L'Ue secondo Von der Leyen

Migranti, sanità, diritti: il piano Von Der Leyen per una nuova Ue

La presidente al Parlamento Ursula Von der Leyen: “Aboliremo il regolamento di Dublino” e il prossimo anno “vertice mondiale della sanità in Italia”

Migranti, sanità, diritti: il piano Von Der Leyen per una nuova Ue

Nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione Ursula Von Der Leyen disegna il nuovo volto dell’Europa e detta le priorità e le prossime azioni legislative della Commissione. Davanti al Parlamento riunito in seduta plenaria a Bruxelles, la presidente di quello che è il braccio esecutivo dell’Unione europea annuncia novità – la modifica del regolamento di Dublino in materia di immigrazione – e lancia il vertice mondiale sulla sanità del 2021 in Italia che verrà organizzato “insieme al premier Giuseppe Conte”. Ma quello della presidente è un discorso a tutto campo, che guarda a una Europa che mai come questa volta ha bisogno di “nuova vitalità” e di rialzarsi dalla crisi più grave mai registrata dalla fine del secondo conflitto mondiale.

 

Ue della sanità più forte e summit mondiale in Italia

“Dobbiamo costruire una Unione della sanità più forte ed è giunto il momento di farlo. L’Europa deve continuare a proteggere vite e mezzi di sussistenza. La pandemia non sta perdendo forza e sappiamo come in numeri possano presto sfuggire dal nostro controllo". La presidente tedesca intende rafforzare “il programma EU for Health” che “deve essere a prova di futuro”. E proporrà di “aumentare i finanziamenti”, di rivedere “i tagli fatti dal Consiglio europeo" e “le competenze in materia sanitaria". L’Unione a cui pensa deve anche “guidare le riforme dell'Organizzazione mondiale della Sanità”. “Crediamo fermamente nella forza e nel valore della cooperazione negli organismi internazionali”, dice, “ma è necessario rivitalizzare e riformare il sistema multilaterale e adattarlo al mondo di oggi”. “La crisi è globale, e dobbiamo trarne lezioni globali. Ecco perché insieme al premier Conte e alla presidenza italiana del G20 convocherò il prossimo anno in Italia il vertice mondiale sulla sanità”.

 

Migranti, abolito il Regolamento di Dublino

Ursula Von Der Leyen annuncia un nuovo sistema di governance delle migrazioni. Il nuovo ‘Patto’ verrà presentato il 23 settembre e prevede l’abolizione del Regolamento di Dublino. Il “sistema Dublino” che risale a una convenzione sottoscritta nel 1990 è stato applicato con successivi regolamenti europei, quello in vigore è il terzo ed è del 2013. Il principio alla base è sempre lo stesso: il primo Stato membro in cui viene registrata una richiesta di asilo, oppure vengono memorizzate le impronte digitali, è responsabile della richiesta d'asilo di un rifugiato. “Il nuovo sistema avrà strutture comuni per l’asilo e per i rimpatri” e un “forte meccanismo di solidarietà” dice. Poi rivolgendosi agli europarlamentari di estrema destra: “Si vede che c'è una fondamentale differenza nel modo di guardare alle persona e all'individuo. Noi siamo convinti che ogni essere umano ha una dignità solenne che non può essere toccata, indipendentemente dalla sua provenienza”.

 

Green deal e digitale. E ‘obbligazioni verdi’ per 225 miliardi

L’Europa che verrà sarà innanzitutto più verde e digitale. La Commissione proporrà di aumentare dal 40% al 55% la riduzione delle emissioni per il 2030 rispetto al 1990. Dei complessivi 750 miliardi del Recovery Fund il 37% sarà destinato al clima e 150 miliardi, pari al 20% delle risorse, al digitale per lo sviluppo di 5G, 6G, cloud europeo. Inoltre, 225 miliardi del Fondo per la ripresa verranno reperiti tramite i ‘green bond’, le ‘obbligazioni verdi’ la cui emissione è legata a progetti con hanno un impatto positivo sull’ambiente.

 

Diritti e salario minimo

E’ pronta una proposta legislativa della Commissione per l’introduzione in tutti gli Stati membri del salario minimo. “Funzionano”, afferma la presidente, “ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi in misura adeguata”. Quanto ai diritti, “prima della dine del mese” l’esecutivo presenterà un nuovo rapporto sul rispetto dello stato di diritto negli Stati Ue. “Sarà la valutazione più sistematica e complessiva della nostra storia" sul tema.

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