Ora solare 2021

Torna l’ora solare, stanotte lancette indietro di 1 ora

Ora solare cos’è, quando, cosa cambia, differenza con ora legale. Ora legale vantaggi e svantaggi, è mondiale, è stata abolita, salute e depressione

Torna l’ora solare, stanotte lancette indietro di 1 ora

L'ora solare tornerà nel mese di ottobre.

 

Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre le lancette dell'orologio dovranno essere  spostate indietro di un'ora (ma lo smartphone fa da solo).

 

Sarà valida fino all'ultima domenica di marzo, ossia il 28 marzo 2021.

 

Ora solare: cosa cambia? Spostando le lancette indietro di un'ora, tra le 2 e le 3, potremo dormire di più nella notte tra il 24 e il 25 ottobre. Perderemo un'ora di luce nel pomeriggio, che verrà invece guadagnata al mattino.

 

Le giornate si accorceranno fino al 21 dicembre 2020, giorno del solstizio d'inverno e anche quello più corto dell'anno per l'emisfero boreale.

 

Ora legale e ora solare, la differenza: l’ora legale e l’ora solare sono due diversi sistemi di orario utilizzati in altrettanti periodi dell’anno. L’ora legale in estate, mentre l’ora solare in inverno. Quest’ultima coincide con quella del fuso orario di riferimento.

 

Cos'è l'ora legale?

L'Ora legale è una convenzione, adottata da diversi stati, in cui vengono spostate le lancette dell’orologio in avanti di un’ora.

 

Nell’Unione Europea, ma anche in Svizzera, Norvegia, Regno Unito, Liechtestein, Andorra, Monaco, San Marino e Città del Vaticano l’ora legale ha inizio l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.


Nel 2020 è in vigore dal 29 marzo 2020 al 25 ottobre 2020.

 

Ora legale: perché si utilizza?

Il motivo per cui viene utilizzata l’ora legale è legato al risparmio energetico: serve infatti a sfruttare meglio la luce diurna durante il periodo estivo.


In Italia l’ora legale è stata introdotta nel 1919, per essere sospesa più volte e infine ripristinata nel 1966 in modo continuativo.

 

Dal 1996 il calendario per la sua applicazione viene condiviso con la Comunità Europea.

Ora legale: è mondiale? L’ora legale viene applicata nella maggior parte dei paesi dell’Europa e del Nord America, mentre non è utilizzata nei paesi più vicini all’equatore.

 

Il Sudamerica e l’Oceania hanno una situazione mista, mentre gran parte dei paesi in Asia e Africa non l’hai mai utilizzata oppure ha smesso di adottarla.

 

Ora legale: la storia

Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti, fu il primo a ipotizzare un uso consapevole della luce in un suo saggio pubblicato sul Journal de Paris nel 1784. Il motivo era semplice: la rivoluzione industriale aveva imposto ritmi diversi rispetto a quelli seguiti fino ad allora dalla società agricola. 

 

Per cui le persone la mattina dormivano, mentre la notte erano costrette a utilizzare candele e lampade a olio. La sua proposta era quella quindi di “anticipare la sveglia” per poter risparmiare.

La sua richiesta rimase inascoltata fino al 1907, quando l’inglese William Willett riaprì la questione in Gran Bretagna.

 

Il governo decise di applicare l’ora legale nel 1916, così come altri paesi europei tra cui la Germania, quando lo scoppio della Prima Guerra Mondiale rese necessario il risparmio energetico legato al consumo di carbone.


Molti storici ritengono che l’invenzione dell’ora legale come la intendiamo oggi è da attribuire all’entemologo neozelandese George Vernon Hudson, che propose di spostare avanti l’orologio di due ore alla Wellington Philosophical Society, nel 1895, ma senza esito.

Ora legale: vantaggi e svantaggi

Ora legale vantaggi: l’ora legale è stata introdotta per risparmiare sulla spesa energetica, sfruttando più a lungo le ore di luce naturale, che vengono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini adottate.

 

Ad esempio, se il sole d’estate sorge alle 4:30 per tramontare alle 20:00, con l’ora legale sorgerebbe alle 5:30 e tramonterebbe alle 21:00, dando un’ora di luce in più in una fascia oraria che risulta più “utile”.


Secondo le stime preliminari registrate da Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 31 marzo 2019, grazie proprio all’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’Italia è riuscita a risparmiare 505 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 190 mila famiglie), per un risparmio di 100 milioni di euro e minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250 mila tonnellate.


Dal 2004 al 2019, sempre secondo i numeri elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese grazie all’ora legale è stato complessivamente di circa 9,6 miliardi di kilowattora per un risparmio di oltre 1 miliardo e 650 milioni di euro.

 

La maggior disponibilità di luce offre inoltre l'opportunità di svolgere più attività ricreative all'aperto.

Ora legale svantaggi: secondo alcuni studi, l’ora legale avrebbe degli effetti negativi sulla salute psico-fisica soprattutto nella notte in cui avviene il passaggio. Si dorme peggio, con ripercussioni sulla concentrazione.

 

Lo stress legato all'ora di sonno persa sarebbe anche la causa di maggiori incidenti in macchina il lunedì successivo alla sua introduzione, che invece calano in tutto il periodo, probabilmente proprio alla luce di cui usufruiscono i lavoratori al ritorno a casa.

 

Anche se è difficile trarre conclusioni certe senza tener conto di diversi altri fattori.

 

Secondo altre ricerche inoltre, nella prima settimana di introduzione dell’ora legale, ci sarebbe un aumento del rischio di attacchi di cuore. Così come un picco dei suicidi nelle settimane successive (fenomeno riscontrabile anche nel passaggio all'ora solare).

 

Sui vantaggi e gli svantaggi le opinioni non sono però concordi. Nel corso degli anni sono stati svolti alcuni studi per valutare l'efficacia dell'ora legale, come sottolinea la Comunità Europea.

 

I risultati sottolineano che il risparmio energetico è marginale e varia a seconda della collocazione geografica del paese.

 

Inoltre non ci sarebbero prove sufficienti per valutare gli effetti globali sulla salute. 


Ora legale: è stata abolita?

Nel 2018 l’Unione Europea ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere punti di vista sull’abolizione dell’ora legale, dopo alcune richieste avanzate da cittadini, dal Parlamento Europeo e da alcuni stati membri.

 

L’84% di chi ha risposto al sondaggio si è espresso a favore dell’abolizione: alla consulta hanno infatti partecipato soprattutto i paesi del Nord, a cui non giova l’ora legale, e che sono sostenitori degli effetti perlopiù negativi sulla salute.

 

Mentre i paesi del sud Europa avrebbero maggior interesse a mantenerla, dato che potrebbero trarre maggior giovamento dall'ora di luce in più.


La Commissione Europea ha quindi stabilito che ogni nazione, entro il 2021, dovrà decidere per sé. Ossia dovrà stabilire se estendere l’ora legale o quella solare per tutto l’anno.


L’Italia, con il governo Conte, ha inoltrato un documento formale chiedendo a Bruxelles che venga mantenuto l’attuale sistema: sei mesi di ora legale e sei di ora solare.

 

I motivi sono tre: il risparmio energetico, stabilito dai numeri di Terna; la mancanza di evidenze scientifiche per ciò che concerne le ripercussioni psico-fisiche negative sull’organismo; e, in ultima istanza, il dubbio che i diversi fusi orari a macchia di leopardo possano provocare delle problematiche al mercato interno.


Per ora nulla è ancora definitivo.

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