The final 2020 presidential debate

Presidenziali USA 2020: chi ha vinto il dibattito finale Trump-Biden

Si è tenuto a Nashville, Tennessee, l’ultimo incontro della campagna elettorale statunitense 2020 a pochi giorni dal voto. Chi vincerà tra Trump e Biden?

Presidenziali USA 2020: chi ha vinto il dibattito finale Trump-Biden

Secondo e ultimo confronto Trump - Biden prima delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre 2020, che decreteranno chi sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America per i prossimi quattro anni.

 

Si è tenuto sul palco della Belmont University di Nashville, Tennessee, l’ultimo incontro della campagna elettorale statunitense 2020, con il tycoon newyorkese Donald Trump pronto a recuperare terreno sullo sfidante democratico Joe Biden, in vantaggio nei sondaggi di circa sette punti.

 

L’esito delle elezioni presidenziali USA, però, non è affatto scontato.

 

Trump vs Biden: pacato l’ultimo dibattito

Dopo l’incontro-scontro del primo dibattito Trump - Biden, questa volta abbiamo assistito ad un confronto dai toni più pacati, che ha lasciato poco spazio alle accuse della volta scorsa. Il 29 settembre 2020 a Cleveland, Ohio, infatti, il confronto si era immediatamente trasformato in una specie di rissa, deludendo la maggior parte degli americani e lasciando spazio a pesanti critiche internazionali.

 

Questa volta l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America si è mostrato cauto, scegliendo una linea morbida che poco ha a che fare con il suo temperamento, frutto dei consigli del suo entourage per recuperare in breve tempo tutta la distanza nei sondaggi con l’ex numero due di Barack Obama. L’obiettivo principale di Trump era quello di riconquistare soprattutto la fiducia delle casalinghe di periferia: dopo il match di fine settembre, infatti, il gradimento del tycoon newyorkese aveva registrato un tonfo di ben tre punti.

 

Alla luce dello scontro in Ohio, la commissione organizzatrice dei dibattiti ha scelto di cambiare le regole per rendere più equilibrato il confronto, decidendo di spegnere il microfono del rivale nei primi due minuti concessi ai candidati dopo ogni domanda.  

 

Il dibattito è andato molto meglio, con un Donald Trump meno impulsivo e più composto, rispettoso delle regole ma sempre senza mascherina, e un Joe Biden che ha saputo tenergli testa mostrandosi più lucido ma anche un po’ in difficoltà, come rivelato dalle balbuzie di cui soffre sin da bambino.

 

Confronto finale Trump – Biden: è scontro sul Covid

Durante il dibattito si è parlato di tutto, di politica estera, razzismo, immigrazione, sanità ed ambiente. Naturalmente non poteva mancare il tema Covid che è stato il primo proposto dalla conduttrice Kristen Welker, corrispondente dalla Casa Bianca di Nbc. La pandemia in America ha causato oltre 200 mila morti, portando il numero dei contagi oltre gli 8 milioni.

 

Da esperto della materia Donald Trump ha ricordato di essersi ammalato di Covid e di aver imparato nuove cose, promettendo l’arrivo a breve del vaccino. “Il vaccino arriverà nel giro di poche settimane e sarà distribuito dai militari”, ha assicurato l’attuale numero uno degli Stati Uniti d’America, aggiungendo però di non poterlo garantire, “ma siamo vicini”. Trump non ha perso neanche questa volta l’occasione di incolpare la Cina del virus, dichiarando che non è possibile chiudere la nazione e che con il Coronavirus bisogna imparare a convivere, definendo New York una “città fantasma”.

 

Col virus non si convive, si muore”, ha attaccato Joe Biden, ricordando che sinora sono morti oltre 200 mila americani e che chiunque sia responsabile di così tanti decessi non può essere presidente degli Stati Uniti d’America.

Il candidato democratico ha poi accusato Trump di mentire sul virus, visto che il Covid non se ne sta affatto andando.

 

Si è parlato poi di sanità in generale, con il tycoon che ha accusato il rivale Biden di volere una sanità pubblica. L’ex numero due di Obama ha serenamente ricordato che l’assicurazione medica è un “diritto e non un privilegio di chi può permettersela”.

 

Dibattito Trump – Biden: gli altri temi del confronto elettorale

Botta e risposta di accuse sulle ultime indiscrezioni della stampa sul figlio di Biden e sul conto corrente in Cina di Trump. Il numero uno della Casa Bianca, sfruttando le mail pubblicate dal New York Post sul figlio di Biden e su un incontro con degli affaristi ucraini, ha accusato la famiglia di Biden di corruzione, in particolare di aver preso dei soldi quando era vicepresidente di Barack Obama.

Joe Biden ha prontamente rispedito le accuse al mittente, sostenendo che “non c’è mai stato nulla di poco etico” e che in realtà è proprio Trump a fare affari poco chiari specie con la Cina, e a non pagare le tasse, invitandolo a rendere pubbliche queste informazioni.

 

Sul razzismo Biden, a differenza di Trump, ha ammesso l’esistenza di un “razzismo istituzionale”, dichiarando di aver fatto un errore nel 1994 sponsorizzando una legge sulla criminalità che ha portato in prigione molti giovani di colore, spesso per crimini non violenti: “non possiamo imprigionare qualcuno solo per uso di droga, dobbiamo invece aiutarlo a guarire”.

 

Il clima si è infiammato quando si è iniziato a parlare di immigrazione. In particolare, dei 545 bambini separati dai genitori migranti alla frontiera dal governo e tutt’ora orfani visto che non si riescono più a rintracciare le loro famiglie. Trump, con distacco, si è difeso sostenendo che quei bambini sono “ben curati e tenuti in ambienti puliti” mentre Biden lo ha definito un “atto criminale”, dichiarandosi pronto a emanare una legge per la regolarizzazione dell’immigrazione clandestina.

 

Posizioni divergenti anche sull’ambiente, con Trump fiero dell’autonomia energetica da petrolio conquistata sotto la sua presidenza e Biden orientato verso un’energia pulita, green, che possa offrire posti di lavoro ben pagati agli americani.

 

Come sottolineato dal New York Times, i due candidati vedono l’America con occhi differenti sotto quasi tutti i punti di vista.

 

Elezioni presidenziali USA 2020: l’esito non è affatto scontato

Secondo gli esperti, il dibattito di ieri sera non dovrebbe aver spostato più di tanto le preferenze degli americani verso l’uno o l’altro candidato, visto che Biden anche se non proprio brillante e sicuro come Trump, ha mostrato di essersi difeso bene.

 

Il candidato democratico dovrebbe aver mantenuto inalterata la distanza nei sondaggi con Trump, però, nessun risultato elettorale può essere sottovalutato, in quanto Donald Trump è l’uomo dalle facili rimonte. Sappiamo bene per esperienza che è in grado di capovolgere in breve tempo la situazione, come accadde quattro anni fa durante la campagna elettorale contro Hillary Clinton, quando da sfavorito risultò sorprendentemente vincitore.

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