Consiglio europeo 17-18 luglio: si decide su fondo ripresa e bilancio

Consiglio Ue vis-a-vis. I suoi membri voleranno a Bruxelles per trovare l’intesa su Recovery Fund e Bilancio pluriennale 2021-2027. Le cifre aggiornate.

Consiglio europeo 17-18 luglio: si decide su fondo ripresa e bilancio

Non ci sarà il mega-schermo e la connessione virtuale. Come preannunciato a conclusione dell’ultimo summit europeo del 19 giugno, il prossimo Consiglio europeo si riunirà fisicamente a Bruxelles. È da oltre 5 mesi, infatti, che il lockdown e le misure di contenimento della pandemia non hanno permesso ai Capi di Stato e di Governo di partecipare ‘in presenza’ nella consueta sala dell’Europa building. L’appuntamento è confermato per il 17 e 18 luglio, come annunciato da Ursula Von der Leyen nel corso del suo incontro con i leader dei gruppi dell’Europarlamento.

 

Intanto, la rete della diplomazia europea è già tornata in azione con visite e scambi bilaterali tra i Paesi dell’Unione. Tra i più dinamici, figura l’Italia. Lo scorso 23 giugno, il Ministro per gli Affari Esteri, Luigi Di Maio, ha accolto alla Farnesina il collega olandese, l’omonimo Stef Blok, per fare il punto sulle azioni di cooperazione post-emergenza sanitaria, sulle questioni legate ai flussi migratori ma, soprattutto, sul maxi-fondo per la ripresa, il NextGenerationEU.

 

Conte-Michel, lo scambio su Fondo Ripresa e Bilancio dell’Ue (QFP)

Mettere d’accordo i 27 capi di Stato e di Governo sui numeri e le modalità del piano di ripresa resta ancora una maratona. In vista della sessione straordinaria del Consiglio europeo di luglio, continuano i colloqui tra Charles Michel e i leader europei.

Nella fitta agenda di questa settimana del Presidente del Consiglio europeo, infatti, ci sono stati scambi (25 giugno) con i Primi ministri di Grecia, Olanda, Finlandia, Repubblica Ceca, Portogallo e Spagna. Il 26 giugno è stata la volta di quelli con Danimarca, Lituania e Svezia.

 

Ma il primo Paese a essere “chiamato” è stato di fatto l’Italia. Una nota di Palazzo Chigi ha annunciato la conversazione tenutasi il 24 giugno in video-conferenza tra il Premier Giuseppe Conte e Michel. L’appuntamento è valso a discutere in via bilaterale, lo state of play del piano per la ripresa. Al centro dei colloqui, cifre e condizioni di NextGenerationEU (alias recovery fund) e il budget del Quadro Finanziario Pluriennale 2012-2027 (QFP).

 

Gli aggiornamenti sul Bilancio Ue 2021: 166,7 mld integrati da mix prestiti e sovvenzioni

Mercoledi scorso (24 giugno), l’Esecutivo europeo, guidato da Ursula Von der Leyen, ha comunicato gli ultimi aggiornamenti sulle decisioni del Collegio dei Commissari in materia di bilancio.

Nel 2021 i Paesi dell'Ue avranno a disposizione circa 510 miliardi di euro per uscire dalla crisi attraverso le risorse europee. È quanto chiede la Commissione europea, che ha presentato la sua proposta di bilancio dell'Unione per il prossimo anno. Si tratta del primo bilancio dell'Ue a 27 (post-Brexit, senza il Regno Unito), che darà il via al nuovo settennato di programmazione.

 

La proposta 2021 prevede 166,7 miliardi di euro in impegni (-9.7% rispetto al 2020) e 163,5 miliardi in pagamenti (+0.8%), che saranno la prima tranche del bilancio pluriennale 2021-27 da 1.100 miliardi auspicato dalla Commissione Ue il 27 maggio. A queste cifre, Bruxelles prevede di aggiungere 344 miliardi (211 in prestiti e 133 in sovvenzioni) provenienti dal NextGenerationEU, per un totale di circa 510 miliardi. Non appena i leader nazionali e l’Europarlamento raggiungeranno l’intesa (si auspica entro luglio) sull’intero pacchetto ripresa (recovery plan), la proposta verrà nuovamente modificata dalla Commissione con una lettera rettificativa. La procedura sarà più rapida (rispetto a quella prevista per il Bilancio 2012), in quanto NextGenerationEU non dovrà passare nuovamente per l’approvazione in Eurocamera.

 

 

Tutte le cifre aggiornate del NextGenerationEU e del Bilancio 2021

Il bilancio riflette le priorità dell'Europa che garantiscono una ripresa sostenibile.

