Scuola linee guida Cts

Scuola, Linee guida Cts: come si torna sui banchi dal 14 settembre

Scuola, le regole del Cts per il ritorno a settembre. Mascherina, distanziamento fisico e igiene tra le misure confermate per un rientro in sicurezza

Scuola, Linee guida Cts: come si torna sui banchi dal 14 settembre

Le regole per settembre: gli aggiornamenti del Cts

 

*** Aggiornamenti linee guida Cts per la scuola, ultime notizie: il Cts ha deciso: niente mascherina in classe se viene rispettata la distanza di un metro

Il Comitato Tecnico Scientifico ha quindi confermato, in una nota, che la mascherina dovrà essere utilizzata per gli spostamenti e gli spazi comuni.

 

In particolare, nella scuola primaria, in modo da «favorire l'apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto).»

 

Mentre nell'ambito della scuola secondaria, «anche considerando una trasmissibilità analoga a quella degli adulti, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro, l'assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione (es. canto) e in situazione epidemiologica di bassa circolazione virale come definita dalla autorità sanitaria.»

 

In tutti i contesti di "condizione statica" rimangono quindi valide le indicazioni sull'utilizzo delle mascherine contenute nel documento tecnico sulla scuola del 28 maggio 2020 e incluso nel Piano Scuola 2020-2021.

 

Infine, si legge nella nota del Comitato Tecnico Scientifico,  «il dato epidemiologico, le conoscenze scientifiche e le implicazioni organizzative riscontrate, potranno determinare una modifica delle raccomandazioni proposte, anche in relazione ai differenti trend epidemiologici locali, dall’autorità sanitaria» e quindi prevedere l'obbligo della mascherina anche in situazioni statiche, ma sempre con il rispetto del distanziamento per un certo periodo, secondo una strategia di scalabilità delle misure di prevenzione. Tenendo comunque conto delle esigenze della continuità ed efficacia dei percorsi formativi.

 

*** Aggiornamenti linee guida Cts per la scuola, ultime notizie 25 agosto 2020: il Comitato Tecnico Scientifico si è riunito mercoledì 19 agosto, per decidere sull'utilizzo delle mascherine in classe anche in base all'andamento dei contagi. In questa occasione è stata ribadita anche la priorità, per tutto il paese, di riaprire in sicurezza le scuole.

 

«Ai ragazzi sopra i sei anni sarà chiesto di usare la mascherina»  ha inizialmente dichiarato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a SkyTg24. «Ci saranno delle condizioni particolari, come ad esempio l’uso o non uso della mascherina per una ragazzo o una ragazza non udente, per un bambino o una bambina con delle difficoltà neurologiche o psicologiche, l'interrogazione. Ci saranno dei momenti del contesto locale e specifico che saranno di volta in volta valutati. Ovviamente non c’è la mascherina a mensa o mentre si fa ginnastica, però l’indicazione è di utilizzarla.»

 

Un chiarimento sull'uso della mascherina è arrivato successivamente dallo stesso Miozzo, che in un'intervista al Corriere della Sera pubblicata il 20 agosto ha sottolineato: 

«Se il docente è certo che i bambini siano seduti e distanziati, ad esempio durante un compito in classe o l’interrogazione, allora potrà consentire di abbassarla. Chi si muove in classe deve indossarla, i movimenti vanno protetti. C’è differenza tra staticità e mobilità. No la mascherina a mensa o in palestra, fermo restando il metro di distanza.»

 

Sulla stessa linea anche la ministra Azzolina che, in un'intervista rilasciata al Tg1 sempre il 20 agosto, ha dichiarato: «La mascherina è uno strumento di protezione importante e noi ne distribuiremo 11 milioni al giorno in tutte le scuole. Noi abbiamo fatto dei lavori nelle scuole: abbiamo allargato le aule e cercato ulteriori spazi affinché là dove sia garantito il metro di distanziamento gli studenti, da seduti, possano abbassare la mascherina

 

Confermato quindi dal Cts quanto espresso con il verbale del 12 agosto (disponibile anche online nel sito dedicato alla riapertura della scuola: https://www.istruzione.it/rientriamoascuola): ossia il distanziamento fisico, l'uso della mascherina e l'igiene.

 

E se dovessero verificarsi dei caso di a scuola? «È sicuro che ci saranno dei casi nelle scuole. Se si dovesse verificare un caso non vorrà dire chiudere le scuole di un paese, della provincia o della regione. Vorrà dire esaminare il contesto di volta in volta e, se necessario, mettere in quarantena una classe o l'intera scuola: questo sarà discusso con le autorità sanitarie locali e il dirigente didattico» ha spiegato Miozzo.

 

Il Ministero e la ministra Azzolina hanno inoltre smentito la fake news sull'affidamento di un alunno positivo al Covid-19 all'autorità sanitaria senza che i genitori potessero prelevarlo da scuola. Il protocollo di sicurezza prevede invece che si debba provvedere quanto prima "al ritorno al proprio domicilio" attivando i necessari percorsi medici. 

