Ue, obiettivo recovery: Merkel a Bruxelles, Conte e Sanchez a Madrid

A Bruxelles, Merkel-Von der Leyen-Sassoli-Michel su recovery, bilancio Ue e semestre tedesco. Conte in sintonia con Madrid su pacchetto aiuti entro luglio.

Ue, obiettivo recovery: Merkel a Bruxelles, Conte e Sanchez a Madrid

All’indomani della lunga notte di consultazioni e lavori con cui il Consiglio dei Ministri ha partorito il Decreto-Semplificazioni, il Governo muove nuovi passi in Europa. “Spagna e Italia hanno dato una risposta titanica alla pandemia. Lavoreremo uniti per arrivare a un patto forte per l’Europa che aiuti la ricostruzione dei nostri rispettivi popoli fratelli” - cosi ha affermato Pedro Sanchez, Primo ministro spagnolo, in occasione della visita da parte dell’omologo italiano Giuseppe Conte, giunto oggi a Madrid per la seconda tappa del tour nelle capitali europee in vista del vertice Ue del 17-18 luglio, decisivo per trovare l’intesa sofferta su dotazione e strumenti del fondo anti-crisi NextGenerationEU e sul Bilancio pluriennale (QFP).

 

Sembra dunque che le drammatiche circostanze dell’emergenza sanitaria abbiano prodotto sintonia e unione tra la ‘Penisola iberica’ e lo ‘Stivale’. Al Palazzo della Moncloa, si conferma un chiaro allineamento con Roma sul pacchetto di aiuti, da varare entro la fine di luglio, per favorire la ripresa dalla recessione post-covid19 che ha colpito maggiormente la produzione e il reddito dei due Paesi mediterranei, come segnalato anche dalle Previsioni economiche d’estate presentate ieri dall’Esecutivo europeo. Il pressing italo-spagnolo per concludere al più presto un accordo sul piano di ripresa giunge anche a seguito dell’incontro di ieri (7 luglio) di Giuseppe Conte con il Primo ministro portoghese a Lisbona. Relazioni che vanno a rafforzare quella che, assieme al dialogo odierno, rappresenta una nuova ‘chiamata alla solidarietà’ da parte dell’asse anti-frugali”, quei Paesi ancora riluttanti alla condivisione del debito comune e a una prevalenza di sovvenzioni rispetto ai prestiti per rilanciare le economie dell’Ue, come abbiamo già letto negli approfondimenti dei mesi scorsi de The Italian Times.

 

Non possiamo indietreggiare rispetto alla proposta della Commissione europea” - ha dichiarato Conte e ha continuato - “Non è forse la risposta che avremmo preferito, ma siamo consapevoli che occorre una buona dose di realismo. (…) Qui è in gioco il mercato unico, senza una risposta forte e coordinata Ue lo distruggeremmo, distruggeremmo le catene di valore europee”.

Anche per Sanchez, “Serve una risposta comune europea alla crisi del nuovo coronavirus (…). L’Europa è stata la risposta alla grande crisi della Seconda Guerra Mondiale e deve esserlo alla crisi della pandemia. (…)” - ha enfatizzato il Premier spagnolo e ha concluso – “Luglio, quindi, deve essere il mese dell’accordo, dobbiamo imporci tutti l’obbligo di fare in modo che avvenga”.

