Le misure anti Covid

Obbligo di mascherina e divieto di assembramento: multe e controlli

Mascherina obbligatoria su tutto il territorio nazionale e divieto di assembramento: scattano multe e sanzioni per chi non rispetta le regole anti-Covid

Obbligo di mascherina e divieto di assembramento: multe e controlli

Mascherine obbligatorie su tutto il territorio nazionale. Sarà necessario averle sempre con sé e indossarle anche all’aperto, oltre che al lavoro e nei luoghi chiusi.
Il decreto legge che è stato approvato mercoledì 7 ottobre in Cdm ha prorogato lo stato di emergenza al 31 gennaio 2021 e regolato l’uso della mascherina, che prevede delle eccezioni: non dovranno indossarla i bambini al di sotto dei 6 anni, le persone con patologie o  disabilità non compatibile con il suo utilizzo, se si svolge attività fisica o si è in un luogo isolato.


Intanto, con i contagi che sono tornati nuovamente a salire, il 13 ottobre è stato firmato il nuovo Dpcm ottobre che prevede una stretta su feste private, movida, sport di contatto amatoriali.

 

Obbligo mascherine e divieto di assembramento: previsti controlli e multe

Sulle mascherine il ministro Roberto Speranza ha dichiarato che «serve uno sforzo in più, utilizziamole anche quando incontriamo persone che conosciamo ma non sono conviventi. La stragrande maggioranza dei contagi avviene in relazioni amicali» per poi insistere sulla necessità del distanziamento e sul divieto di assembramento: «Aumenteremo i livelli di controllo, perché gli assembramenti sono un rischio reale che non possiamo permetterci.»

 

Ma chi sarà incaricato di verificare le regole vengano effettivamente rispettate?


La circolare del 3 ottobre 2020, inviata dal capo di Gabinetto al Ministero dell’Interno Bruno Frattasi, specifica che «l’attività svolta dalle Forze di polizia per la prevenzione e il contrasto della diffusione del virus è stata finora assai intensa e significativa», sottolineando che «il contenimento della diffusione del COVID-19 continua a richiedere un notevole impegno operativo, che andrà condotto, anche in questa fase, in stretta sinergia con tutti gli attori del sistema pubblico, statale, regionale e locale.»


Sul documento si legge inoltre che «potranno essere altresì valutate, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, ulteriori e mirate attività di controllo, sulla base delle concrete situazioni riscontrate in ambito territoriale. [...] In particolare, tali attività potranno essere modulate in relazione a specifici quadranti territoriali e a determinate fasce orarie, in cui risulti maggiore il rischio di assembramenti, con il consueto concorso di operatori delle polizie locali e con l’eventuale ausilio del personale militare appartenente al dispositivo “Strade Sicure”, nel quadro del pertinente Piano di Impiego.»

 

Polizia, vigili urbani e militari saranno quindi fianco a fianco e potranno intervenire nel caso in cui si verifichino assembramenti o non vengano indossati i dispositivi di protezione personale. Infatti, secondo il decreto, il «mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 1.000». Sono previste multe anche per le attività che che non faranno rispettare i divieti all’interno del proprio locale, fino ad arrivare alla chiusura.


Feste private e cerimonie: chi si occuperà dei controlli?

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, per il momento ci si affiderà al buonsenso delle persone e ai gestori dei locali che ospitano gli eventi di verificare che vengano rispettate le regole.

 

Secondo il nuovo Dpcm 13 ottobre i banchetti delle cerimonie, come battesimi e matrimoni, potranno prevedere solo 30 invitati; mentre sono vietate le feste private al chiuso e all'aperto e la raccomandazione è di non ospitare più di 6 persone non conviventi in casa propria.

 

Il premier Conte, durante la conferenza stampa per la presentazione del Dpcm, ha sottolineato: «Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase» ed «evitare situazioni pericolose.»

 

La polizia potrà intervenire su segnalazione di chiunque veda degli assembramenti. Con i contagi  di coronavirus in netto aumento, è necessario che ognuno faccia la propria parte per evitare che si arrivi a un momento ancora più difficile della pandemia e all’applicazione di norme ancora più restrittive.

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