindaci.

 

DIDATTICA A DISTANZA

A partire dal 26 ottobre, le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali di secondo grado devono realizzare le proprie attività attraverso la didattica a distanza per l'intera classe, se ci sono già le condizioni di effettuarla e salvo eventuali bisogni educativi speciali. Agli altri istituti viene fortemente raccomandato di adoperarsi nel più breve tempo possibile per poter svolgere anch’essi la didattica a distanza.

Sono escluse le attività di laboratorio, che possono essere svolte in presenza.

Alle Università è raccomandata la promozione della didattica a distanza quanto più possibile.

Ai dirigenti degli istituti scolastici si raccomanda inoltre di differenziare gli ingressi a scuola.

 

SPORT DI CONTATTO SVOLTI DA ASSOCIAZIONI E SOCIETÀ DILETTANTISTICHE

Sono sospese tutte le gare e le competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva.

Gli allenamenti e la preparazione atletica possono essere svolti individualmente. Le società e le associazioni dilettantistiche devono garantire il rispetto delle misure di prevenzione, tra cui il mantenimento di almeno due metri di distanza tra ciascuna persona.

 

ACCESSO ALLE RSA

L’accesso alle strutture delle unità di offerta residenziali della Rete territoriale da parte di familiari/caregiver e conoscenti è vietata, salvo autorizzazione del responsabile medico ovvero del Referente COVID-19 della struttura stessa (esempio: situazioni di fine vita) e, comunque sempre dopo rilevazione della temperatura corporea all’entrata e l’adozione di tutte le misure necessarie ad impedire il contagio.

 

SALE GIOCHI, SALE SCOMMESSE E SALE BINGO

Sospese le attività delle sale giochi, sale scommesse e sale bingo. È inoltre vietato l’uso delle “slot machine” negli esercizi pubblici, commerciali e di rivendita di monopoli.

 

ATTIVITÀ ECONOMICHE

Le attività economiche elencate al punto 1.4 dell’Ordinanza n. 620 del 16 ottobre devono essere svolte nel rispetto delle misure contenute nelle corrispondenti schede dell’allegato 1.

Tutti i lavoratori di tali attività sono obbligati all’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, a prescindere dal luogo di svolgimento dell’attività.

Per gli aspetti non diversamente disciplinati dall’Ordinanza n. 623 del 21 ottobre resta valido quanto previsto dalle precedenti disposizioni attualmente in vigore.

 

Nuovo modulo autocertificazione in Lombardia:

Per poter circolare durante il coprifuoco in Lombardia serve l'autocertificazione pdf in Lombardia, proprio come nei periodi più bui del lockdown.

 

Sull'autocertificazione andranno inserite le proprie generalità e le motivazioni per spostarsi da casa dalle 23: per i motivi di lavoro dovrà essere  specificata la destinazione, con le forze dell’ordine che potranno effettuare i dovuti controlli.

 

L'autocertificazione coprifuoco ottobre 2020, redatta "sotto personale  responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000" e che prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro, avrà queste deroghe al divieto di spostamento:

  • comprovate esigenze lavorative;

  • situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute;

  • è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza.

L'autocertificazione coprifuoco ottobre 2020 potrà essere richiesta e controllata dalle Forze dell'Ordine in caso di eventuali verifiche ai posti di blocco. 


Dopo la Lombardia, anche il governatore Vincenzo De Luca, ha deciso di imporre il coprifuoco in Campania.

 

Coronavirus Lombardia: spaventano i numeri del contagio

Il governatore Fontana ha spiegato così a Rete4 cosa ha spinto la regione e i comuni a chiedere il coprifuoco: «Cercare di dare un colpo a una delle cause del contagio che è ripartito e che risiede negli assembramenti, nelle movide, nelle feste, negli incontri in pubblico, nelle piazze, cose che purtroppo non si riescono a controllare perchè non riusciamo ad avere un numero sufficienti di polizia, di agenti e credo che la soluzione migliore possa essere questa, tanto è vero che è stata presa in altri paesi.»

 

La richiesta della Regione, sottolinea Il Corriere, è stata elaborata dopo che il Comitato Tecnico Scientifico lombardo ha ipotizzato uno scenario cupo per ciò che riguarda i numeri dei ricoveri: al 31 ottobre potrebbero essere infatti 4000 quelli ordinari e 600 in terapia intensiva.

 

Secondo gli ultimi dati ora disponibili, quelli del 19 ottobre, i ricoverati sono, rispettivamente, 1136 e 113. La situazione potrebbe diventare presto “impegnativa”, come ammesso dallo stesso governatore Fontana. Ma questo non è l’unico motivo della proposta. Il direttore sanitario dell’Ats Milano Vittorio Demicheli ha infatti spiegato, a SkyTg24, di come ci siano difficoltà a tracciare tutti i contagi e a disporre l’isolamento: «Chi sospetta di aver avuto un contatto a rischio o sintomi stia a casa» è il suo appello. «Quello che ci preoccupa- ha sottolineato- è che non sappiamo esattamente quale sia la velocità con cui si può verificare il fenomeno in una grossa metropoli come Milano».

 

Milano è infatti la città sotto stretta osservazione perché maggiormente interessata dal virus: sempre secondo i dati del 19 ottobre, sono stati riscontrati 436 positivi in città e 814 nell’area metropolitana, con un indice di contagio salito ormai a 2,34.

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