Coronavirus: Ue rafforza risposta e rinnova il pacchetto delle misure

Commissione europea lancia CRII+, Iniziativa di investimento-Plus in risposta al coronavirus, pacchetto di nuove misure d’investimento in risorse essenziali

Coronavirus: Ue rafforza risposta e rinnova il pacchetto delle misure

Un intervento mirato, immediato e intensificato a livello di misure e flessibilità di bilancio. E’ questo l’obiettivo della nuova risposta al covid-19 di questo giovedì della Commissione europea.

 

Bruxelles propone nuove azioni per combattere la crisi e limitare le ricadute disastrose sull’economie più vulnerabili dell’Unione. La Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha presentato oggi la ‘seconda versione’ del pacchetto di misure, del tutto eccezionali, dell'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus.

 

 

Ribadendo l’importanza dello spirito di solidarietà e unione ai 27, la Von der Leyen ha dichiarato: "In questa crisi di coronavirus, solo le risposte più forti daranno risultati. (…) Ogni euro disponibile nel bilancio dell'UE verrà reindirizzato per affrontare l’emergenza, ogni norma verrà agevolata per consentire ai finanziamenti di fluire rapidamente ed efficacemente.”

 

Le nuove misure toccheranno diversi settori, tra cui anche l’agricoltura e la pesca, oltre che le fasce di popolazione più deboli. Mentre il primo pacchetto di misure si era concentrato sulla mobilitazione immediata di Fondi strutturali per consentire una risposta rapida alla crisi, la nuova formula attiva risorse anche per la protezione degli indigenti.

 

Cosa cambia?

Il primo pacchetto consisteva di tre elementi principali: circa 8 miliardi di euro di liquidità immediata per accelerare fino a 37 miliardi di euro di investimenti pubblici europei, flessibilità nell'applicazione delle norme sulla spesa dell'Ue ed estensione dell'ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea.

 

Il pacchetto odierno integra il primo introducendo una flessibilità straordinaria affinché l’intero sostegno finanziario, che non sia stato utilizzato a titolo dei Fondi strutturali e di investimento europei, possa essere pienamente mobilitato. Il meccanismo si fa più agile consentendo il trasferimento tra i 3 fondi della politica di coesione (Fondo europeo di sviluppo regionale, Fondo sociale europeo e Fondo di coesione). Si potranno anche operare trasferimenti tra le diverse categorie di Regioni e ci sarà maggiore apertura rispetto alla concentrazione tematica.

 

Un altro elemento innovativo è la possibilità di accedere a un tasso di co-finanziamento da parte dell’Ue pari al 100% nei programmi della politica di coesione relativi all'esercizio contabile 2020-2021. Il pacchetto CRII+ semplifica, inoltre, le fasi procedurali connesse all'attuazione dei programmi, all'uso degli strumenti finanziari e all'audit, per limitare gli effetti negativi che la crisi sanitaria ha sulle nostre economie e società.

 

 

Che cos'è il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD)

L'iniziativa CRII+ fornisce sostegno anche agli indigenti, modificando le norme del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Ad esempio, per ridurre il rischio di contaminazione, si metteranno a disposizione dispositivi di protezione e si distribuiranno aiuti alimentari, fornendo assistenza di base mediante buoni elettronici. Azioni finanziate al 100% per l'esercizio contabile 2020-2021.

 

Il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) sostiene gli interventi dei Paesi dell'UE volti alla distribuzione di prodotti alimentari e/o alla fornitura di assistenza materiale di base agli indigenti. Comprende i prodotti alimentari, indumenti e altri articoli essenziali per uso personale, ad esempio calzature, sapone e shampoo. L'assistenza materiale deve essere accompagnata da misure di inclusione sociale, per aiutare le persone a uscire dalla povertà. Per il periodo 2014-2020 sono stati stanziati oltre 3,8 miliardi di euro per il FEAD. I Paesi dell'UE devono inoltre contribuire con almeno un 15% di cofinanziamento nazionale ai propri programmi nazionali.

 

Le autorità nazionali possono inoltre fornire assistenza non materiale alle persone indigenti, al fine di alleviare le forme di povertà estrema con il maggiore impatto in termini di esclusione sociale, come la deprivazione abitativa, la povertà infantile e la deprivazione alimentare. Le autorità nazionali possono acquistare i prodotti alimentari e i beni e fornirli a organizzazioni partner, o finanziare tali organizzazioni affinché li acquistino esse stesse

 

Vediamo alcune delle misure specifiche divise per gli altri Fondi.

 

Le integrazioni alle norme della politica di coesione – favorire gli investimenti Ue

  • In via eccezionale e temporanea, la possibilità di richiedere l'applicazione di un tasso di co-finanziamento del 100% ai programmi della politica di coesione per l'esercizio di bilancio 2020-2021;

  • ulteriore flessibilità per il trasferimento di risorse tra i fondi della politica di coesione e tra le categorie di regioni (ad oggi, vige il limite del 3% nel trasferimento dei fondi alle Regioni. CRII+ rimuove questo limite – eccezionalmente, visto l'impatto del coronavirus);

  • esentare gli Stati membri dall'obbligo di modificare gli Accordi di partenariato;

  • consentire al Fondo europeo di sviluppo regionale di fornire sostegno alle imprese in difficoltà, nelle attuali specifiche circostanze, in linea con la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato.