 

Scuola, le regole per settembre: ecco come si tornerà in aula

La riapertura delle scuole in totale sicurezza è l’obiettivo condiviso del Governo e del comitato Tecnico Scientifico, che ha presentato le sue linee guida al Ministero dell’Istruzione.

 

Norme che regoleranno il ritorno in aula degli studenti a settembre, e che sono state studiate tenendo conto di precise criticità del sistema scolastico.

 

Come un patrimonio edilizio non sempre adeguato per ospitare contemporaneamente tutti gli studenti; l'insufficienza del personale in previsione della ridefinizione della numerosità delle classi. O ancora la diversità delle realtà scolastiche del nostro paese, sotto molteplici aspetti.

 

In uno scenario di questo tipo, sottolinea il Cts, sarà fondamentale il coinvolgimento diretto degli Uffici scolastici Regionali, degli Enti locali (Regioni, Città metropolitane, Comuni, Municipi) e delle autonomie scolastiche. Ma anche di altre realtà del territorio, come associazioni, gestori di spazi pubblici e privati, cooperative sociali.


Ciascuna realtà scolastica dovrà infatti procedere a una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale, in modo da garantire il più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.


“A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica” ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina.

 

 

Scuola, le regole per settembre: le indicazioni del Cts

Il distanziamento fisico e le misure di igiene e prevenzione rappresentano il fulcro del documento.

 

Non sarà misurata la febbre a scuola, ma chi avrà una sintomatologia respiratoria oppure una temperatura superiore a 37.5°C dovrà restare a casa: il Cts richiama alla responsabilità individuale e genitoriale il rispetto di queste linee guida.

Come previsto anche dalle linee guida per la fase 2 delle diverse attività, dovrà essere rispettato il distanziamento interpersonale di almeno un metro.

 

Questa distanza dovrà essere assicurata nelle aule, prevedendo un layout differente, ad esempio dei banchi; ma anche nei laboratori, in aula magna, nei teatri scolastici.

 

Per le attività in palestra, il distanziamento dovrà invece essere di due metri.

 

Sconsigliati i giochi di gruppo e gli sport di squadra.

 

Tra le linee guida, anche accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita degli studenti, sia attraverso uno scaglionamento orario (anche per evitare affollamenti nei trasporti pubblici nelle ore di punta) che rendendo disponibili tutte le vie di accesso.

 

Nonché misure per ridurre al minimo il rischio di assembramento in aula e nei luoghi nei luoghi comuni (corridoi, bagni, sala insegnanti).

 

I genitori dovranno restare fuori, salvo in casi di assoluta necessità.


“Ciascuna istituzione potrà definire, in virtù dell’autonomia scolastica, modalità di alternanza / turnazione / didattica a distanza proporzionate all’età degli alunni e al contesto educativo complessivo” si legge sul documento tecnico.

 

"In particolare, per gli ordini di scuola secondaria di I e II grado, al fine di ridurre la concentrazione di alunni negli ambienti scolastici, potranno essere in parte riproposte anche forme di didattica a distanza.

 

Quindi le videolezioni che hanno caratterizzato il lockdown e la fase 2 dell’emergenza potrebbero continuare.

 

 

Scuola, le regole per settembre: sarà necessario indossare la mascherina?

Le misure di pulizia e sanificazione degli ambienti, la corretta areazione dei locali e le regole per l’igiene personale saranno sempre valide.

 

I dispenser di soluzione idroalcolica dovranno essere disponibili per alunni e personale in diversi punti della scuola.

 

Gli studenti dovranno indossare una mascherina chirurgica oppure di comunità, ad eccezione ovviamente delle attività motorie o durante i pasti.

 

Il personale dovrà indossare mascherine chirurgiche fornite dall’istituto. Ci sono però delle eccezioni.


Nella scuola dell’infanzia, al di sotto dei 6 anni di età, i bambini non dovranno indossarla, ma le maestre possono prevedere altri dispositivi di sicurezza oltre alla mascherina (guanti in nitrile e protezione per occhi e mucose) dato che non sarà sempre possibile rispettare la distanza di un metro.


Per quanto riguarda gli studenti con disabilità, secondo anche quanto previsto dal Dpcm 17 maggio, non sono soggetti all’uso della mascherina se la disabilità non lo consente.

 

Il personale, anche in questo caso specifico, potrà indossare altri dispositivi oltre alla mascherina chirurgica.

 

 

Scuola, le regole per settembre: pasti e ricreazione

Il consumo del pasto a scuola va preservato, spiega il documento; ma le singole realtà dovranno garantire il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi di fruizione ed eventualmente anche attraverso la fornitura del pranzo con un’apposita “lunch box” da usare in classe.


Gli assembramenti nelle aree comuni restano da evitare.

 

Quando possibile, quindi, saranno valorizzati gli spazi esterni per la ricreazione, ma anche per le attività motorie o le attività didattiche.

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