 

Durante la conferenza stampa congiunta dei due leader, si è parlato anche del famigerato MES (Meccanismo europeo di Stabilità) o Fondo Salva-Stati, che rimane un grande punto interrogativo nelle valutazioni di alcuni Stati membri. Sull’utilizzo da parte del Governo di Madrid, Sanchez è stato chiaro e ha auspicato di non doverne fare uso, visto che si stanno compiendo tuti gli sforzi necessari per contenere e arginare gli effetti della pandemia. Ma non esclude a priori l’utilità in situazione di emergenza e, a difesa del MES, ha affermato - “Non ha senso disporre di strumenti e poi vergognarsi nel farne ricorso. Stiamo parlando di uno strumento senza limiti, che riguarda la spesa sanitaria”. Conte invece non si è sbilanciato, viste anche la continue reazione che le ipotesi di ricorso al MES hanno scatenato nelle forze politiche interne di maggioranza con il Movimento 5 Stelle. Ha infatti affermato che si vedrà in seguito al negoziato europeo, “ciò che conviene e non conviene all’Italia. A quel punto, porteremo una proposta in Parlamento e, nella proposta, esamineremo pro e contro dei singoli strumenti”, ha concluso il Premier.

 

 

La prossima tappa europea per il Premier Conte è quella all’Aja di giovedì 9 luglio per un vis-a-vis con il Governo Rutte. Nella stessa giornata, il Ministro all’Economia, Roberto Gualtieri, sarà impegnato nell’ultimo incontro ‘estivo’ dell’Eurogruppo e di ‘saluto’ al Presidente uscente, il portoghese Mario Centeno. L’incontro-chiave sarà poi la bilaterale con Angela Merkel e, se confermato, quello con Emmanuel Macron.

 

Merkel a Bruxelles affronta punti caldi del Recovery Plan con Von der Leyen, Michel e Sassoli

Nel frattempo, la  Cancelliera tedesca vola a Bruxelles per raggiungere la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, e David Sassoli a capo dell’Europarlamento. L’incontro di questo pomeriggio vede impegnati i tre leader in un nuovo confronto dedicato alle misure anti-crisi in risposta alla pandemia. In particolare, avranno luogo a partire dalle 18h00 i negoziati tra Merkel-Von der Leyen-Sassoli e Charles Michel in merito al NextGenerationEU (recovery fund), il QFP e alle priorità del semestre di Presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione.

 

Questa Presidenza”, ha dichiarato la Von der Leyen in merito al semestre tedesco, nel suo discorso d’apertura all’Eurocamera, “ha scelto di mettere una parola al centro del suo programma. Gemeinsam. Insieme. Tous ensemble. (…) Ci sono due punti che voglio sottolineare. Solidarietà significa che coloro che ne hanno bisogno ottengono più sostegno. Ma ciò che non incentiva è la mancanza di azione. Ecco perché, in NextGenerationEU, gli investimenti sono collegati a riforme basate su raccomandazioni specifiche (…). E ogni singolo Stato membro ha del lavoro da fare. (…) La ripresa economica è inseparabile dal Green Deal europeo, nonché dalla digitalizzazione e dalla resilienza. E il mio secondo punto è: non trascurare il QFP, il nostro bilancio di sette anni”. Questo l’invito della Von der Leyen a considerare il fondo per la ripresa come un rimedio per risolvere la crisi acuta del momento e il QFP come lo strumento più importante per realizzare obiettivi a lungo termine.

 

A detta di Brando Benifei, eurodeputato (capodelegazione del PD), “(…) il Parlamento europeo è pronto a bocciare qualunque accordo che sia peggiorativo rispetto alle proposte oggi sul tavolo”. Durante i lavori della sessione plenaria dell’Eurocamera in preparazione al prossimo summit Ue, Benifei è anche tornato sul tema delle risorse proprie, affermando che “serve chiedere di più a chi finora ha contribuito troppo poco rispetto alle nostre imprese e ai nostri lavoratori, servono nuove risorse proprie, come una tassa sui giganti del Web e sulle transazioni finanziarie speculative”.

 

Per l’Europarlamento, “la proposta della Commissione europea non è un punto d’arrivo, ma la base minima dalla quale partire”, ha detto David Sassoli nel sostenere che Berlino ha capito bene l’importanza della solidarietà europea, confidando che le priorità della leadership del semestre tedesco in corso, illustrate questa sera a Bruxelles, andranno nella giusta direzione.

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