 

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR): requisiti per il sostegno alle imprese in difficoltà 

La modifica al Regolamento FESR fa si che il fondo possa offrire sostegno alle imprese nell'attuale situazione di crisi legata alla pandemia di coronavirus. E’ stata resa possibile con l'adozione da parte della Commissione, in data 19 marzo 2020, del Quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia nel contesto della pandemia di coronavirus. Consente di sostenere le imprese in difficoltà finanziarie in modo più flessibile.

Sostegno agli agricoltori e alle zone rurali 

 

Gli agricoltori e altri beneficiari dello sviluppo rurale potranno avere accesso a prestiti o garanzie fino a 200 000 euro a condizioni più incoraggianti. Ad esempio, accedendo a tassi di interesse ridotti o piani di pagamento agevolati nell'ambito del FEASR. Di norma, questi strumenti finanziari devono essere collegati a investimenti, mentre con questa nuova misura possono aiutare gli agricoltori a disporre di flusso di cassa per finanziare costi o compensare perdite temporanee.

 

I Fondi per lo sviluppo rurale possono inoltre essere utilizzati per investimenti in strutture mediche e infrastrutture su piccola scala in zone rurali, ad esempio per adeguare i centri sanitari affinché possano provvedere alle cure di un numero crescente di pazienti o per creare strutture sanitarie mobili che consentano di effettuare test e prestare cure agli agricoltori e agli abitanti delle zone rurali.

 

Quali misure interessano la Politica agricola comune (PAC)? 

  • La scadenza del termine per le domande di pagamento relative alla PAC sarà prorogato di un mese, dal 15 maggio al 15 giugno 2020, in modo da dare agli agricoltori più tempo per compilare la domanda sia per i pagamenti diretti sia per i pagamenti per lo sviluppo rurale.

  • Per incrementare il flusso di cassa degli agricoltori, Bruxelles propone di aumentare gli anticipi dei pagamenti diretti e dei pagamenti per lo sviluppo rurale. Le percentuali degli anticipi passano dal 50% al 70% per i pagamenti diretti, e dal 75% all'85% per i pagamenti per lo sviluppo rurale. Gli agricoltori inizieranno a ricevere questi anticipi dal 16 ottobre 2020.

 

La Commissione proporrà infine una riduzione dei controlli fisici in loco e lascerà un maggiore margine di manovra nei requisiti temporali. Ridurrà così gli oneri amministrativi ed eviterà ritardi inutili.

 

Attualmente, gli Stati membri devono effettuare controlli per garantire che siano soddisfatte le condizioni di ammissibilità. In questi giorni, di massimo picco di diffusione del virus, è fondamentale ridurre al minimo i contatti fisici tra gli agricoltori e gli ispettori durante i controlli.

 

Pesca e acquacoltura

Per quanto riguarda il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), le novità consentono una procedura semplificata per la modifica dei Programmi operativi e la riassegnazione più flessibile delle risorse finanziarie per ciascun Stato membro. E’ previsto il sostegno all'arresto temporaneo delle attività di pesca e alla sospensione della produzione, anche per l’acquacoltura.

 

Si propone che tutte le misure siano ammissibili retroattivamente a partire dal 1º febbraio 2020 e rimangano disponibili fino al 31 dicembre 2020.

 

Reintrodurre l'aiuto allo stoccaggio e applicarlo anche ai prodotti dell'acquacoltura, perché è una mossa importante?

Le improvvise perturbazioni delle attività di pesca e acquacoltura causate dalla pandemia di coronavirus e il conseguente rischio di pregiudizio per i mercati dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura rendono opportuna l'istituzione di un meccanismo per l'ammasso di tali prodotti destinati al consumo umano.

 

La Commissione ha avanzato questa opzione per offrire una maggiore stabilità del mercato, ridurre il rischio che i prodotti vadano sprecati o convertiti in alimenti non destinati al consumo umano. Cosi, si contribuirà ad assorbire l'impatto della crisi sulla restituzione dei prodotti.

 

Lo strumento di solidarietà (il SURE)

Intensificare gli aiuti e le risorse per un intervento immediato e efficace, evitando nuovi decessi e sostenendo mezzi di sussistenza per limitare lo stato di crisi causato dall’emergenza covid-19.

 

Lo strumento di solidarietà (il SURE) è la proposta che mobilita 100 miliardi di euro (sulla base di garanzie messe a disposizione dagli Stati membri pari a 25 miliardi), studiata per aiutare a mantenere i redditi dei lavoratori e arginare il crollo della produttività delle imprese. Bruxelles, inoltre, propone di canalizzare le disponibilità di tutti i Fondi Strutturali verso un’azione di risposta, immediata e flessibile, al coronavirus.

 

La prossima fase, per arrivare all’adozione, prevede l’esame dell’Eurogruppo.

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