La Commissione propone di ripartire le risorse come segue:

  • 1,34 miliardi di € per il programma Europa digitale allo scopo di potenziare le cyber-sicurezza dell'Unione e favorire la transizione digitale;

  •  3 miliardi di € a favore del meccanismo per collegare l'Europa allo scopo di investire in un'infrastruttura di trasporto aggiornata ad elevata efficienza per facilitare le connessioni transfrontaliere;

  • 575 milioni di € a favore del programma per il mercato unico, e ancora 36,2 milioni di € e 127 milioni di € rispettivamente per i programmi che promuovono la cooperazione nei settori della fiscalità e delle dogane;

  • 2,89 miliardi di € per Erasmus+ allo scopo di investire nei giovani e 306 milioni di € per i settori culturali e creativi attraverso Europa creativa;

  • 1,1 miliardi di € per il Fondo asilo e migrazione e 1 miliardo di € per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere, allo scopo di rafforzare la cooperazione per la protezione delle frontiere esterne e la politica di migrazione e asilo;

  • 55,2 miliardi di € per la politica agricola comune e 813 milioni di € per il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, a beneficio degli agricoltori e dei pescatori europei, ma anche per rafforzare la resilienza del settore agroalimentare e di quello della pesca e dotarli dei mezzi necessari per gestire la crisi;

  • 228 milioni di € per il Fondo sicurezza interna e 1,05 milioni di € per il Fondo europeo per la difesa a sostegno dell'autonomia strategica e della sicurezza dell'Europa;

  • 1,9 miliardi di € per l'assistenza preadesione, a sostegno dei nostri vicini, anche nei Balcani occidentali.

Una gran parte dei fondi sarà inoltre destinata alle azioni prioritarie individuate in relazione a Next Generation EU, in particolare:

  • 131,5 miliardi di € di prestiti e circa 133 miliardi di € di sovvenzioni potranno essere forniti agli Stati membri nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza, che rientra in NextGenerationEU;

  • 17,3 miliardi di €, 5 dei quali nel quadro di NextGenerationEU, andranno a Orizzonte Europa per rafforzare il sostegno europeo alle attività di ricerca e innovazione nei settori della salute e del clima;

  • 10,13 miliardi di € saranno destinati a InvestEU per investimenti in infrastrutture sostenibili, innovazione e digitalizzazione. Una parte dei fondi andrà al dispositivo per gli investimenti strategici per sviluppare l'autonomia strategica delle catene di approvvigionamento essenziali a livello europeo;

  • 8,28 miliardi di € andranno allo strumento di sostegno alla solvibilità, secondo la proposta per Next Generation EU, per affrontare i problemi di solvibilità delle imprese economicamente sostenibili di tutti i settori economici;

  • 47,15 miliardi di € saranno destinati alla politica di coesione e saranno integrati da altri 42,45 miliardi di € nel quadro di REACT-EU, secondo la proposta per NextGenerationEU. I fondi saranno impiegati per sussidi all'occupazione, regimi di riduzione dell'orario lavorativo e misure a favore dell'occupazione giovanile, e della liquidità e solvibilità delle PMI;

  • 9,47 miliardi di €, 7,96 dei quali nel quadro di NextGenerationEU, saranno assegnati al Fondo per una transizione giusta in modo che la transizione verso la neutralità climatica non lasci indietro nessuno;

  • 619 milioni di € saranno destinati a rescEU, il meccanismo unionale di protezione civile, in modo che l'Unione sia in grado di rispondere a emergenze su vasta scala;

  • 1,19 miliardi di €, 1,17 dei quali nel quadro di NextGenerationEU, andranno al nuovo programma per la salute EU4Health per attrezzare l'Unione contro future minacce sanitarie;

  • 15,36 miliardi di €, 3,29 dei quali nel quadro di NextGenerationEU, saranno destinati ai nostri partner esterni attraverso lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI);

  • 2,8 miliardi di €, 1,3 dei quali nel quadro di NextGenerationEU, andranno agli aiuti umanitari, per far fronte al crescente fabbisogno umanitario nelle zone più vulnerabili del mondo.

Il bilancio è pienamente in linea con l'impegno a investire nel futuro, al fine di realizzare un'Europa più verde, più digitale e resiliente. Una volta adottato, sarà il primo bilancio nell'ambito del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e il primo bilancio annuale proposto durante il mandato della Von der Leyen. Il Commissario Johannes Hahn, responsabile per il bilancio dell'Ue, ha dichiarato che, per realizzare la ripresa, “abbiamo bisogno di un accordo sul bilancio a lungo termine e su Next Generation EU (…) per inviare un segnale di fiducia in tutta Europa”.

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