Il richiamo

Covid, il presidente Mattarella in campo per cercare l’unità

Fico e Casellati oggi al Quirinale dal capo dello Stato. Il nuovo Dpcm entro domani. Pressing sulle Regioni per chiudere sulle misure differenziate

Covid, il presidente Mattarella in campo per cercare l’unità

Non è ancora chiaro in che modo maggioranza e opposizione potrebbero avviare una reale convergenza per gestire la crisi sanitaria. Se ricorrendo a una cabina di regia o, come invocato da più parti, attraverso una commissione bicamerale. Di certo, sia alla Camera che al Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio sulle misure che dovrebbe contenere il nuovo Dpcm si sono visti segnali di distensione da non sottovalutare.  

 

Aperture reciproche sulle risoluzioni votate in Aula

Montecitorio ha approvato ieri la risoluzione della maggioranza che autorizza il Governo “a intervenire con misure restrittive crescenti” con 284 sì, 1 voto contrario e 178 astenuti, tutti di centrodestra. L’astensione ha riguardato anche il punto che impegna il Governo "ad assumere ogni decisione sul ricorso alla linea di credito sanitaria del Mes solo a seguito di un preventivo ed apposito dibattito parlamentare. E previa presentazione da parte del Governo di un'analisi dei fabbisogni e di un piano dettagliato dell'utilizzo degli eventuali finanziamenti". Solo sulla possibilità di differenziare su base territoriale le ulteriori misure restrittive Lega, FdI e FI hanno espresso voto contrario. La maggioranza, dal canto suo, ha votato quattro delle 20 proposte contenute nella risoluzione del centrodestra. Stesso scenario a Palazzo Madama. Il Governo ha espresso parere favorevole su alcuni punti della risoluzione dell’opposizione rimettendosi al voto dell’Aula. 

 

Mattarella a Bonaccini e Toti: “Collaborate”

Dunque, prove di collaborazione che sembrano rispondere all’invito di Conte che ieri alla Camera ha rilanciato la diponibilità ad un tavolo di confronto e ad “accogliere rilievi”.  E soprattutto agli appelli all’unità e alla responsabilità del Quirinale. Con certosina pazienza in questi giorni il capo dello Stato non ha mai smesso di lavorare per ricucire strappi e tensioni tra i vari livelli istituzionali. In primis, quello tra Governo centrale e Regioni. Mattarella ha anche avuto un colloquio in videoconferenza con Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, rispettivamente presidente e vice presidente della Conferenza delle Regioni. "Serve un dialogo costruttivo e una collaborazione tra le istituzioni”, è stato il suo messaggio.  Conclusi i lavori in Parlamento è proprio con i governatori che ora va testata l’apertura nei confronti del Governo da parte del centrodestra. Che guida 15 Regioni su 20. L’inasprimento dello scontro ha riguardato principalmente le strette mirate per territori con norme modulate in base alle differenti criticità. Oggi pomeriggio Mattarella incontrerà al Quirinale i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati. 

 

Zingaretti. “Bene prima convergenza”

Lo spiraglio che si è aperto in Parlamento è stato accolto positivamente dal segretario dem, Nicola Zingaretti. “Bene questa prima convergenza politica che da tempo auspichiamo”, ha scritto su Twitter. “Perché la lotta al Covid si vincerà insieme, dalla stessa parte. Possiamo salvare l'Italia e il suo futuro se saremo capaci di resistere, combattere e agire uniti”. Mentre Pier Ferdinando Casini ha parlato di “un passo avanti, perché il Governo ha aperto al dialogo con l'opposizione. La gravità del momento ci richiede che ci si veda responsabilmente assieme”.  Matteo Salvini ha però liquidato l’idea di una cabina di regia. “Le cabine di regia non partoriscono niente. La task force dove collaborare si chiama Parlamento della Repubblica”, ha detto.

 

Dpcm forse slitta a domani

Incassato il voto di Camera e Senato sulle misure del nuovo Dpcm, il quarto in due settimane, l’esecutivo cercherà di accelerare il varo del provvedimento. Il premier vorrebbe controfirmarlo entro domani. Ma tutto dipenderà dall’esito del confronto con le Regioni. Intanto Conte ha annunciato che “Il ministero della Salute sta già elaborando un piano di distribuzione dei vaccini”. Così che “quando arriveranno le prime dosi potremo procedere in modo organizzato, secondo un piano ordinato. Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce della popolazione più fragili e vulnerabili e gli operatori più esposti al pericolo”.

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